guida equestre

Caro Marco,torno sull`argomento accompagnatore equestre.Nel mio caso intendo operare in Lombardia, se hai dei riferimenti da darmi te ne sarei molto grato, ma per dare un`informazione generale per tutti, come si possono avere informazioni in regione?Ad esempio, nel caso delle Guide Alpine, i vari collegi regionali fanno comunque capo all`associazione nazionale….
Grazie mille.

  • Fabio ha scritto 22 anni fa

Partiamo dall`inizio. L`attività PROFESSIONALE di turismo equestre (ovvero il fatto di accompagnare per professione singoli o gruppi in escursioni a cavallo) esclude a priori che tale attività venga fatta all`interno di associazioni senza fine di lucro (il motivo mi pare evidente). Quindi tale attività non potrebbe essere svolta all`interno di organizzazioni che sono per principio senza alcun fine di lucro, come tutte le federazioni sportive (FISE, ANTE), gli enti di promozione sportiva (UISP, Ente nazionale ENGEA) e le associazioni non collegate con le organizzazioni nazionali ma pur sempre senza fine di lucro. Questo vale per tutto il territorio nazionale. L`attività potrebbe essere fatta all`interno di queste organizzazioni soltanto a due condizioni: la prima che tutti coloro che vengono accompagnati siano sempre e comunque tesserati e soci delle associazioni di “partenza“ (nel caso ad esempio di un Centro ippico ANTE, sarebbe necessario che tutti coloro che montano a cavallo fossero soci del Centro – che si presenta come associazione sportiva senza fine di lucro – ed anche tesserati ANTE); la seconda che l`attività dell`accompagnatore sia assolutamente gratuita, volontaria e non retribuita.
E` evidente che queste condizioni non si verificano quasi mai. Ciò significa semplicemente che chi svolge l`attività all`interno delle associazioni – federazioni senza rispettare le regole che ho appena elencato, molto semplicemente opera in violazione di leggi e norme di vario tipo (comprese quelle fiscali e tributarie). Si deve aggiungere che in alcune Regioni d`Italia (molte a dire il vero, al momento 8) esistono leggi specifiche che regolano l`attività di turismo equestre. In queste regioni, oltre alle norme generali già citate, esiste l`obbligo – per potere esercitare l`attività professionale di turismo equestre – di essere muniti di un “brevetto“ regionale, rilasciato in base a regole e norme che variano da regione a regione. Tuttavia, quando una persona ha ottenuto il brevetto in una determinata regione, quel brevetto poi ha valore in tutto il territorio dell`Unione Europea, e quindi può essere “convertito“ nelle altre regioni dove esiste la legge specifica. In queste regioni, fra l`altro, esistono pesanti sanzioni pecuniarie per chi esercita abusivamente la professione (ovvero senza il brevetto regionale).
Al momento in Lombardia non esiste una legge specifica, purtroppo, ma la tendenza nazionale è tale che porterà tutte le regiuoni a dotarsi di leggi ad hoc entro pochi anni. Spero di essere stato esaudiente. Per altri chiarimenti mi scriva ancora.
Marco Laurenti

Aggiungo altre riflessioni.
Esiste una associazione nazionale (AIGAE – Associazione nazionale Guide Ambientali Escursionistiche) che ha al suo interno una “piccola“ sezione dedicata a chi lavora con i cavalli: Ci stiamo lavorando per farla crescere e migliorare, in particolare in riferimento alle realtà regionali (come la sua Lombardia) dove ancora non c`è la legge specifica. Cosa fare allora per “essere in regola“ in una di queste regioni? La strada migliore è quella di iscriversi all`IVA come “libero professionista“ oppure come prestatore di “servizi vari“, rilasciare regolari ricevute fiscali per le prestazioni, ed attenersi rigorosamente ai Codici deontologici del settore (Guide escursionistiche e Guide equestri) che per ora hanno valore settoriale o territoriale, ma che avrebbero grande valore se uno si dovesse trovare davanti ad un giudice (tocchiamo ferro) per incidenti capitati durante l`attività; ed è questo che conta!!
Marco Laurenti

Carissimo Laurenti. Non ho capito bene: per accompagnare le persone a cavallo bisogna essere iscritti alla camera di commercio, avere i libri iva etc?
Io opero presso un agriturismo che ha tre cavalli a disposizione dei clienti ed io, con il mio li accompagno a fare delle passeggiate. Ovviamente opero circa 3 o quattro ore settimanali per arrivare ad un massimo di tre ore giornaliere in agosto.
Ho interpellato il mio datore di lavoro e mi ha detto che mi può dare un massimo di 5 euro l`ora per cavaliere che accompagno visto che lui incassa 13 euro orarie (e non sempre). In base a quanto fatto l`anno passato quest`anno dovrei incassare circa 900 euro da gennaio a dicembre. L`iscrizione alla camera di commercio costa oltre 100 euro, il ragioniere per tenere i libri mi ha chiesto 750 euro annui e sul guadagnato lordo devo calcolare o l`iva oppure la ritenuta d`acconto.Come fare? Mi sembra che se non hai un megacentro con passeggiate da 20 persone tutti i giorni almeno quattro ore non sia possibile fare quanto dici. Penso che non mi resti che fare quello che ho sempre fatto: porto i ckienti, mi sono assicurato bene e…in caso di problemi, essendo solo un reato amministrativo, pagherò la multa. Hai un`alternativa?

  • giuseppe ha risposto 21 anni fa

Anche per me esiste lo stesso problema anche se i numeri sono diversi. Abbiamo 4 cavalli ma operiamo solo durante la stagione estiva. I cavalli mangiano anche d`inverno e non ci possiamo certamente permettere di avere un accompagnatore professionale anche perchè rischiamo che una volta che ha fatto un lavoro per noi chi gli vieta di farci una fattura da 15 euro ,l`ora? Se ci fa il decreto ingiuntivo dovremmo certamente pagare nonostante gli accordi verbali che potremmo aver fatto. State tranquilli che noi non assumeremo mai un professionista. Preferiamo rischiare una eventuale multa che oltre a tutto è molto aleatoria trattandosi di un servizio che offriamo a livello di agriturismo. Che ne pensate? Che dice la legge?

  • dunia ha risposto 21 anni fa
La tua risposta

Prego per rispondere.