Ho una cavalla s.i. di 10 anni con un rigonfiamento in una mammella, il mio veterinario mi ha detto che è una leggera mastite che va a scaricare sulle gambe posteriori con conseguente gonfiore. Premetto che la cavalla non ha mai sofferto di rigonfiamenti agli arti anche dopo molto lavoro in piano o salti né tanto meno in lunghi tragitti in passeggiata. La cura per il momento è trattamento con pomata ittiolo ed impacchi con acqua calda giornaliero ed un diuretico uso orale.
grazie
- carlo ha scritto 21 anni fa
Buon giorno Carlo. Prima di poterLe dare un`opinione sulla correlazione mastite e rigonfiamento arti dovrei avere dei dati clinici piu` dettagliati; ad esempio se oltre al rigonfiamento c`e` anche calore, dolore alla palpazione, scolo e le caratteristiche dello scolo; se la cavalla e` in lattazione e a che stadio della lattazione; le modalita` di insorgenza del “rigonfiamento“ e se sono interessate entrambe le mammelle o solo una. Dovrei inoltre sapere come e` stata ottenuta una diagnosi, se solo sulla base dell`esame clinico o anche su dati di laboratorio. Infatti nonostante la mastite possa insorgere per qualsiasi tipo di insulto fisico o chimico solitamente essa e` correlata ad un`infezione batterica; i batteri arrivano alla ghiandola mammaria prevalentemente attraverso il canale del capezzolo e di conseguenza c`e` quasi sempre uno scolo, che andrebbe prelevato e analizzato. Nel caso manchi uno scolo e i dati clinici portino ad esludere un`infezione batterica la mstite potrebbe essere subclinica. Nella maggior parte dei casi la patologia e` monolaterale e le eventuali ripercussioni sugli arti posteriori interessano l`arto adiacente alla mammella infiammata. Per quanto riguarda la terapia, questa dipende dai dati clinici ottenuti. Solitamente si consiglia di mungere la ghiandola infetta per rimuovere fisicamente batteri e detriti necrotici. A questo si aggiungono giustamente impacchi di acqua calda e se del caso l`instillazione, attraverso il canale del capezzolo appositamente lavato e disinfettato, di prodotti terapeutici ad uso locale. La scelta di questi prodotti varia in base ai risultati dei test di coltura e sensibilta` dei batteri e dell`esame citologico. Nei casi piu` gravi si ricorre ad una terapia sistemica. Va bene l`utilizzo del diuretico. Se vuole informazioni piu` precise riguardo al suo caso, mi scriva i dati che Le ho richiesto. A presto.
- Giovanni Ranzenigo ha risposto 21 anni fa
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