la ferratura è necessaria?

Ciao,
di recente un amico mi ha fatto avere una recensione in merito alla ferratura. In pratica dalle origini del cavallo fino al medio evo i cavalli non sono mai stati ferrati ed hanno fatto notevoli imprese nonchè storiche guerre(vedi romani, ecc). in seguito ad alcuni studi fatti da alcuni veterinari si dice che la ferratura è un male non necessario, a questo punto mi chiedo “perchè si e cominciato a ferrare? ma soprattutto perchè si continua?“. Ciao Lucio.

  • Lucio ha scritto 22 anni fa

Caro Lucio, sono sicuro che ti riferisci a quanto scritto sul sito http://www.proequo.org. Ho letto anch`io la stessa cosa. Bhè, per quanto concerne la ferratura non è esatto che sia stata inventata nel medioevo: sono stati rinvenuti ferri celtici con chiodi a testa semilunare; perciò risalenti ad un periodo molto antecedente al medioevo. In effetti, oggi i nostri cavalli lavorano poco e su terreni morbidi, quindi potremmo omettere la ferratura. Benché secondo alcuni i nostri cavalli lavorino tanto, tale lavoro non è nulla in confronto a quello effettuato dai carrettieri di cent`anni fa`! Un cavallo da tiro che traina varie tonnellate per svariate ore non può lavorare senza ferri! Purtroppo ora devo scappare tuttavia se seguirai il presente topic, ti risponderò estesamente appena avrò un attimo. Sono contento che tu mi abbia posto questa domanda perchè ho proprio in mente di scrivere un articolo che risponda alla questione. Altro esempio di necessità della ferratura: laminite acuta. Mi ha scritto proprio stasera un tipo dall`egitto che mi chiede istruzioni in merito! Non abbandonare il topic e mandami un`e-mail: coffinfeeder@tin.it ciao

Caro Lucio, riprendiamo. Nella recensione che tu citi, si parlava di “meccanismo del piede“ con chiaro riferimento all`elaterio ovvero l`espansione del piede in appoggio. Come è chiaramente comprensibile, quando il piede è appoggiato, è chiamato a sostenere il peso del corpo. Tale peso causa la dilatazione del piede. L`alternanza di appoggio-sollevamento tipica del movimento, significa anche alternanza di dilatazione-costrizione importante per il pompaggio del sangue verso l`alto. Tale pompaggio è importante perché il cavallo non ha muscoli a livello di stinchi perciò il pompaggio del sangue non può essere coadiuvato dalla loro contrazione come invece accade nell`uomo. Tuttavia nelle vene esistono valvole semilunari atte a impedire il reflusso verso il basso. L`ho fatta semplice… Indubbiamente, i ferri se non opportunamente inchiodati possono effettivamente ostacolare il descritto elaterio. Esempio: nelle fratture del triangolare (osso nel piede) è necessario bloccare l`elaterio per ottenere immobilità dei capi ossei di frattura. Ciò è ottenibile con barbette ai quarti ma è ottenibile anche con il posizionamento strategico delle stampe (buchi nel ferro per i chiodi). Analogamente è possibile ferrare il piede senza ostacolare l`elaterio. Purtroppo non posso descrivere qui cose che riserverò all`articolo, però penso di essere stato abbastanza esplicativo. Se mi invii il tuo indirizzo e-mail ti invierò l`articolo dopo la pubblicazione. Naturalmente puoi provare a sferrare i tuoi cavalli in dipendenza del lavoro e del tipo di terreno. Altra cosa scritta nella recensione: il ferro è un materiale che favorisce le vibrazioni quindi gli insulti meccanici a livello di strutture vive (tendini ossa…). Nulla da ribattere: nessuno infatti si sognerebbe di fare footing sull`asfalto, nemmeno con scarpe da ginnastica! I ferri solitamente vengono usati su terreni comunque morbidi o non duri come l`asfalto: su tali terreni benché si usino i ferri, la concussione (impatto) viene chiaramente diminuita per non dire annullata. Per quanto riguarda asfalto, cemento e per il fondo, ora vanno di moda i materiali sintetici che sono leggeri, non danno vibrazioni e hanno buone qualità di grippaggio (antiscivolamento). Questo quindi per cavalli da carrozza, cavalli dei carabinieri in città, cavalli da fondo… Prova a proporre a uno che fa` fondo di andare senza ferri! Al contrario, si possono fare i concorsi senza ferri tuttavia non su prato ove vanno usati ferri con ramponcini avvitabili (concorso completo). Oppure prova a fare uno sliding-stop senza sliders! Ormai le specializzazioni dei nostri cavalli richiedono ferrature sempre più specifiche! che ne pensi? ciao

