HERPES EQUINA

HO UN PULEDRO DI DUE ANNI CHE CIRCA
UNA SETTIMANA, DIECI GIORNI DOPO LA CASTRAZIONE HS INCOMINCIATO A DARE
QUALCHE COLPO DI TOSSE, QUASI MAI NEL BOX MA SOPRATTUTTO IN MOVIMENTO, TROTTO O GALOPPO. SUBITO HO TRASCURATO LA COSA MA DOPO UNA QUINDICINA DI GIORNI CHE IL CAVALLO TOSSIVA HO CHIAMATO IL VETERINARIO CHE HA DETTO CHE AVEVA UN PO` DI CATARRO, MA SOPRATTUTTO SI TRATTAVA DI UNA INFIAMMAZIONE DELLA TRACHEA. MI HA PRESCRITTO DELL`EQUIMUCIL E POI DEL VETEMUCIL. LA TOSSE E` MIGLIORATA MA NON PASSATA DEL TUTTO QUINDI CON IL VETERINARIO ABBIAMO DECISO DI FARE DEL CORTISONE IN VENA. APPENA FATTA LA PRIMA PUNTURA IL CAVALLO HA SMESSO DI TOSSIRE. IL VETERINARIO E` TORNATO DOPO UNA SETTIMANA E HA DECISO DI FARE ANCORA UNA PUNTURA DI CORTISONE PER SICUREZZA. TUTTO OK PER QUINDICI GIORNI QUANDO IL CAVALLO HA INCOMINCIATO A TOSSIRE ( SOLO IN MOVIMENTO TROTTO O GALOPPO). A QUESTO PUNTO GLI E` STATA FATTA UNA ENDOSCOPIA CON LA QUALE IL VETERINARIO HA DIAGNOSTICATO UN`HERPES VIRALE EQUINA CHE MI HA DETTO NON CONTAGIOSA PER GLI ALTRI CAVALLI. MI HA PRESCRITTO 6 INIEZIONI DA 5 CC. CI DEXADRESON, EQUIMUCIL PER BOCCA E SEMPRE IN BOCCA DMSO+DEXADRESON+GLICERINA IL TUTTO PER 6/7 GIORNI. POI MI E` STATO DETTO CHE SE NON GUARISCE DEVE ESSERE OPERATO.
VOLEVO SAPERE LA SUA IMPRESSIONE SU QUESTA DIAGNOSI CHE A ME E` SEMBRATA UN PO` AFFRETTATA COME SI FA A DIAGNOSTICARE UN VIRUS SENZA FARE DEGLI ESAMI? GRAZIE SALUTI.

  • Annamaria ha scritto 21 anni fa

Non posso dirLe se il veterinario da Lei consultato abbia formulato una diagnosi corretta o meno, perchè non ho gli elementi diagnostici (storia del caso, visita clinica e risultati degli esami collaterali) che ha avuto il mio collega e sui quali ha costruito la diagnosi. Da quello che mi ha descritto mi sembra che la procedura diagnostica e gli interventi terapeutici eseguiti siano stati corretti. Da parte mia posso dirLe che l`herpes virus nel cavallo può essere di 5 sierotipi differenti ognuno dei quali causa sintomatoligie e patologie differenti. Il sierotipo 1 ha una particolare attidutide a determinare aborto nelle fattrici, soprattutto negli ultimi 4 mesi di gestazione. Il sierotipo 2 ha una attitudine patogena non elevata ed è in grado di dare rinite e congiuntivite di modesta entità oltre che faringite follicolare. Quello che avrebbe potuto vedere il Suo veterinario all`esame endoscopico è proprio questo ingrossamento dei follicoli linfatici presenti a livello faringeo. Il sierotipo 3 è responsabile dell`esantema coitale benigno, malattia ben conosciuta in ambito riproduttivo a decorso acuto e benigno caratterizzata dalla comparsa di un esantema sulla mucosa dei genitali esterni e cute adiacente. Il sierotipo 4 è invece responsabile di una patologia rspiratoria che colpisce soprattutto i puledri e che è caratterizzata da elevata contagiosità. Infine il sierotipo 5 non è preso molto in considerazione perchè presenta attitudine patogena incerta. (Trattato di malattie infettive degli animali. Ed UTET) Nonostante la diagnosi di herpesvirosi possa essere fatta con un buon margine di sicurezza sulla base di conoscenze cliniche, epidemiologiche e “d`esperienza“, è chiaro che per avere la certezza assoluta ci si debba basare su esami di laboratorio volti alla ricerca del virus o degli anticorpi che esso ha fatto sviluppare.

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