buon giorno! avrei una domanda da farle, possiedo da due anni un cavallo di 9 anni, bravo giocherellone, dentro in campo lavora bene, ma come mette lo zoccolo fuori comincia a innervosirsi, sbuffare, si irrigidisce e scarta ogni pi� piccolo movimento, in passeggiata l`ultima volta abbiamo rischiato di cadere gi� per un dirupo, era passato un camion e ha perso completamente la testa, indietreggiava anche se io cercavo di tirarlo su… poi per fortuna si � deciso… molto probabilmente prima era stato abituato a vivere in maneggio ed non � mai uscito.. in questi anni che � qui a casa, non ho concluso molto con le sue paure, anzi sembra peggiorato…
Dopo l`incidente, ho paura ad uscire in passeggiata con lui e penso proprio che non sia adatto a me, visto che ho bisogno di sicurezza..
ma mi chiedevo, se lo portassi ad addestrare da qualcuno, che gli insegni a uscire in passeggiata, (il mio intento � di fare passeggiate tranquille, non andare a d ammazzarmi in giro) il problema si risolverebbe almeno un p�?
- Abby ha scritto 18 anni fa
Carissima Abby,
non si può di punto in bianco proporre nuove cose ad un cavallo senza un`adeguata preparazione mentale e fisica.
Certamente il supporto di un uomo di cavalli esperto, che lavori con consapevolezza ed intelligenza, può essere d`aiuto al tuo cavallo. Ciao!
Francesco De Giorgio
- Francesco De Giorgio ha risposto 18 anni fa
Ciao Abby! io avevo il tuo stesso problema, ma è stato risolto con calma e con molto lavoro da terra. ho fatto un pò da autodidatta, ma conosco il mio cavallo da quasi 6 anni e il dott De giorgio mi ha dato una mano. Prima ho lavorato facendo in modo che il mio cavallo stesse a suo agio a fianco a me, passando tanto tempo con lui in paddock, passeggiandolo a mano dove già lui si sentiva tranquillo, lavorando un pò alla corda in modo che diventasse normale per lui vedermi al suo fianco e quindi rapportarsi con me da terra. poi sempre a mano ho iniziato a portarlo in posti sempre più lontani dal campo di lavoro. i primi tempi ci fermavamo all`altezza dei paddock, poi sempre più in la fino ad arrivare a brucare in un campo a lui sconosciuto. Le prime volte solo io e lui, facenco anche solo un metro in più, fermandomi quando lui si fermava per guardarsi intorno e tenendolo vicino a me quando cercava di scappare. poi ho chiesto a un amico di accompagnarmi a mano col suo cavallo. piano piano ha capito che il mondo esterno non era poi tanto diverso dall`interno visto che aveva sempre me, la mia voce, il contatto fisico con me e con l`altro cavallo. una volta assodato che quel tale percorso non era più un problema a mano, ho fatto la stessa strata montandolo, sempre accompagnata dal mio amico e dal suo cavallo. Ora alterno sempre passeggiate a mano, da sola o in compagnia, a passeggiate stando in sella, sempre da sola o in compagnia. Ora sta cominciando anche a rimanere tranquillo anche se gli propongo percorsi ignoti direttamente montandolo, cercando di fargli sembrare la situaizone il più normale possibile. Continuo a parlargli, a accarezzarlo come faccio da terra. Se lo vedo agitato cerco di tranquillizzarlo con la voce, oppure scendo e proseguiamo a piedi, avanti a indietro su quel pezzo, per poi rifarlo dalla sella.. però toi devi fidare di lui. sei tu che dai sicurezza a lui. Se sei tu la prima a non essere sicura allora meglio lavorare anche su questo prima di “mettere le mani“ sul tuo cavallo. stai attenta agli “esperti“ che dicono di saper fare miracoli e poi per far star buono un cavallo lo prendono per sfinimento.. se decidi di farti aiutare, sii sempre presente quando il tuo aiutante “mette le mani“ sul tuo cavallo.
- Andy ha risposto 18 anni fa
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