per legge

Gentile Maurizia, non mi risulta che esista una definizione numerica per individuare un allevamento. Dal punto di vista giuridico, si è allevatori di cavalli se realmente e materialmente li si detiene a questo scopo. Poi, soggettivamente, è evidente che chi svolge l`attività di allevatore deve avere fatto azioni concrete a questo fine (avere costituito una regolare azienda, individuale o collettiva o di capitali, che abbia questa attività nella ragione sociale ed averla iscritta negli elenchi della Camera di Commercio). Diversamente però, le USL (o ASL) di alcune regioni d`Italia ritengono (esclusivamente per semplificare la propria attività amministrativa) che tutti coloro che detengono cavalli debbano avere un “codice allevamento“ che li identifichi. Da un punto di vista giuridico – ripeto – tale codice attribuito dalla USL non determina in alcun modo il fatto che quel detentore di cavalli sia realmente un allevatore, ma può darsi che questo sia un appiglio utile per i suoi vicini invadenti. In conclusione però, se i problemi con i vicini sono determinati dal fatto che essi sono infastiditi dalla prsenza dei cavalli, l`unica “legge“ cui fare riferimento è il regolamento di igiene e sanità pubblica di cui sono dotati tutti i comuni d`Italia. Vada nel suo comune e se ne faccia dare una copia; verificherà così se le lamentele dei suoi vicini sono giustificate dalle normative (e allora dovrà per forza provvedere) oppure sono prive di fondamento … e allora i suoi vicini dovranno rassegnarsi. Un caro saluto. Marco Laurenti