Buongiorno! Ho acquistato un cavallo olandese di 9 anni da circa 2 mesi. Nel salto e` davvero bravissimo ma, in piano ho qualche problema relativo alla sua abitudine di buttare in continuo gui` la testa e strapparmi le redini dalle mani. Questo succede in modo piu` vistoso verso la fine della lezione dopo una sessione di salti. Inoltre al galoppo se cerco di lavorarlo leggermente il cavallo si incappuccia. Dato che il cavallo e` montato anche da mio figlio di 10 anni alle prese con i primi concorsi, l`istruttore ha optato per un `centauro` con cannone rigido in gomma. Sara` troppo forte? c`e` qualche esercizio in piano che posso fare per migliorare questo aspetto? grazie
- antonella ha scritto 20 anni fa
Non ho capito l`intromissione….spero comunque di ottenere prima o poi una risposta. Antonella
- antonella ha risposto 20 anni fa
Cara Signora Antonella,
la prego di scusare il ritardo con cui le rispondo.
L`atteggiamento del suo cavallo è tipico dell`insofferenza all`imboccatura cioè in termini equestri “incensa“. Similmente il cavallo che accetta in malo modo l`imboccatura si incappuccia, occorre a questo punto chiarire se si incappuccia o va sotto di sè.
Un cavallo incappucciato inarca le reni e comprime i muscoli, mentre se va è sotto di sè è semplicemente in un atteggiamento atto a liberarsi dal fastidio dell`imboccatura.
I due atteggiamenti sono sintomatici di una motivazione tecnica, difatti l`azione diretta delle redini in una situazione dove l`avambraccio ha un`azione parallela alle redini stesse queste agiscono con maggior potenza sulla bocca del cavallo quindi quest`ultimo abbassando o alzando la testa si sottrae all`azione della mano. E` noto che le mani devono trattenere quanto le gambe possono spingere e le gambe spingere quanto le mani possono trattenere questo è il concetto di relazione per raggiungere una impulsione equilibrata. In questi casi occorrono interventi mirati ed eseguiti da una mano sapiente, tuttavia consiglierei un filetto leggero e spezzato ad esempio in rame con il quale esercitare il cavallo in rettangolo facendogli compiere molte volte ed un`infinità di fermate (mai in volta).
Un`intruso di dubbia credibilità le ha consigliato l`hakemore che le scongiuro di non usare mai, l`azione sulle parti sensitive/olfattive creano problemi irreversibili.
Sicuramente il suo cavallo, che deve essere risparmiato per qualche tempo dai concorsi ritornerà alle sue performances.
La saluto caramente.
- Guido Guidi ha risposto 20 anni fa
Dico la mia, con tutto il rispetto per il Sig. Guidi.
Il cavallo non mi pare sofferente all`imboccatura, che non va cambiata. Ha un rapporto con la mano non corretto, casomai, che va ripristinato con delle mezze fermate chiare, verso l`alto, con relativa discesa di mano. E` una cosa abbastanza semplice da effettuare e molto efficace. Il sig. Guidi ha consigliato un lavoro in volta con relative fermate. Bene, purché le fermate siano effettuate con le mani alte, anche per alzare la testa del cavallo e alleggerirlo davanti.
E le gambe, nelle transizioni a scendere, non devono assolutamente essere usate.
- jib ha risposto 20 anni fa
Vorrei intromettermi per sottolineare che i problemi del cavallo sono sempre dovuti all`addestramento e mai (se non in caso di patologie) alle imboccature. Ha ragione il dott. Guidi, che saluto, magari si ricorda di me, nel sostenere che il lavoro risolve il problema e che l`imboccatura da utilizzare è il filetto (morso e filetto nel caso di cavalli più avanti con l`addestramento). L`uso di imboccature fantasiose (come hacmore) è tipico di cavalieri che devono sopperire alle loro carenze. Nuno Olivera, da tutto il mondo riconosciuto come il più grande cavaliere dell`ultimo secolo, non ha mai usato altro che filetto o morso e filetto e persone del calibro di Reiner Klimke (campione del modno di Dressage) erano suoi allievi. Del resto la dimostrazione dell`addestramento di un cavallo la si da in un rettangolo da dressage nel quale nemmeno sono ammesse imboccature diverse dalla briglia completa. Cordiali saluti.
- Alberto ha risposto 20 anni fa
Cara signora Antonella, “l`intuso di dubbia credibilità “ ha risolto con successo il suo stesso problema attraverso un lavoro mirato e l`uso dell`hackamore, con la mano leggera ed attenta del cavaliere coscenzioso, senza alcun danno per l`animale. Le faccio inoltre presente che cavalieri olimpionici del calibro di, per citarne solo alcuni, Emilio Puricelli, Jerry Smit, Roberto Arioldi, il più volte campione del mondo Franke Sloothaak (ad esempio con il mitico San Patrignano Corrado o San Patrignano Nikita),l`anch`egli pluricampione mondiale Rodrigo Pessoa (ad esempio con il grandioso stallone Baloubet du Rouet vincitore di tre Coppe del Mondo consecutive ed importantissimo riproduttore), utilizzano questo tipo di “non-imboccatura“ nelle più importanti competizioni e con i più prestigiosi (e costosi) soggetti. Francamente non mi risulta che questi professionisti siano mai stati sanzionati per l`utilizzo di uno strumento tanto cruento e dannoso, ed è altresì strano, se realmente tanto crudele, che le federazioni internazionali ne consentano l`uso in gara.
La saluto caramente e le auguro tanta fortuna.
- Titano ha risposto 20 anni fa
Chiedendo scusa al signor Guidi per l`intromissione.
Gentile signora Antonella, stando a quanto dice sembra che il suo cavallo sia parecchio infastidito dall`imboccatura e i motivi possono essere svariati: può avere delle creste dentarie che gli causano dolore quando la mano “chiede“ in modo particolare, lei può avere una mano troppo “forte“ e poco elastica o che si muove troppo e alla lunga irrita il cavallo; può essere soggetto a qualche contrattura alla schiena (specie dopo i salti) per cui ha necessità di allungare l`incollatura al fine di distendere i muscoli vertebrali; ha una bocca molto sensibile e magari in precedenza è stato montato con imboccature troppo severe o pesanti (anche il peso influisce molto sul suo atteggiamento). Io le consiglio di provare a montarlo per un pò di tempo con un semplice hakemore, lavorarlo in piano senza chiedere incollature e riunioni, spingendolo ad allungare l`andatura e ad impegnare il posteriore facendo molti circoli, volte, cambiamenti diagonali al trotto alungato e passaggi sulle barriere al passo ed al trotto, sempre “a redini lunghe“. Quando avrà ben muscolato la shiena e si sarà “messo comodo“ accendendo anche il motore “propulsivo“ (posteriore) oltre a quello “traente“ (anteriore)verrà lui stesso verso la sua mano al delicato e coordinato intervento di redine e gamba. Purtroppo ci vuole tempo, costanza e pazienza ma i risultati arrivano. Sperando che questo mio intervento possa esserle stato d`aiuto, le auguro un buon lavoro.
- Titano ha risposto 19 anni fa
Scusate l`intromissione, è un test prova per migliorare il servizio del forum.
Lo staff
- ilportaledelcavallo ha risposto 19 anni fa
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