In seguito alla lettura della recensione in oggetto, ho subito pensato ad una cosa: “a questo punto lo sferro anch`io“. Adesso abbiamo già provveduto a fare una prova sferrando un paio di cavalli, sarò essere + preciso + avanti, si tratta solo di aspettare e vedere le reazioni dei cavalli in relazione al terreno che si attraversa.
Gli inglesi(se non erro) dicono “no piede, no cavallo“, in natura 1 cavallo con dei problemi agli arti o qualsiasi altro problema è un cavallo morto o comunque con una vita limitata. Siamo noi che decidiamo di dargli comunque una vita decente e dignitosa. Sono daccordo sul fatto che ogni cavallo abbia una sua storia e meriti di vivere, però molto dipende anche da noi e da come utilizziamo il nostro amico, io personalmente sono convinto che comunque il cavallo debba essere tenuto in condizioni molto simili a quelle in cui si trovano i suoi simili in natura. Tu giustamente citi le varie specialità in cui al cavallo sono richieste certe azioni spettacolari e belle da vedere e che quindi richiedono alcuni accorgimenti particolari anche sulla ferratura, ma siamo sicuri che siano completamente innoque alla struttura del nostro amico cavallo? Io penso anche che il cavallo non abbia l`interesse a fare sliding-stop, corse di velocità in pista oppure salti altissimi, anche xchè sono comunque contro la sua natura, ma lo fà perchè siamo noi a chiederglielo per il nostro piacere di farlo.
Scusa se sono uscito un pochettino dal discorso, ma adesso rientro.
Io sono favorevole alla sferratura dei cavalli, visto e considerato che per millenni non sono stati ferrati e pare che problemi non ne abbiano mai dati.
Ciao.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

dimenticavo una cosa, io personalmente sono contrario ad usare i ramponi fissi o applicabili che siano. Anche se usati per poco tempo variano il corretto appiombo del cavallo e vanno a causare delle lesioni o delle tendiniti agli arti. Senza ramponi se il cavaliere ha un buon assetto e soprattutto se si lascia libertà di movimento al cavallo, il cavallo riesce a mantenere o riprendere l`equilibrio a seconda del terreno sottostante.
Correggimi se sbaglio. Ciao Lucio.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

Ciao Lucio, per i ramponcini avvitabili ti devo contraddire. Essi si usano su terreno morbido perciò affondano completamente senza modificare l`equilibrio sagittale del piede né la linea pastoro-ungueale.
Al limite si potrebbero fare discorsi sul grip che il ramponcino provoca tuttavia tale grip non incide sulle strutture di un cavallo sano. — Facendo un discorso più generale, è vero che sferrare i cavalli è più consono alla loro natura ma allora ragionando così dovremmo anche tenerli al pascolo, all`aperto e senza alimentarli in modo artificiale! Oltretutto non dovremmo montarli perché è una cosa innaturale! Del resto tutti sanno che il vero amante di cavalli così come il vero amante di animali si limita ad osservarli in natura senza interferire! Il vero amante di animali non interviene nemmeno se questi rischiano di venire uccisi dai predatori (es.: leoni) perché egli sa che favorire la vita di un soggetto debole significa mettere a rischio un`intera specie! Noi ippofili lascieremmo liberi i nostri cavalli nelle riserve se li amassimo veramente invece li rinchiudiamo, li umiliamo, così come facciamo con i nostri cani, con i nostri simili, con i nostri figli, con noi stessi. Disse Gibran: i nostri figli non ci appartengono sono piuttosto le frecce che scoccano da noi che rappresentiamo l`arco. Limitare la libertà di una creatura significa non amarla! Se decidi di amare i cavalli, non montarli più. Solo sferrarli non è sufficiente. Tanto più che potresti provocargli una zoppia o addirittura una laminite da concussione. Speriamo che non sia sensibile di piedi. ciao

