Con i tradizionali tre colpi di cannone è iniziato, alle 16.00, il Carnevale di Viareggio che quest’anno festeggia i suoi 150 anni. Per ricordare gli esordi della manifestazione, in apertura, ha sfilato per le strade della cittadina toscana in provincia di Lucca, un corteo di carrozze storiche dei Soci del Gruppo Italiano Attacchi con Burlamacco e Ondina, le caratteristiche maschere di Viareggio, in prima fila sul bel Landau di Gino Bonuccelli.
Un grande onore e un grande riconoscimento per il G.I.A. essere presente a rievocare la prima storica edizione del più importante Carnevale italiano, conosciuto in tutto il mondo, risalente al Febbraio 1873. L’invito ci è stato rivolto dalla Fondazione del Carnevale di Viareggio perché, in quel lontano febbraio, tra i giovani “bene” della città nacque l’idea di festeggiare il Carnevale con “una parata che fin da subito assunse carattere di sbeffeggio, in linea con la millenaria tradizione carnascialesca che ha lo scopo di mettere a nudo ed esorcizzare i problemi della società”. E questa parata o sfilata avanzava su ruote…. quelle delle carrozze.
“A quei tempi non si usavano i grandi carri, né le maschere isolate; allora era tutto un baillame di carrozze infioccate e di mascherotti grotteschi dipinti nel viso con l’unto della padella o col bianchetto che soleva darsi alle scarpe di sugatto.” (Lorenzo Viani- Come nasce il Carnevale di Viareggio- da“Nuova Viareggio Ieri”- n.1 febbraio 1992).
E mentre le ruote su cui avanzava la sfilata di Viareggio si modificavano negli anni (da quelle delle carrozze a quelle dei carri e poi ai trattori per arrivare, addirittura, ad utilizzare argani e pulegge) il Carnevale è arrivato a compiere i suoi 150 anni.
Ieri all’apertura di questa storica sfilata si sono contate circa 80.000 persone presenti e si sono applaudite anche le carrozze del Gruppo Italiano Attacchi, presentate da Paola Corsaro ed Emanuela Brumana. Con precisione e tempismo perfetti in mezzo ai carri, alle comparse, ai ballerini, al pubblico, i nostri Soci si sono mossi divenendo simbolo del legame stretto che Viareggio ha mantenuto, attraverso il Carnevale, con la sua tradizione e la sua cultura.
Sono venuti spontanei e calorosi gli applausi del pubblico, per legni storici dai modelli diversificati: quelli “di servizio” con cocchiere come il Landau, la Milord, o la Vittoria, quelli padronali dai Break Wagonette, al Break da caccia, quelli più maneggevoli dalla Tabacchiera al Phaeton fino al raro e regale Duc Vittoria e, tra essi, pezzi firmati da costruttori famosi come Mülbacher, Locati e Torretta, Macchi.
Stupore di fronte all’eleganza dei cilindri e delle livree, dei cappellini e al brillare degli ottoni e sorrisi e foto ai cavalli: lucidi, toelettati, tranquilli, che avanzavano in una vera marea di pubblico, con alle spalle giganteschi carri e musica e balli!!! E, infine, il saluto dei guidatori con la frusta o con il cappello a tutto il pubblico.
Il Gruppo Italiano Attacchi ringrazia la Fondazione del Carnevale di Viareggio e la Presidente Maria Lina Marcucci per l’accoglienza, per lo spazio riservatoci nella trasmissione RAI e nella Cerimonia di Inaugurazione, e ringrazia i Soci presenti: guidatori con i loro groom e passeggeri, addetti a terra e alle fotografie. Grazie, quindi, a Mirko Belli, Michaela Pfutze, Gino Bonuccelli, Thomas Burini, Paola Corsaro, Danilo Curti, Giulio Fenili, Carlo Girivetto, Zoltan Kis, Daniele Maiocchi, Bruno Monero, Davide Rossetti, Francesco Tosi, Giuseppe Usai. E ancora ringrazia La Parte Guelfa di Firenze per la presenza e il supporto fornito.
Non possiamo che unirci all’esclamazione più volte risuonata: «Viva il Carnevale, viva le Carrozze!!».
Di Emanuela Brumana. Foto credits Danilo Curti , Fondazione del Carnevale di Viareggio, Michaela Pfuetze
- 1. Giuseppe Usai sfila davanti al primo carro denominato “Evoluzione della specie”.
- 2. Carnevale 1911 – Carrozze al corso dei Fiori (Viareggio).
- 3. Carrozza in chiave floreale 1911.