Agli Eporediesi mancava la festa di San Savino e, quindi, nonostante tutte le difficoltà burocratiche e le disposizioni a cui ottemperare sia per la sicurezza, ma anche e soprattutto per la pandemia, l’Associazione Eporedia 2004 è riuscita ad organizzare la “Patronale” con tutte le caratteristiche ormai conosciute e riconosciute in tutta Italia.

Il 7 luglio, giorno del Santo Patron, ha avuto luogo la Processione con le reliquie di San Savino che, come da tradizione, sono state trasportate sullo splendido Landau Bateaux di Giovanni Gianotti ed accompagnate dai Priori e dalle Autorità cittadine. La grande Sfilata di Carrozze ha attraversato le vie di Ivrea nella serata di sabato 10 ed ha visto la partecipazione di 40 attacchi, molti bei legni presentati da driver canavesani e da amici driver provenienti anche dalla vicina Lombardia. Il pubblico presente, valutato dagli steward in circa 3500 unità, ha molto apprezzato le carrozze storiche descritte dallo speaker come il Dog Cart di produzione francese condotto da Francesco Manzone, il Landau di Giovanni Gianotti, e due splendidi legni firmati Cesare Sala, un Landau e un Break presentati dal team Ciapparella.
Alla guida di Roberto Viretto un altro Landau di meta’ 800, mentre a Marco Borra il piacere di condurre un Break sempre dell’800. Una elegante Maria Grazia Lucchetti si presenta in singolo attaccato a un Rally car, mentre Dario Bagnod e Cristina Ponsetto sfilano rispettivamente con due differenti Milord, a testimoniare che le carrozze d’epoca erano modelli unici “su misura”, ordinati e realizzati secondo il gusto e del costruttore e le indicazioni dei clienti. Applausi calorosi anche a carrozze di minor pregio, essendo repliche, ma che nell’insieme hanno contribuito a portare in scena uno spettacolo suggestivo e difficilmente replicabile in altri luoghi.
Da rimarcare come sempre la presenza imponente dell’Omnibus di Adamo Martin che ha presentato il viaggio in omnibus da Ivrea a Roppolo, che sarà organizzato a breve con il benestare del Comune di Ivrea, che ha molto apprezzato l’iniziativa. Domenica 10 luglio si sono chiusi i festeggiamenti con la secolare Fiera dei Cavalli, seppure in tono minore. Sono stati presentati al giudizio morfologico 54 esemplari di cavalli e pony di diverse razze: dai pony shetland ed hackney ai maestosi gelder KWPN e frisoni KFPS, ai Barok Pinto, ai cavalli americani, infine i trotter, i P.R.E. fino agli agricoli TPR. Punta di forza della fiera equina di Ivrea è la presentazione dei cavalli da carrozza in coppia alle redini lunghe “spettacolo nello spettacolo”.
In alto foto del 1972 e in basso foto del 2021 presentati da M.Borra e M.Vittonatti
Come sempre assegnati molti Trofei offerti dalle famiglie Eporediesi fra i quali il più ambito è il Best in Show assegnato dai giudici al frisone KFPS di Maurizio Paonessa. Novità della Fiera 2021 l’assegnazione di un nuovo trofeo: il Best in Web. Il pubblico, da casa, ha potuto esprimere la propria preferenza per l’esemplare migliore attraverso il WEB votando sulla pagina Fb di San Savino, le foto postate di tutti i cavalli presentati ed il più votato è stato il puledro frisone dell’Arca di Noah presentato da Eric Varetto. Al termine si è voluto tornare al passato presentando alla mano 4 cavalli in linea in memoria degli storici “cavallanti” di Ivrea, che portavano alla Fiera di San Savino le “quadriglie”, che avrebbero poi (forse) partecipato al successivo Carnevale.
Questa presentazione è stata pensata e realizzata da Marco Borra e Matteo Vittonatti, al termine ringraziati da Domenico Moia e Giovanni Gianotti storici cavallanti, che di quei momenti erano stati protagonisti. L’Associazione Eporedia 2004, che ha organizzato la manifestazione vuole ringraziare il Gruppo Italiano Attacchi che, come sempre, è stato presente alla Fiera, ma soprattutto, attraverso il Notiziario, vuole ringraziare tutti i Soci del GIA, sia quelli che hanno partecipato direttamente presentando le loro carrozze od i loro cavalli, ma anche quelli che hanno voluto esserci per godersi un momento di amicizia e di passione.
Di Massimo Nicolotti. Foto credits: Massimo Nicolotti, Giovanni Vitale