Prima Commissione Etica ad Equitrentino

Equitrentino: perch� una Commissione etica.
La manifestazione fieristica �Equitrentino� che si svolger� a Borgo Valsugana dal 4 al 6 maggio
sar� posta sotto la sorveglianza di una Commissione etica composta dall�etologo Francesco De
Giorgio, dal veterinario Paolo Baragli e dalla responsabile nazionale Fise per il dipartimento monte
da lavoro Maria Grazia Sechi.
Questa iniziativa rappresenta, gi� in s�, un fatto inedito nel panorama nazionale degli eventi che
intendono promuovere il riconoscimento della fondamentalit� del cavallo nel sempre pi�
complesso, e contraddittorio, rapporto dell�uomo con la natura.
Perch� una Commissione etica? Quali sono i motivi che hanno spinto Green Road a caratterizzare
eticamente il proprio lavoro di progettazione, organizzazione e gestione di �Equitrentino�?
Sostanzialmente uno: contribuire a restituire al cavallo il riconoscimento che gli spetta in quanto
protagonista dello sviluppo con cui le diverse forme di civilt� hanno segnato l�evoluzione storica e
culturale della specie umana.
Come perseguire, in pratica, questo obiettivo? Cominciando, per esempio, a rimodellare gli eventi
fieristici che ruotano attorno al cavallo da statica rassegna della sua �animalit�� in incontro
dinamico, cio� di conoscenza interagente, fra la sua soggettivit� e il grande pubblico degli
appassionati.
Un incontro nel quale, e con il quale, il �bell�animale� venga posto nella condizione di contaminare
con la sua immediata fisicit� la dissolvenza di una idea di natura che appare, da troppo tempo,
sempre pi� relegata da una parte nella improbabilit� del sogno, della fantasia e, dall�altra, nel
chiuso di quel cinico, e rassegnato, disincanto con il quale la si considera merce grezza da cui
estrarre, raffinandola, quell�altro tipo di merce chiamato progresso.
Per quanta passione si possa avere per il cavallo, oggi, quest�incontro � niente affatto �naturale�.
Di sicuro va incoraggiato, ma, allo stesso tempo, va governato e mediato dal riconoscimento e
dalla acquisizione di quel sistema di valori, di cui il cavallo � originalissimo ed esigente portatore.
Valori con i quali imparare ad impastare la passione per questo animale con il rispetto che gli �
dovuto in quanto sintesi vitale di una natura indisponibile ad essere consumata gratuitamente in
nome di un primato umano che costa, in distruzione, pi� di quanto rende.
E l� dove c�� un sistema di valori sul quale orientare atti, comportamenti e percezioni condivise, l�
si insedia l�Etica come necessit� di riconoscere senso al convivere con la molteplicit� delle forme
di vita da cui dipende, inevitabilmente quella del genere umano.
La Commissione etica vigiler� sulle condizioni logistiche e ambientali in cui verranno
materialmente posti i cavalli durante i giorni della fiera. Contestualmente una attenzione
particolare verr� riservata al controllo e al monitoraggio dello stato di �educazione� con cui il
pubblico agir� il contatto con i cavalli.
Alla Commissione etica viene riconosciuto, e non potrebbe essere altrimenti, il potere di intervento
in tutti i casi in cui � rilevabile lo stato di disagio dei cavalli.
Questa prima esperienza di tracciabilit� etica di un evento fieristico su i cavalli verr� assunta dalla
Commissione stessa come oggetto di studio da cui ricavare sintesi da proporre alla riflessione
degli addetti ai lavori.
Anche di qui passa il rilancio della cultura del cavallo come fattore fondante di un mercato
sostenibile.

  • Francesco De Giorgio ha scritto 17 anni fa
La tua risposta

Prego per rispondere.