Dopo tanti anni insieme condividendo valori, strategie ed obiettivi e dopo aver analizzato i molteplici aspetti tecnico – contrattuali di un rapporto di collaborazione lunghissimo (sotto diverse forme e diversi incarichi) giunto a scadenza il 31 dicembre scorso, Duccio Bartalucci e la Federazione Italiana Sport Equestri hanno stabilito, in piena sintonia e con reciproca soddisfazione, fosse giunto il momento di proseguire prendendo strade diverse.
Da cavaliere, Duccio Bartalucci ha preso parte ad un Campionato del Mondo (1982) e a due Campionati d’Europa: Hickstead (1983) e Mannheim (1997).
Campione d’Italia nel 1980, Bartalucci vanta la partecipazione a 23 edizioni di Piazza di Siena dove, in 7 occasioni, ha anche rappresentato l’Italia in Coppa delle Nazioni.
Tecnico tra i più stimati a livello internazionale nel mondo del Salto Ostacoli Duccio Bartalucci, in quasi 25 anni di collaborazione con la Federazione Italiana Sport Equestri, ha ricoperto due volte il ruolo di Commissario Tecnico (1998-2006 e 2018 -2021), ha diretto il Dipartimento S.O. dal 2011 al 2015 per essere quindi nominato Direttore Sportivo delle Discipline Non Olimpiche, incarico che ha ricoperto dal 2015 a tutto il 2022 con ottimi risultati (oltre 60, tra Campionati del Mondo e d’Europa, le medaglie conquistate dagli atleti azzurri delle varie discipline negli ultimi sette anni).
Da Selezionatore, oltre 150 “caps” all’attivo che fanno di Duccio Bartalucci il CT con più “panchine” in assoluto nella storia del Salto Ostacoli azzurro, spiccano il successo della squadra italiana nella finale mondiale Nations Cup del 2002 a Donaueschingen e la doppietta (Coppa delle Nazioni – GP Roma) del 2018 a Piazza di Siena: un’accoppiata che mancava all’Italia dal 1977.
Tutto il Consiglio ha voluto ringraziare Duccio Bartalucci per l’immenso lavoro svolto in tanti anni al servizio della Federazione augurandogli il meglio per il proseguo della sua carriera.
“A nome di tutti gli appassionati di questo sport – ha dichiarato il Presidente, Marco Di Paola – desidero rivolgere il più sentito ringraziamento a Duccio Bartalucci per l’enorme lavoro svolto al fianco della FISE. Con lui, vero uomo di sport, io e tutti i tifosi azzurri abbiamo nel corso degli anni avuto modo di provare ogni genere di emozione che soltanto gli Sport Equestri sono in grado di regalare: dalla grande amarezza per una vittoria sfuggita all’ultimo in maniera incredibile (Barcellona), alla gioia incontenibile per quelle ottenute in alcuni campi tra i più prestigiosi al mondo (Piazza di Siena). A Duccio, quindi, voglio davvero augurare il meglio per la sua carriera futura nel mondo dello sport”.
“Tutte le storie, anche le più belle – ha affermato Duccio Bartalucci – hanno un inizio ed una fine. Io e la FISE abbiamo vissuto fianco a fianco per oltre mezzo secolo condividendo vittorie e sconfitte, gioie e dolori: prima come cavaliere e poi, a vario titolo, come uomo di sport. Nel corso di questi anni, in cui più e più volte ci siamo visti costretti a dover fronteggiare difficoltà e superare ostacoli apparentemente insormontabili per essere competitivi ai massimi livelli, siamo riusciti a toglierci diverse soddisfazioni grazie ad uno spirito di appartenenza e a un’identità di squadra sempre riconoscibili, in campo e fuori. Oltre alle vittorie quindi, porto via con me anche tutte le sconfitte perché da ognuna di esse, in un modo o nell’altro, ho sempre voluto e sono sempre riuscito a trarre qualcosa di positivo per migliorare.
Ringrazio il Presidente Di Paola, il Segretario Generale Perillo ed il Consiglio tutto per avermi dato l’opportunità di dare un contributo importante alla causa azzurra; così come la mia gratitudine va alle dirigenze precedenti che si sono succedute dal 1998 a oggi e che hanno riposto nel sottoscritto la loro fiducia. In ultimo voglio salutare e ringraziare tutte le persone con cui ho avuto il privilegio e l’onore di confrontarmi quotidianamente negli uffici federali di Viale Tiziano, lavorando spalla a spalla e cercando di mettere sempre al servizio dello sport tutto l’entusiasmo, l’esperienza e le competenze acquisite nel corso della mia carriera”.
Federazione Italiana Sport Equestri - www.fise.it