Il fascino indiscutibile delle bardature a la « Calesera» è certamente derivato dalla loro originalità, nonché dai colori vivaci, dai suoni, ma soprattutto dal forte legame con la tradizione e con la storia dell’Andalusia evidente anche dagli abbigliamenti tradizionali degli equipaggi.
Ed è questo aspetto che ci ha fatto interrogare sulle origini della Guarniciòn Calesera. Un esperto del settore, Don Francisco Dorantes, proprietario di una notissima Guarnicionería in Siviglia, ci ha inviato uno scritto di notevole interesse proprio sulle origini storiche delle bardature a la «Calesera».
Il nome dei finimenti a la « Calesera» nasce dalla cosiddetta Calesa, una carrozza i cui primi riferimenti risalgono all’anno 1723. Queste carrozze servivano per il trasporto di persone in città, proprio come le carrozze di servizio, e nel 1848 si contavano ben 53 carrozze di questo tipo iscritte al censimento di Madrid come carrozze a noleggio per brevi percorsi in città.
Il nome dei finimenti a la « Calesera» nasce dalla cosiddetta Calesa, una carrozza i cui primi riferimenti risalgono all’anno 1723. Queste carrozze servivano per il trasporto di persone in città, proprio come le carrozze di servizio, e nel 1848 si contavano ben 53 carrozze di questo tipo iscritte al censimento di Madrid come carrozze a noleggio per brevi percorsi in città.
UN PO’ DI STORIA
La Calesa si diffuse in tutta la regione dell’Andalusia nel XIX secolo, quando il suo uso era destinato sia all’agricoltura e al trasporto di merci che provenivano dalle campagne, sia all’industria, nonché al trasporto di persone e all’uso quotidiano. Successivamente venne usata anche dagli eserciti spagnoli per trasportare le carrozze militari. I particolari finimenti utilizzati erano per i muli poiché la calesa era inizialmente attaccata a muli, ma, con il passare del tempo. Cominciarono ad essere attaccati i anche icavalli e, quindi, le bardature variarono nella lavorazione di alcune parti, proprio a causa della diversa struttura degli animali.
L’importanza, che sempre più questi finimenti assumono in Andalusia, è confermata dalla visita che la regina di Spagna Isabella II fece a Siviglia nell’anno 1862, quando il Comune di Siviglia ebbe l’onore di donarle proprio una bardatura Calesera. Si trattava di un finimento in vernice nera, cucito con filo di seta gialla, decorato a motivi floreali in tutte le sue parti, con fibbie in argento e nappine in seta naturale.
Era qualcosa di fuori dal comune nella sua idiosincrasia, basata solo su fantasia, ma era davvero spettacolare, come doveva essere un dono per la regina di Spagna. E’ questo è il momento in cui si definiscono i criteri per la progettazione e la realizzazione del tipo di Guarniciòn Calesera. Questa particolare bardatura donata nel 1862 alla regina Isabella II, attualmente, si trova conservata nelle scuderie reali del Palazzo Reale di Madrid.
NELLE FIERE E NEI CONCORSI
Oggigiorno possiamo vedere questo tipo di bardatura nelle fiere andaluse e persino nelle competizioni internazionali, utilizzata con diverse modalità di attacco, anche se viene maggiormente usata quando i cavalli sono attaccati in potencia o media potencia.
Caratteristica è la passamaneria ricamata alla quale per la testiera e la coda vengono aggiunte vivaci nappine colorate di lana o seta e nastri.
La differenza più significativa nei finimenti utilizzati nelle diverse modalità si riscontra in quello per l’attacco singolo o limonera, perché il finimento comprende anche un sellino che nelle altre modalità di attacco è un pezzo che non esiste.
Quando la Guarniciòn Calesera viene usata nelle Fiere e nei Concorsi, come segno distintivo di gala, gli si da’ più colore ed anche i sonagli sono appoggiati su da pelo di tasso,il che aggiunge lusso ed arte a tutta la bardatura. Lo stesso vale per le passamanerie ricamate che sono appunto destinate alle occasioni speciali.
ALCUNE PARTI SPECIFICHE
“Borlajes” e “Atacolas” sono i caratteristici pon pon di lana o seta, che ornano la testiera, la coda del cavallo o del mulo ed anche il sellino nell’attacco singolo.
Nel tronco e nella potencia le notiamo sulle “Horcates” (collane tipiche della Guarniciòn Calesera). Tutti i cavalli sono addobbati con i catteristici “Cascabeles” sonagli dal suono argentino, solitamente dorati o argentati, Sono posizionati a due cascate sulla nuca “Collar de cascabeles” e sulla groppa “lomera de cascabeles” per i cavalli al timone.
Da notare che nella Guarniciòn Calesera i finimenti sono preferibilmente in cuoio nero per i muli da lavoro, in cuoio naturale in tonalità nocciola per i cavalli di temperamento e qualità o per Concorsi e le occasioni speciali. La volata è unita al timone tramite un cordone in canapa intrecciata rivestito in cuoio.
Testo e foto di Don Francisco Dorantes
- Tresillo (Unicorno) bardato a
la Calesera guidato da Lourdes
Domecq Bohόrquez - La Calesa – antico dipinto
- Calese trainate dai muli per
trasporto botti (foto storica) - Testiera della Guarniciòn
donata alla Regina Isabella II
ricamata e decorata con borlajes - Capuchina ricamata con
filo di seta gialla della stessa
Guarniciòn - Limonera bardata a la calesera
con il caratteristico sellino - Attacco in potencia di muli con
finimento Calesera - Borlajes e Atacolas
(manifattura Dorantes) - Guarnicion a la Calesera
ornata con pelo di tasso
(manifattura Dorantes)