Ciao dottoressa volevo sapere una cosa.. Intanto la mia puledrina ha 2 mesi, dovrei tagliarle la criniera per fargliela crescere più forte?
E poi è molto selvaggia e non si fa prendere.. come devo fare?
- Serena ha scritto 14 anni fa
Cara Serena,
la puledrina ha solo 2 mesi pertanto ti sconsiglio di tagliarle la criniera. Se le sta crescendo sana non ne vedo il motivo, anche perchè soprattutto d’estate coda e criniera servono ai cavalli per proteggersi dalle mosche e da altri insetti. Se invece hai forti dubbi sul fatto che sia sana oppure no, falla guardare dal tuo veterinario, se se ce ne sarà bisogno ti suggerirà il prodotto migliore da utilizzare per il caso specifico. E’ un pò più serio, invece, il fatto che non si fa prendere. Come per tutti gli animali prima si comincia ad instaurare il rapporto e meglio è. Io ti consiglio di conquistare la fiducia della puledra attraverso la madre (sperando che sia di buona indole), sempre vicino alla madre devi riuscire a metterle la capezza. Devi riuscire prima ad accarezzarla un pò ovunque, poi sempre vicino alla madre, prova ad accarezzarla con la capezza e man mano che la puledrina se lo lascerà fare, dal collo le farai scivolare la capezza dietro le orecchie. Attenta, perchè la prima reazione può essere brusca, ad esempio potresti vederla saltellare nel tentativo di togliersela, tu lasciala fare ma allontanati. Una volta che si sarà calmata potrai prenderla e cominciare tutto il lavoro di desenbilizzazione. la toccherai ovunque, ti farai dare i piedi e non fermarti finché non avrai raggiunto il punto di abitudine. Se interromperai le tue procedure nel momento in cui la piccola desidera fuggire non farai altro che peggiorare la situazione rinforzando quel comportamento. Ci metterai un pò di tempo, devi avere pazienza, costanza e soprattutto devi essere risoluta e coerente in ogno tuo gesto. Ultimo consiglio: non eseguire tutte queste procedure da sola, i puledri che non hanno avuto nessuna procedura di imprinting possono reagire in maniera brusca e a volte anche violenta, fatti affiancare sempre da qualcuno.
Tienimi aggiornata 🙂
Serena
- Serena Cappello ha risposto 14 anni fa
Il problema è che al momento il terreno in cui la teniamo è molto vasto e nemmeno la mamma si fa prendere.. cerco di andarci quasi sempre.. di farla assicurare ma niente.. ho paura che sia già troppo tardi per iniziare.. 🙁
- Serena ha risposto 14 anni fa
Serena, non è tardi. La tua piccolina ha solo due mesi. L’unico inconveniente è che devi lavorare prima con la madre e poi dedicarti alla puledra, tutto qui!
Non voglio dirti cosa si sarebbe dovuto fare, ormai bisogna intervenire in questa situazione pertanto cercherò di darti dei consigli abbastanza pratici. Innanzi tutto devi modificare il comportamento della madre. Usare il contro-condizionamento per cambiare il suo comportamento è un semplice ma efficace metodo. La cavalla, insieme alla sua puledra, dovrebbe essere confinata in un recinto relativamente piccolo. Un tondino di 10 metri di diametro sarebbe ideale, ma si può utilizzare anche uno un po´ più piccolo oppure uno grande il doppio. Nonostante ti avvicinerai con calma alla cavalla lei si allontanerà da te. Immediatamente prova a spaventarla; puoi sventolare un pezzo di plastica bianco fissato all´estremità di una frusta o di un frustino. Puoi schioccare un pezzo di corda verso il cavallo. Qualunque metodo deciderai di usare, devi essere tu ad allontanare la cavalla da te. Devi insistere con questa procedura finché la cavalla non capirà che la fuga è impossibile quindi ti guarderà. Questo momento può essere molto breve ma è riconoscibile dall´orecchio interno che punta verso di te. Immediatamente assumi una posizione passiva e guarda in basso o lontano da lei. Se stai usando una bandiera o una corda, lasciala cadere a terra. Poi, nel momento in cui dirige l´orecchio in un´altra direzione, riprendi le tue manovre per farle avere una reazione di fuga. Se le tue risposte saranno immediate la cavalla imparerà, dopo aver ripetuto questa sequenza di azioni, che è più al sicuro quando ti guarda. A quel punto allontanati passivamente da lei, evitando il contatto visivo. In breve tempo la cavalla che prima era difficile da prendere camminerà verso di te. Tutte le volte che non ti guarda o si allontana, falla fuggire. Ogni volta che ti guarda o si muove verso di te, ricompensala divenendo passiva e allontanandoti. In questo modo non solo puoi prendere la cavalla, estinguendo rapidamente la sua abitudine di scappare, ma puoi persistere in questa procedura finché la cavalla ti seguirà ovunque tu vada.
