Il 6 maggio 2007, alle ore 9,30 si terr� presso il Centro Congressi Palalevico di Levico Terme (Trento), nell�ambito delle molteplici iniziative culturali che faranno da contorno alla manifestazione Equitrentino, il convegno �Uomini e cavalli: riflessioni intorno ad una relazione millenaria�.
L�incontro che vedr� riuniti numerosi studiosi di etologia equina e di psicologia animale gode del patrocinio della prestigiosa Universit� di Padova ed affronter� da molteplici punti di vista le tante e complesse implicazioni del legame di collaborazione che da millenni lega la nostra specie a quella equina.
Uomini e cavalli condividono lo stesso mondo, ma lo percepiscono in modalit� differenti e non solo perch� siamo di fronte alla strana, misteriosa alleanza tra una preda e un predatore.
L�uomo ha creato la sua storia e la sua evoluzione stando in sella a questo meraviglioso animale, nonostante che i loro organi di senso (vista, udito, tatto�) abbiano seguito vie evolutive diverse, determinando quindi una diversa interpretazione dei tanti segnali provenienti dalla realt�.
Facile quindi che possano svilupparsi equivoci e incomprensioni tra le due parti del binomio equestre.
Preda dei grandi carnivori, per la sua condizione originaria di erbivoro, il cavallo ha dovuto sviluppare al massimo quella capacit� di intuire il pericolo e di reagire rapidamente ad esso, tale capacit� � diventata per lui una sorta di �forma mentis� prevalente.
Questa potenzialit� mentale, unita al suo essere un animale programmato per vivere in branco, si � trasformata, nei millenni trascorsi a fianco dell�uomo, in una sorta di misteriosa capacit� di cogliere i nostri stati d�animo e di entrare rapidamente in sintonia con essi, spesso amplificandoli.
Chi ha avuto modo di vivere a stretto contatto con un cavallo sa quanto vasta sia la sua capacit� di percepire situazioni o atmosfere particolari e di inserirsi, a volte con modalit� fin troppo creative, nella vita degli esseri umani che lo circondano e che lui tende oramai a considerare membri del suo gruppo.
Per poter comunicare con lui pienamente occorre dunque cercare di comprendere la sua percezione dell�ambiente e, attraverso la conoscenza, cercare di �parlare� il suo stesso linguaggio. Uno sforzo che gli uomini di cavalli hanno sempre compiuto nel corso della storia e che oggi si sta arricchendo del portato scientifico delle recenti scoperte dell�etologia.
Di tutto questo e di molto altro ancora parleranno i relatori seguendo un percorso che prender� il via dall�intervento della prof. Lucia Regolin �Intelligenza e cognizione negli Animali�, proseguir� attraverso i contributi dell�etologo dott. Francesco De Giorgio �Guidare la relazione uomo cavallo – percorsi di consapevolezza emotiva nella formazione del cavallo e nei processi di problem solving�, quelli del dott. Paolo Baragli �Significato ed importanza delle azioni� e della dott. Simona Normando �Il grooming sociale nel cavallo�, del dottor Carlo Barnini �Stress da trasporto: recenti acquisizioni per ridurlo� mentre Gianni Gamberini di Cavalgiocare porter� le sue riflessioni sugli aspetti positivi o problematici che l�equitazione pu� avere nella formazione dei giovani.
Seguir� un intervento conclusivo del prof. Odberg dell�Universit� di Ghent (Belgio) ed un ampia discussione con i partecipanti.
Per maggiori informazioni http://www.equitrentino.it
- Francesco De Giorgio ha scritto 18 anni fa
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