È di ieri, 10 aprile 2022, la notizia che un ligre è riuscito a fuggire dalla sua gabbia del circo Sandra Orfei, attendato a Pozzallo, Ragusa.
Un ligre è un ibrido tra leone e tigre, due specie che in natura non potrebbero incontrarsi neppure per errore, una delle chimere che alcuni circensi si divertono a creare.
Questo è l’ennesimo evento che conferma come i circhi con animali, oltre a rappresentare un chiaro maltrattamento di numerosi animali costretti a vivere una vita in gabbia e ad esibirsi andando contro la propria natura e per diletto umano, costituiscono un vero e proprio rischio sanitario e per la sicurezza dei cittadini.
Fino a dove si dovrà arrivare prima di considerare questi episodi come un rischio reale e concreto per le persone, a maggior ragione per gli spettatori bambini, e di assurda e retrograda sofferenza degli animali coinvolti? Quando accadrà che questo problema verrà affrontato seriamente a livello politico, e non trattato come fatto di colore sui media locali?
Il circo è quanto di più lontano dal rispetto delle esigenze etologiche degli animali. La loro sofferenza e i rischi che corriamo noi umani, non sono giustificabili dal mero divertimento di quei pochi cittadini italiani ed europei che continuano ad andare al circo con animali.
Sofferenza, incidenti, rischi sanitari e volontà degli italiani – espressa più volte in sondaggi d’opinione – rappresentano un imperativo, un monito al Parlamento e al Governo.
E’ urgente approvare prima possibile la Legge per vietare l’uso degli animali negli spettacoli, come già fatto da tanti altri Paesi in Europa e nel mondo.
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