L’australiano Boyd Exell ha conquistato la sua decima FEI World Cup™ Driving domenica a Bordeaux ed è la prima volta che un atleta riesce a conquistare titoli a doppia cifra nella prestigiosa serie indoor.
Con il suo team composto dal navigatore Emma Olsson e dal backstepper Hugh Scott-Barrett, Exell è rimasto sempre in testa in questa due giorni di Driving, durante la quale, gli atleti si portavano fino al Round finale di Domenica, tutti i punti di penalizzazione rispetto al primo. Il campione in carica, l’olandese Bram Chardon, era arrivato secondo nella classifica di qualificazione, a pochi secondi dal punteggio totale di Exell, aggiudicandosi così la presenza alla Finale con molte speranze di conquistarla. Otto le tappe di qualificazione disputatesi da Ottobre a Gennaio a Lione, Maastricht, Stoccarda, Stoccolma, Ginevra, Londra, Mechelen, Lipsia.
Per Bram è stato anche un affare di famiglia, perché, alla fine, sul podio si è trovato con suo padre, Ijsbrand Chardon, ex campione anche lui, entrambi a rappresentare l’Olanda, alle spalle di Boyd Exell.
Ancora una volta, gli spalti erano gremiti al Jumping International de Bordeaux, poiché i fan del Driving attendevano con impazienza una resa dei conti tra Boyd Exell e Bram Chardon, con la possibilità che un altro atleta come Ijsbrand potesse fare da jolly e vincere la coppa.
Exell aveva indossato la corona nel 2017 e nel 2018 fino a quando il giovane Chardon non gliela aveva strappata via nel 2019, l’atleta più giovane a vincere la Coppa del Mondo. Boyd Exell se l’era ripresa nel 2020, solo per perderla di nuovo contro Bram nel 2022, creando un’entusiasmante rivalità nel 2023.
UN EMOZIONANTE WEEKEND L’ungherese Gábor Fintha per questo evento aveva progettato un percorso impegnativo adatto alle finali, con un ponte, uno speedbox e due ostacoli fissi. Gli ostacoli fissi presentavano per gli atleti molte scelte rispetto alle traiettorie, a seconda di come volevano giocare i loro punti di forza in base alle predisposizioni dei loro cavalli per la mano destra o sinistra. I coni su ogni ostacolo con una palla appollaiata in cima rendevano facile per i vari team accumulare punti di penalità se per la grande velocità una di quelle palle fosse caduta a terra. Inoltre, i punti di penalità del primo Round di sabato, da regolamento, il concorrente se li portava anche nella alla seconda giornata di domenica.
IL DRIVE OFF Ogni team si trovava a gareggiare la seconda volta, il sabato, sul percorso originale di Fintha. Alla fine i primi tre classificati passavano al Drive off, dove il tempo totale più basso calcolato sull’intero fine settimana avrebbe determinato il vincitore. Il grafico del percorso del Drive off veniva leggermente modificato rispetto al round precedente, con una porta eliminata, al fine di renderlo ancora più veloce e più emozionante sia per gli atleti che per il pubblico.
Primo a scendere in campo nel Drive off, Ijsbrand Chardon, che dimostrava di non aver perso nulla del fuoco che gli aveva fatto vincere i precedenti titoli di Coppa del Mondo, l’ultimo nel 2016. Con Edith Chardon e Chris van Rooij sulla sua carrozza, l’anziano Chardon gridava indicazioni alla sua squadra di quattro lipizzani. Con i 5,19 punti di penalità del sabato e il tempo impiegato nel primo round si presentava al Drive off con un tempo di partenza di 110,48 secondi a cui aggiungere i 4 punti di penalità dell’ultimo percorso, per un totale complessivo che è stato per Ijsbrand di 253,39 secondi.
Quale gradino del podio avrebbe occupato alla fine? Suo figlio Bram Chardon è stato il successivo a scendere nell’arena, insieme ai compagni di squadra Lianne Chardon e Quint van Rijswijk, sicuramente chiedendosi se la distanza davvero minima da Boyd, di soli 1,64 punti del sabato si sarebbe messa tra lui e un altro titolo. Come nel primo round di domenica, Bram accumulava altri 4 punti di penalità, anche se segnava al traguardo un tempo ultra veloce di 107,16 secondi. Con un totale nei due giorni di 243,41 secondi, il suo risultato era sufficiente per superare suo padre e Bram si chiedeva se sarebbe stato sufficiente per battere il suo rivale Boyd? La folla stava già applaudendo all’unisono quando Exell “decollava”, come sempre fresco in superficie, ma sotto quel suo aspetto calmo, senza dubbio, teso per il decimo titolo che tanto voleva portarsi a casa.
La squisita attenzione ai dettagli dell’intero team Exell è stata messa a fuoco quando l’atleta australiano ha affrontato la pista più breve che nei round precedenti: lo si capiva guardando le sue mani che lavoravano sulle intricate redini senza sosta, ma senza posare mai su di esse lo sguardo. Emma Olsson, che si occupa anche dell’addestramento dei cavalli, li ha tenuti esattamente sulla traiettoria desiderata, mentre Hugh Scott-Barrett, monitor dei loro tempi intermedi, si è assicurato che la carrozza non si bloccasse. È stato il terzo round netto del fine settimana per Exell, che ha superato il traguardo Longines in soli 112,29 secondi. Senza punti di penalità a limitarlo, il suo tempo totale segnava di 239,37 secondi di 4 secondi più veloce di quello di Bram, assegnando a lui la decima FEI World Cup™ Driving.
LA FESTA Lo champagne veniva stappato ed inondava la Cerimonia di Premiazione prima che ogni team facesse un giro d’onore e di saluto al pubblico nell’arena. Poi Exell è stato lasciato per un giro in solitaria davanti al pubblico euforico a raccogliere applausi per un’altra meritatissima vittoria. Il quarto posto allo svizzero Jérôme Voutaz. Il belga Dries Degrieck è quinto, seguito dall’olandese Koos de Ronde e dal francese Benjamin Aillaud. La edizione 2022/23 della FEI World Cup™ Driving si chiude, ma per la prossima stagione del Circuito indoor più famoso ed emozionate al mondo già fervono i preparativi!!