hai perfettamente ragione, ma supponiamo che tu stia facendo una gara di S.O con i ramponcini avvitati, esci da un salto e chiedi al cavallo di girare stretto lui te lo fa, ma sull`anteriore interno gli impedisci di fare anche una minima torsione dell`arto mentre è in appoggio perchè l`attrito provocato dal ramponcino nel terreno è talmente elevato da non farlo scorrere oppure se gli chiedi solamente di spostre il bipede posteriore con l`anteriore rimane inchiodato al terreno per via dei ramponcini.
Consiglieresti ad un trekker di montare per + giorni con 2 ramponi per ferro?
Io non lo consiglierei per vari motivi, 1 perchè non sai che terreno trovi, 2 xchè se devi attraversare una strada asfaltata o percorrerne un tratto di essa il cavallo è praticamente attaccato al manto stradale senza libertà di movimento, ecc….
io metterei (e sui miei ferri c`è) un chiodino di widiam per ferro sulla punta, evita lo scivolamento in discesa, e qualsiasi cosa chieda al cavallo lui comunque ha la libertà di movimento dsegli arti.
Per il resto, io non intendevo una cosa restrittiva come la vedi tu, ma una cosa + vicina al loro stile di vita.
Ciao Lucio.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

Certo, né nel trekking, né nel fondo, né nel turismo equestre vanno usati i ramponi! Si parlava solo di cross o al massimo di concorso ove la velocità favorisce gli scivolamenti soprattutto in questa stagione. In questa stagione un cavallo che fa` cross senza ramponcini avvitabili rischia di scivolare e lussarsi l`articolazione scapolo-omerale cioè la spalla. Per quanto riguarda l`asfalto, sono molto d`accordo con la storia degli inserti vidiam. Come ti dicevo precedentemente, non posso anticipare ciò che scriverò nei futuri articoli però ti assicuro che è possibile ferrare il cavallo senza ostacolare il meccanismo del piede. Altra cosa è poi la scelta del materiale atto a limitare la concussione. Ribadisco comunque che in base all`uso e al tipo di terreno è effettivamente possibile abortire la ferratura tuttavia ciò preclude alcune finalità sportive così come i substrati come l`asfalto o simili. Anche la natura umana vorrebbe che noi camminassimo scalzi tuttavia i diversi substrati e le condizioni climatiche spesso avverse impediscono ai nostri piedi di rimanere scalzi. Il cavallo come animale domestico rimane soggetto a cure comunque particolari che non prescindono dalla stabulazione fissa. Personalmente, mi concentrerei più sull`alimentazione del cavallo, sulla lettiera, sulla progettazione dei ricoveri con particolare riferimento alla ventilazione, ai biogas, alla pavimentazione, all`abbeveratoio, alla mangiatoia possibile sede di “biofilm“ (velo di pullulazione batterica). In definitiva mi preoccuperei del welfare fisico e psicofisico del cavallo. Un campo dove molto è ancora da fare soprattutto alla luce della nuova scienza che è l`etologia d`allevamento che studia appunto come incide il metodo d`allevamento sul benessere animale. A livello mondiale, sono stati tracciati i parametri sul welfare secondo i quali l`animale deve prima di tutto essere libero dalla fame, dal dolore, dalla malattia… Scommetto quello che vuoi che pochi gestori di maneggio conoscono i principi dell`alimentazione equina: una razione equilibrata deve contenere acqua, proteine, carboidrati, grassi, aminoacidi essenziali, vitamine, minerali, il tutto bilanciato, pena la sofferenza epatica e la caduta delle difese immunitarie! Le problematiche respiratorie non prescindono dal tipo di lettiera, dalla ventilazione, dal microclima e dai BIOGAS (NH3, idrogeno solforato, CO2). Se davvero tutti i parametri del benessere fossero rispettati, allora direi: “bene, adesso possiamo occuparci di cose secondarie“. Invece noi spesso, molto spesso prima cambiamo cose che tutto sommato ci hanno servito bene, per omettere (ed è veramente un`omissione!) i parametri internazionalmente condivisi, del benessere! MAGARI CI FA` STARE MEGLIO SFERRARE IL CAVALLO MA RISPETTIAMO TUTTI I PARAMETRI DEL BENESSERE, CHE SONO COMUNQUE MOLTO PIU` IMPORTANTI? ciaoo

