comportamento del capobranco

Buonasera, ho due cavalli entrambi giovani: un castrone paint di 5 anni ed una puledra PRE di 3 anni. Il dominante è il castrone. Vivono entrambi all’aperto ed hanno un box grande chiuso su due lati ed una tettoia. Sono molto legati tra loro (è difficoltoso separarli). La domanda che vorrei farle è legata al fatto che quando piove il castrone entra nel box mentre la femmina rimane sempre fuori, insomma prende l’acqua sia d’estate che in pieno inverno. E’ possibile che il maschio (in questo caso dominante) le impedisca di ripararsi (ossia la obblighi a rimanere lontano) nonostante abbiano spazio per entrambi? Eventualmente questo comportamento poco "educato" non va in conflitto con il loro evidente legame? Grazie

  • Charlie ha scritto 10 anni fa

Buongiorno Charlie,
prima di soffermarci sulle dinamiche del branco (o gruppo) di cavalli vorrei porle una domanda: i suoi due giovani cavalli manifestano il loro legame solo nel paddock dove vivono oppure anche in altri ambienti e circostanze? Ad esempio li separa facilmente per una passeggiata o per una sessione di maneggio?

Saluti,
Serena

Non è facile separarli. Se provo ad allontanare la puledra il castrone inizia a rampare, correre nitrire almeno fino a quando rimane nel suo spettro visivo/sensitivo.
E viceversa. se allontano il castrone la puledra nitrisce e sembra più spaventata e disorientata.

In situazioni di tranquillità si stendono entrambi all’interno del box a distanza di circa 2 metri l’uno dall’altra. Per quanto posso vedere mi sembrano molto legati. Lo percepisco dal loro atteggiamento.
Sarebbe, secondo lei, plausibile l’ipotesi che o alla puledra piaccia stare fuori alle intemperie oppure che essendo ancora puledra (è sempre molto vigile) abbia paura dei tuoni, fulmini etc e quindi si senta poco protetta in un ambiente chiuso, preferisce rimanere all’aperto per avere una visione ottimale ed uno spazio di fuga maggiore.
Grazie per il suo tempo.

  • Charlie ha risposto 10 anni fa

Buonasera Charlie,
i cavalli sono per natura claustrofobici, temono per istinto gli spazi chiusi; ciò spiega la loro riluttanza ad andare in luoghi stretti, chiusi, in box sconosciuti, attraverso gabbie e dentro i trailer ma non spiega il comportamento dei suoi due cavalli. Da quanto mi descrive non credo che alla sua puledra piacciano le intemperie né che abbia bisogno di stare sempre all’erta. Mi parla di "situazioni di tranquillità" ma sarebbe interessante sapere quali sono i momenti di "non tranquillità". Semplicemente credo che, come ha già osservato, la gerarchia che si è stabilita tra i due vede il castrone come membro leader. Le gerarchie che si stabiliscono tra i cavalli, però, non sono fisse ma abbastanza elastiche e il posto che occupa ogni membro cambia di volta in volta secondo quale cavallo è vicino e secondo che cosa stanno facendo. Quindi il ruolo di ognuno cambia a seconda del contesto e del momento particolare. Questo spiegherebbe, ad esempio, perché, due cavalle/i anche se molto uniti nell’arco della giornata, al momento della distribuzione del cibo, il soggetto dominante allontani malamente (a volte anche con calci e morsi) il subordinato.
La cosa certa è che, al di là della gerarchia che si è stabilita, i suoi due cavalli sono "imbrancati" e bisogna sempre stare attenti che questo forte legame non diventi, con il passare del tempo, un problema.
Saluti,
Serena

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