Consigli sulla familiarizzazione con il mio puledro

Buonasera Dr.ssa volevo chiederle qualche consiglio siccome sono un neofita. Un caro amico di famiglia mi ha regalato un puledro di razza "Hispano-Arabo" di 9 mesi. Vorrei sapere come comportarmi con il piccolo che nonostaste sia molto docile e senza apparenze squilibrate vorrei legare con lui poichè dovrò essere io a cavalcarlo quando sarà il momento. Premetto che il lavoro non mi permette molto tempo da dedicargli (max 2 ore al giorno).Cosa posso fare? In che modo devo comportarmi?

  • Alfonso Della Mura ha scritto 9 anni fa

Buongiorno sig. Della Mura
la caratteristica della razza del suo puledro è quella di avere un carattere intelligente, coraggioso e affidabile ma, come lei già immagina, non sono caratteristiche sufficienti per garantire un rapporto sano tra voi su cui basare l’educazione che poi si andrà a completare con il lavoro di addestramento quando sarà pronto per essere montato. Affrontiamo subito la sua premessa. Il tempo che ha a disposizione per un puledro è anche troppo. Consideri che le sessioni con un cavallo con la sella dovrebbero durare 20-30 minuti al giorno. Quindi non si può pensare di dedicare due ore consecutive ad un puledro di 9 mesi. L’ideale sarebbe dividere il tempo che ha a disposizione dedicandogli 10-15 minuti inframmezzati da lunghe pause. L’importante è che il suo puledro abbia un paddock dove muoversi liberamente tutto il giorno e della compagnia. Il cavallo è un animale sociale che nella vicinanza con i propri simili trova appagamento, rassicurazione, quiete, protezione e benessere e tenerlo isolato gli comporta enormi stress che potrebbero generare nel tempo dei comportamenti anomali. Se non potesse disporre della condizione ideale cerchi di gestire al meglio la situazione del puledro trovandogli almeno la compagnia, ad esempio, di una capretta tibetana o di altri animali di piccola taglia.
I momenti che passerà con il suo puledro dovranno, all’inizio, essere finalizzati all’educazione dell’istinto di fuga, a desensibilizzarlo a tutti gli stimoli che, anche se innocui, possono generare in lui paura e a sensibilizzarlo alle richieste. La cosa che dovrà tenere sempre in mente è che la memoria del cavallo è eccezionale e ogni prima esperienza gli lascerà un segno indelebile. Quindi si dovrà armare di tanta pazienza e far in modo che ogni esperienza sia per lui un gioco salutare che non gli genera mai paura e fatica. Quando sarà con lui e, ad esempio, dedicherà il tempo a strigliarlo, non gli dovrà mai permettere di scappare altrimenti lo ricorderà sempre e ogni volta che avrà paura di qualcosa farà scattare, come meccanismo di difesa, la fuga. Per controllarla sarà fondamentale che gli insegni a portare la cavezza in modo appropriato. Il cavallo incapezzato correttamente seguirà la lunghina e starà fermo quando è legato. Non lo lasci mai da solo con la cavezza e la lunghina agganciata, potrebbe creare danni seri e spesso irreparabili. Il puledro (o un cavallo) deve portare la cavezza solo quando c’è qualcuno con lui che lo deve maneggiare, questo oltre ad essere una noma di sicurezza insegna anche rispetto generandogli anche un visibile cambio di comportamento.
Man mano che gestirà il puledro con tranquillità incomincerà a fargli delle richieste. Gli insegnerà a dare tutti e quattro i piedi per agevolare il futuro lavoro del maniscalco, a rispondere alla pressione generata dalla lunghina per andare avanti e a rispondere alla mano sul petto per andare indietro e a controllare i posteriori per spostarli lateralmente.
Non dimentichi mai che il suo puledro ha un mondo da scoprire e dovrà essere lei ad avere il tatto e la sensibilità per capire quando è il momento di sottoporlo ad un determinato stimolo e per quanto tempo. Il mio consiglio è quello di non esagerare mai perché nel peggiore dei casi il puledro non impara il determinato esercizio che comunque si può riprendere la volta successiva. Ma se si esagera e il puledro si affatica o si annoia farà scattare una serie di meccanismi difensivi che sarà sempre più difficile correggere. Si accontenti sempre della più piccola risposta data dal suo puledro e lo gratifichi sempre molto.
Le auguro in bocca al lupo e buon lavoro e resto a disposizione per discutere con lei degli eventi specifici che si verificheranno nella crescita del suo puledro e del vostro rapporto.
Saluti,
Serena

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