in molti centri o maneggi a seconda di come li vogliamo chiamare, i parametri del benessere, ma soprattutto la ventilazione e l`alimentazione sono molto trascurati, il cavallo è impedito al movimento in quanto chiuso in un box stretto, poi ci si lamenta che ha i vari tic, bolsaggine e tendiniti. Per quanto mi riguarda io ho il cavallo in un centro in cui ogni cavallo ha il suo paddok all`aperto con tettoia propria sotto il quale il cavallo si può riparare (anche se molto spesso quando piove i cavalli di loro spontanea volontà rimangono sotto le intemperie), per quanto riguarda l`alimentazione ed i vari altri parametri sono seguiti da personale esperto. Ciao.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

Ciao, scusate se mi intrometto ma l`argomento mi interessa molto e avrei posto anche io la stessa domanda ma Lucio mi ha preceduta. Allora ne “approfitto“. Dai vostri discorsi precedenti credo di avere capito che la ferratura è necessaria in base al tipo di terreno che percorriamo col cavallo ed in rapporto al lavoro che svolgiamo col nostro amico quadrupede. Io vorrei entrare nel caso specifico e sapere se è possibile sferrare il cavallo per percorrere i seguenti tipi di terreno: 1)asfalto; 2)campo in sabbia; 3)sterrato; 4)ghiaia; 5)sassi (si trovano nel letto del fiume che passo e sono abbastanza grossi, anche 20-30 cm di diametro). Parlo dei ferri classici e non di quelli in materiale sintetico che avete citato sopra. Grazie. Holly

  • Holly ha risposto 22 anni fa

Ahh dimenticavo…. il cavallo fa “solo“ passeggiate.

Holly

  • Holly ha risposto 22 anni fa

Ciao Holly, aggiungiamo un pezzo al mosaico. Il cavallo fù creato per i terreni morbidi come pascoli tuttavia esso non disdegna terreni più duri. Il tuo cavallo calpesterà terreno “misto“ perciò ti consiglierei di non abortire la ferratura. Se è vero che il ferro in un certo qual modo, ostacola la fisiologia del piede, è altrettanto vero che esso permetta al piede un appoggio poderoso e sicuro anche sui terreni più duri. Al contrario, sui terreni duri, un piede sferrato atterra con meno sicurezza e con più attenzione ad evitare eccessive sollecitazioni. Anche sui sassi di grosso calibro, il ferro contribuisce alla salute dello zoccolo, che altrimenti risulterebbe disomogeneamente sollecitato, su un substrato così irregolare. In attesa di tuoi dubbi, ciao-ciao!

