le scrivo per ricevere informazioni riguardo ai corsi per guida equestre ambientale che lei organizza e in particolare riguardo il programma delle giornate ,la difficolta` del corso ,la preparazione iniziale che bisogna gia` possedere per parteciparvi,l`eventuale necessita` di superare un esame finale e l`eventuale rilascio di un attestato!inoltre vorrei sapere da chi questo “titolo “ verra` riconosciuto e con che valore!grazie e arrivederci
- giuliana ha scritto 22 anni fa
Gentile Giuliana, lei mi da l`occasione per affrontare un argomento molto complicato e soprattutto poco “popolare“ in quanto fino ad oggi esso è stato sepolto da una valanga di bugie e di inesattezze. L`attività di turismo equestre (o “equiturismo“) è un`attività che non ha niente a che fare con lo sport: si tratta di un`attività puramente turistica (lo dice la parola stessa …) che utilizza il cavallo come “strumento“ di lavoro. Questa attività di conseguenza non ha e non può avere alcun riferimento all`interno delle Federazioni sportive CONI (FISE, ANTE) e neanche all`interno degli Enti di promozione sportiva (UISP, AICS, Ente Nazionale GEA, ecc.). Essa dovrebbe essere trattata e disciplinata come le altre professioni turistiche (Guida turistica, accompagnatore turistico, accompagnatore di media montagna, Guida alpina, Maestro di sci, ecc.). Ognuna di queste professioni è regolata da leggi regionali e/o nazionali, le quali provvedono a stabilire gli standard da rispettare per potervi accedere, i requisiti che devono avere i candidati, le norme deontologiche, il regime dei prezzi e quello fiscale e tributario degli operatori. Purtroppo, invece, per motivi di “potere“ gli Enti che prima ho citato hanno preferito fino ad oggi fare credere a coloro che vogliono fare e che fanno questo mestiere che bastava avere i loro brevetti per potere operare nella legalità , ma così non è !!! Lei pensi semplicemente a cosa è successo quando, finalmente, lo Stato ha deciso che non si poteva più permettere al “primo che passava“ di esercitare la professione di entista ed ha messo delle regole precise ed anche molto selettive (come è giusto che sia). Lei, come tutti noi, non andrebbe più da un dentista senza la certessa dei suoi titoli e dell`autorità che li ha emessi (Università , Corsi di formazione professionali degli Ospedali, ecc.). Per quanto riguarda la professione di Guida equestre, essa è regolata in alcune regioni da precise norme regionali: in Toscana la figura professionale si chiama Guida Ambientale Equestre (Legge regionale 42/2000), in Umbria Guida Equestre, in Piemonte Accompagnatore di Turismo equestre, in Sardegna Assistente di turismo equestre, e così via; le leggi sono diverse ma la sostanza (per grandi linee) è la stessa. Tenga conto che coloro che in queste regioni operano come Guide equestri (di fatto) senza avere i titoli che solo la Regione ed i suoi delegati possono rilasciare (e quindi tutta la serie di coloro che operano con i vari brevetti FISE, ANTE, ecc.) sono di fatto (nella stragrande maggioranza dei casi) fuori legge!! Purtroppo ancora non ci sono sufficienti controlli e non c`è nel nostro ambiente una sufficiente sensibilità , cultura e rispetto per il cliente tali da determinare una vera selezione professionale e tali da allontanare (anche con la dovuta azione di repressione dell`illegalità ) coloro che non hanno titolo per continuare a fare questa attività . I corsi per Guida Ambientale Equestre dei quali si parla nella presentazione di questa rubrica riguardano la Toscana e sono, appunto, realizzati in esecuzione della Legge Regionale Toscana n° 42/2000. Possiamo approfondire ulteriormente, se lei lo desidera. Cordialmente, Marco Laurenti
- Marco Laurenti ha risposto 22 anni fa
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