Ora, io non so quanta esperienza tu abbia con i cavalli, quindi se non sei sicura di poter eseguire queste manovre da sola fatti aiutare da qualcuno esperto.
Una volta che avrai modificato il comportamento della madre potrai cominciare ad occuparti della puledra come ti ho già detto. Ma ti ripeto, devi intervenire prima sulla madre. Se non hai altri recinti dove spostarle prova, ad esempio, a limitare un´area dello spazio che hai a disposizione con delle travi e dei paletti, purché siano stabili. Potresti usare anche delle pedane in legno, però devono essere sempre abbastanza stabili. Ti sconsiglio l´uso di corde perché potrebbero essere pericolose.
Ti auguro in bocca al lupo e buon lavoro
- Serena Cappello ha risposto 14 anni fa
Cara dottoressa, le cose sono cambiate. Abbiamo sceso la cavalla in un posto piu vicino e piu piccolo e ora lei si fa prendere e accarezzare tranquillamente.. ora inizia l’addestramento con la piccola.. mi hanno parlato tutti del metodo naturale Pat parelli… mi può dire di cosa si tratta?
- Serena ha risposto 14 anni fa
Cara Serena,
che gioia risentirti e soprattutto leggere che le cose con la tua puledrina vanno molto meglio. Mi chiedi di Pat Parelli. Innanzitutto devo dirti che Parelli è stato allievo di Robert Miller il quale appena lo vide lavorare con i cavalli gli disse che sarebbe diventato un grande addestartore. Ed infatti, nel corso delgi anni, ciò avvenne. Il metodo di Pat Parelli si fonda sulle osservazioni etologiche condotte su cavalli allo stato brado; tenta di riprodurre il linguaggio dei cavalli traducendolo in un linguaggio del corpo che il cavallo possa comprendere al fine di stabilire una maggiore sintonia tra uomo e cavallo.Il metodo si basa sull’instaurare un dialogo con i cavalli partendo prima da un buon controllo di se stessi, a tutti i livelli, mentale, emotivo e fisico. Il metodo di Equitazione Naturale Parelli mira ad instaurare un vero rapporto di partnership prima da terra e solo in un secondo momento, quando si è stabilita una vera comunicazione con il cavallo, con la sella. Si tratta di un programma che richiede sei "chiavi": atteggiamento, conoscenza, tecnica, equipaggiamento, tempo, fantasia. La tecnica prevede l´esecuzione di sette giochi che si basano sulla logica delle prede e sono gli stessi giochi che i cavalli fanno tra loro per stabilire la scala gerarchica nel branco;così l´uomo imitando questi movimenti impara innanzitutto – sostiene Parelli – a pensare come un cavallo comprendendo il suo linguaggio del corpo, inoltre migliora la comunicazione guadagnandosi la fiducia e il rispetto del cavallo fino a instaurare una vera relazione tra partner.I giochi sono: il gioco dell´amicizia, il gioco del porcospino, il gioco della guida, il gioco dello yo-yo, il gioco del cerchio, il gioco del movimento laterale, il gioco della strettoia.
Naturalmente questo, a grandi linee. Il metodo Parelli è un metodo che non si può improvvisare ma va appreso. In Italia esistono dei corsi prova a dare una lettura a questo sito per informarti: http://www.istruttoriparelli.it/corsi-parelli-italia.html
Se, invece, vuoi saperne di più su Parelli questo è il suo sito ufficiale ma è in inglese: http://www.parellinaturalhorsetraining.com/
Degli articoli su di lui li puoi leggere su questo blog: http://serena79.wordpress.com/2008/05/19/pat-parelli-e-il-metodo-di-equitazione-naturale/
a risentirci
Serena 🙂
- Serena Cappello ha risposto 14 anni fa
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