Ciao simone ed holly, secondo me anche con i ferri solleciti in modo disomogeneo la suola e lo zoccolo, il ferro fa da filtro per cui la ghiaia o quello è non agisce direttamente sulla muraglia, ma se affonda un pochettino per effetto del peso la ghiaia arriva a schiacciare la suola ed il fettone, non so se mi sono spiegato.
Domani approfondisco il discorso e poi vi tengo informati, ma mi hanno detto di una ragazza che ha sferrato ormai già da 1 anno ed ha il cavallo in montagna, in quel caso il terreno è vario ma soprattutto duro. Ciao.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

Ciao a tutti. Proprio come immaginavo…il problema non è l`asfalto, non è lo sterrato ma sono le pietre. Ho un dubbio però. Alcuni cavalli dell`associazione che frequento vengono ferrati solo davanti e passano comunque sullo stesso terreno che percorro io (pietroni inclusi) e non hanno problemi alle zampe. Allora mi chiedo: è solo questione di abitudine? C`è il rischio di compromettere il buon funzionamento delle articolazioni del cavallo? Inoltre perchè ferrarli solo davanti e non solo dietro? C`è differenza a livello di scarico di peso tra zampe anteriori e posteriori? Grazie. Ciao

  • Holly ha risposto 22 anni fa

Ciao Holly, la distribuzione del peso varia tra bipede anteriore e bipede posteriore (il bipede è la coppia di arti). la ripartizione dei pesi è la seguente:
cavallo scosso(senza finimenti e cavaliere):
bipede anteriore: 60%
bipede posteriore: 40%

cavallo montato(con finimenti e cavaliere):
bipede anteriore: 75%
bipede posteriore: 25%

Il problema sostanziale è che sulle pietre bisogna prestare una particolare attenzione per dimensione e stabilità. Le pietre anche a seconda del dislivello in cui si trovano danno poca stabilità al cavallo (anche a noi quando ci camminiamo sopra) e quindi bisogna lasciare una buona libertà di movimento al cavallo anche per mantenere l`equilibrio. Il consumo degli zoccoli varia in proporzione al terreno in cui è abituato a lavorare, se abitui il cavallo a lavorare solo sull`erba, appena lo porti anche solo su un viale con terra battuta avrà + consumo ed andando sul vivo avrà qualche problema. Da quello che so io non si mettono a rischio le articolazioni del cavallo, a seconda del terreno si farà l`andatura + idonea, come daltronde si fa anche con i ferri. Praticando (anche occasionalmente) un po di equitazione alpina in cui si attraversino dei ghiaioni o comunque si vada a passare su pietre di dimensioni rilevanti, è conveniente attraversale piede a terra con il cavallo sotto mano. Sul caso specifico della ferratura solo sul treno anteriore attualmente non ti so rispondere. Mi informerò in merito. Spero di essere stato chiaro. ciao.

  • Lucio ha risposto 22 anni fa

Ciao Lucio. Sei stato chiarissimo. Facciamo finta che io voglia sferrare la mia cavalla argentina (non ne ho la minima intenzione per ora). Quali sarebbero gli accorgimenti da prendere in considerazione? Quali gli eventuali danni per il cavallo? In quali casi è assolutamente sconsigliato togliere i ferri? Tutto questo tenendo conto del fatto che la passeggiate possono durare anche fino ad 8 ore (3-4 volte all`anno, ma normalmente 1-2 ore) sempre sul terreno citato sopra. Grazie a tutti e due. Ciao

