All’inizio dell’autunno si disputerà a Roma, ai Pratoni del Vivaro, il Campionato del Mondo di Tiro a Quattro. Abbiamo chiesto a Luca Cassottana, che si sta preparando per questa importante scadenza, di raccontarci il suo percorso di preparazione e come ha programmato la sua stagione di gare per raggiungere questo traguardo.
Lo sport degli attacchi ha mille sfaccettature e un driver alle prime armi, normalmente, inizia guidando un singolo. L’evoluzione dell’atleta con il lavoro, l’esperienza e il perfezionamento della tecnica può anche evolversi fino a portarlo a cimentarsi con attacchi multipli per arrivare al massimo concesso in competizione, cioè presentarsi alla guida di un tiro a quattro. La mia evoluzione come driver si può riassumere così. Non è stato un percorso programmato, sebbene il tiro a quattro fosse sempre stato un sogno nel cassetto non semplice da realizzare, piuttosto una combinazione di situazioni che mi ha permesso di ritrovarmi proprietario di questi cinque morelli molto bravi e disponibili: Ivar, KWPN di 9 anni, Sandro Boy, KWPN di 11 anni, Kassandro ,KWPN di 7 anni, Lady Killer, KWPN di 6 anni e, infine, Timor KWPN di 12 anni.
All’inizio del 2021 ho capito che potevo provarci e, con l’aiuto del mio trainer olandese, il campione di Tiro a quattro Bram Chardon, ho cominciato a lavorare con metodo per perfezionare questo mio team. Gli esperimenti sono stati tanti e le combinazioni molteplici. I cavalli all’inizio si devono lavorare singolarmente per sistemare le flessioni, la posizione e le andature. In un secondo tempo vanno lavorati in pariglia per poter affiatare i cavalli timonieri e quelli di volata anche se, a volte, in allenamento è consigliabile cambiare l’abbinamento delle pariglie, perché la combinazione del tiro a quattro non è detto che sia ottimale in pariglia. Un lavoro lungo, che ha richiesto pazienza, sensibilità, non sempre lineare, con momenti di grande soddisfazione ma anche qualche dubbio. Ed ora posso dedicarmi ad un allenamento più metodico finalizzato ad affrontare le gare. L’allenamento che faccio con i miei cavalli, sia come tempo che come modalità, è variegato durante la settimana. Due giorni a settimana lavoro sul testo di Dressage, una volta alla settimana mi dedico alla Maratona, due volte mi esercito nella Prova Coni, una volta singolarmente, poi in pariglia o, se ce ne fosse bisogno, esco in passeggiata.
Il training sul Dressage lo effettuo nell’arena, simulando parti interrotte del testo che dovremo eseguire in campo, non in maniera consecutiva e in ripetizione, finché non riesco ad effettuarle nel miglior modo possibile. Devo prestare molta attenzione a vari aspetti nell’esecuzione delle figure: le transizioni, la precisione delle figure stesse, il ritmo e la posizione dei cavalli. Il lavoro per la Maratona consiste nella simulazione di un percorso dentro un ostacolo ad una velocità ridotta, questo per curare la flessione nelle volte e non fare agitare i cavalli in una prova, in cui in gara sono chiamati a dare tutto. Impostando il lavoro in questo modo, i cavalli si distendono e acquistano fluidità, che è la cosa più importante, anche più della velocità all’interno di un ostacolo. Allenarsi per la prova coni consiste, innanzitutto, nella preparazione di un percorso che richiede molta tecnica e abilità da parte del driver e un grande feeling con il team.
Il percorso va studiato nei dettagli, va affrontato prima ad una velocità moderata, curando la precisione, la traiettoria e le girate, che devono essere sempre più strette per recuperare metri, e poi con velocità più elevate per lavorare sul tempo. Questo tipo di allenamento mi ha permesso, ad oggi, di avere un team di cavalli sereni e non stressati e ha consentito a me un lavoro costante, metodico sulle varie prove di un completo. Il nostro focus per quest’anno sarebbe il Campionato del Mondo a Roma. Un sogno incredibile enfatizzato dal fatto di poter partecipare in patria. Dobbiamo lavorare per qualificarci e poter fare una figura onorevole e ci stiamo impegnando con tutti i mezzi possibili per raggiungere l’obbiettivo. Con il mio team, che comprende i due groom, Saverio Alazzonati e Davide Ollearo che lavorano con me e con i cavalli quotidianamente, affronteremo il percorso di qualificazione, che nel programma prevede la partecipazione a una serie di Completi, che diventeranno qualificanti se almeno in due otterremo in Dressage un punteggio non superiore a 65, ovviamente portando a termine le prove di Maratona e Coni.
A partire da marzo mi aspettano questi impegni:22/25 Marzo a Exloo in Olanda, 23 Aprile a Padova in Italia,18 maggio all’ Internazionale ai Pratoni del Vivaro, 16 di Giugno ad Altenfelden in Austria, 24 di Luglio a Beekberghen in Olanda, 27 di Agosto a un completo in Italia che non è ancora stato assegnato. Una stagione davvero impegnativa che dovrebbe, e vogliamo crederci, concludersi con la partecipazione a fine settembre al Campionato del Mondo ai Pratoni del Vivaro.
FEI WORLD CHAMPIONSHIPS 2022 IN EVENTING AND DRIVING 2022
Dopo 24 lunghi anni, Roma ritorna ad essere ‘Caput Mundi’ degli Sport Equestri con l’organizzazione del FEI World Championships in Eventing and Driving. I Pratoni del Vivaro già sede dei giochi Olimpici di Roma nel 1960, ospiteranno nel settembre 2022 il Campionato del Mondo di Tiro a 4. Questa splendida location, che si trova a 35 chilometri a sud di Roma, non è la prima volta che ospita competizioni equestri di livello internazionale. E’ stata già sede dei FEI World Equestrian Games™ del 1998 ed ha ospitato nel 2006 e nel 2010 il Campionato del Mondo di Singoli. L’evento avrà luogo dal 21 al 25 settembre e da mesi è già attivo il sito dedicato https://pratoni2022.it/
Testo e Foto di Luca Cassottana