Gravidanza&Parto

Salve, sono Giuseppe, proprietario di una cavalla S.Fratellana. Vorrei saperne di piĆ¹ circa il parto di questi stupendi mammiferi, sui parti difficili e su come intervenire. La mia inesperienza e la mia insipienza sull`argomento mi sono costate care: la morte della mia adorata amica di mille avventure e del suo puledro. I fatti: la mia fattrice di nove anni (in ottima salute), allevata allo stato semi-brado, ha sempre partorito da sola in aperta campagna, non dandomi mai la possibilitĆ  di poter assistere all`evento. Appariva sempre la mattina seguente col redo dietro. Quest`anno, avevo preso perĆ² l`abitudine di scuderizzarla la sera. Lo scorso 31 marzo, al suo 5Ā° parto (incrocio con un P.S.I.), nel farla uscire dal suo box, ho visto che era in procinto di partorire. Cerco di avvertire immediatamente il veterinario ma non ho la fortuna di rintracciarlo. A prima vista sembrava un parto normale in quanto, avvenuta la “rottura delle acque“, dopo qualche contrazione, sono venute fuori le zampe e la testa del puledro. Da quel momento la cavalla si sdraia per terra e comincia a scalciare. Credendo che avesse bisogno, mi avvicino, e nel cercare di aiutarla, afferro le zampe del nascituro e aspetto che arrivi una contrazione per tirare. Per tutta risposta lei si alza e, nel frangente, mi accorgo che il puledro ĆØ vivo in quanto vedo che respira. Con difficoltĆ  la cavalla si allontana di circa 20 metri in una zona in salita, avendo la testa verso il basso della pendenza. Giro attorno, senza farmene accorgere e costato che il puledro era morto, allora lascio, per non disturbarla ulteriormente, che il parto si concluda da solo. Risdraiatasi,dopo altra contrazione spinge fuori il puledro, ma non del tutto, in quanto rimangono dentro i quarti coi posteriori. Non riuscendo a liberarsi la cavalla ĆØ spirata. A causa della bruttissima esperienza mi chiedo: 1- Avrei dovuto cercare di non farla alzare, per non farla spostare? 2- CosƬ facendo, avrei evitato la morte del puledro? 3- Avrei dovuto comunque tirare fuori il puledro anche in assenza di contrazioni? 4- Se sƬ, non si rischia in tal caso di lacerare qualche membro interno della fattrice? 5- Non ĆØ riuscita ad espellerlo completamente perchĆ© le sono venute meno le forze in seguito allo sforzo di essersi spostata o perchĆ© i quarti del puledro erano abbastanza pronunciati o la posizione in pendenza non era quella ottimale? 6- Infine, questa cavalla, abituata allo stato libero, ha aspettato che venisse fatta uscire fuori dal box per poter dare alla luce? Cosa avrei dovuto o potuto fare per salvare lei ed il puledrino? Sarei grato se chiariste questi miei dubbi che, risolti, potrebbero aiutarmi a superare le mie perplessitĆ . Grazie Giuseppe Lucerto

  • G. Lucerto ha scritto 19 anni fa

Salve sig. Giuseppe, mi dispiace per quello che ĆØ successo. Il SanFratellano ĆØ una gran bella razza, purtroppo perĆ² non sono molti i soggetti e non sono neanche molti gli allevatori disposti ad investire su di essi. Quello che ĆØ successo ĆØ stata una fatalitĆ  e non deve sentirsi in colpa per l`accaduto. Con il senno di poi tutti sono in grado di dire forse non si sarebbe dovuto fare o si sarebbe dovuto fare. Una cavalla che ha sempre partorito all`aperto probabilmente puĆ² trovarsi in difficoltĆ  se chiusa in un box da poco tempo, ma credo anche che quando iniziano le doglie la cavalla si dimentichi di dove si trovi e se il parto non ĆØ distocico non abbia nessun problema a partorire nel box (in condizioni normali infatti la cavalla non ĆØ in grado di “trattenere“ il parto). Per quanto riguarda l`aiuto non sono in grado di dirLe se ne avesse bisogno o meno e forse questo puĆ² averle dato fastidio, ma corretto rimane l`intervento fatto in concomitanza delle contrazioni. Infine non credo che la morte della fattrice sia legata alla permanenza del feto nel canale del parto, quanto piuttosto ad un`emorragia interna, evento che puĆ² accadere in qualsiasi situazione nella sequela del parto e contro il quale non rimane nulla da fare. Non esiti a contattarmi in caso di ulteriori dubbi. Cordiali saluti

  • dott. Ranzengio Giovanni ha risposto 19 anni fa
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