  • Holly ha risposto 22 anni fa

Ciao Holly, con esattezza non ti so ancora rispondere, in quanto è da poco che noi (un amico per l`esattezza) abbiamo sferrato. Ci stiamo informando su tutti i fronti, per ora l`unica cosa certa che sappiamo e che necessita di un pareggio particole e + precisamente va scaricato in particolar modo l`interno dello zoccolo nel periodo di adattamento (variabile da cavallo a cavallo ma indicativamente intorno ad un anno). In tale periodo il cavallo va montato con attenzione e gradualmente. Abbiamo visto che per ora una giornata intera per il cavallo è troppo (è passato solo un mesetto) ed abbiamo constatato che la muraglia si è indurita .
Danni alle articolazioni pare (secondo alcune voci non confermate) che non ne esistano, senza i ferri si allarga tutto il piede, favorendo così la naturale funzione del fettone nel pompare il sangue verso l`alto dell`arto. Una cosa determinante è il fatto che il cavallo non sia tenuto in box.
Noi stiamo provando e quindi queste sono solo dati teorici, per una maggiore sicurezza ti saprò dire qualcosa di certo più avanti.
Per quanto riguarda i casi in cui è sconsigliabile sferrare, sono i casi in cui sia presente una qualche patologia a carico dell`arto, vedasi navicolite e laminite, poi Simone nel ramo è + esperto di me e saprà essere + esplicito.
Per quanto sopra descritto, è disponibile on-line del materiale descrittivo.
Ciao Lucio.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

Qualche verità importante comincia a venir fuori! Ciao a tutti. Chi voglia sferrare il cavallo deve farlo vivere in paddock! Ma non paddocks umidi e troppo erbosi perché favorirebbero l`ammorbidimento del piede! Per altro ho già scritto nel presente topic che sono soprattutto i cavalli che lavorano ad abbisognare di ferri: per esempio i cavalli dei carrettieri di cent`anni fa`. Gli stessi pellerossa, la cui cultura idolatrava il cavallo, ruotavano i cavalli onde evitare un eccessivo consumo ungueale. Certo, noi anche se usciamo due volte la settimana per otto ore, ne passiamo due a bivaccare con i panini ed altre svariate, a camminare di fianco al cavallo per riposare il… o sgranchire le gambe. E poi il cavallo non fù comunque progettato per i terreni aspri! Anche un aborigeno australiano con suole naturali, fuori del suo ambiente, perderebbe contro un podista con scarpe da ginnastica! Infine, la teoria della dottoressa… la quale sostiene la dilatazione totale dello zoccolo non tiene conto dell`anatomia dell`unghia. La conformazione del fettone permette un elaterio pressoché nullo in punta, minimo alle mammelle, discreto ai quarti, ampio ai talloni! Come dirò nel mio prossimo articolo (appena riuscirò a redigerlo) c`è il modo di ferrare senza ostacolare l`elaterio. La mia posizione è: sferrate pure i vostri cavalli, teneteli sull`asciutto, alimentateli correttamente e… state a vedere! ciao-ciao

un recente studio effettuato da una veterinaria tedesca sui Mustang afferma che lo stacco di uno zoccolo non ferrato avviene all`altezza della punta del fettone, mentre su uno zoccolo ferrato avviene sulla punta dello Zoccolo. Con la ferratura a questo punto si verifica un difetto di camminata a mio avviso. Sempre la stessa veterinaria afferma che un cavallo ferrato al passo sull`asfalto riceve un`onda d`urto pari a 800Hz che si scarica sulle articolazioni, mentre un cavallo sferrato sempre sull`asfalto al trotto ne riceve tre volte di meno. Quanto c`è di vero? ciao.

  • lucio ha risposto 22 anni fa

Appunto di quella dottoressa, parlavo nel mio precedente intervento! Certo che un piede ferrato ha uno stacco non fisiologico!! Nulla da eccepire! Ma come esiste la possibilità di ferrare senza ostacolare l`elaterio, allo stesso modo si può ferrare mantenendo uno stacco fisiologico, che non sovraccarichi falangi e articolazioni interfalangee! D`altra parte, penserai mica che ti riveli conoscenze che mi conviene tenere strette! Infine, è chiaro che il ferro sia un materiale non assorbente le vibrazioni. Al contrario esso trasmette le vibrazioni. Esistono comunque materiali nuovi. ciaoo!

La tua risposta

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