Come in un dipinto di costume datato metà dell’Ottocento o primi del Novecento, nella cornice unica della Reggia di Venaria, si sono riadunate 28 carrozze tradizionali con equipaggi adeguatamente abbigliati secondo lo stile dell’epoca, provenienti dalla Svizzera, dalla Germania e dalla Spagna, oltre che da vari luoghi d’Italia.
Di queste carrozze due attaccate a Pony, una in singolo e l’altra in pariglia. Per quanto riguarda i cavalli, avevamo 12 singoli (uno dei quali era un cavallo da tiro pesante), 8 pariglie, con la particolarità di averne una à la Demi D’Aumont, attacco che prende il nome dal Duca di Francia D’Aumont, che amava questa bardatura. Questo modo di attaccare è di origine militare e molto utilizzato anche nei postali, entrambi gli usi sono dovuti allo stesso motivo: la velocità di sganciare e riattaccare i cavalli, nel primo caso a pezzi di artiglieria da utilizzare sul fronte e, nel secondo, per il cambio di cavalli nei lunghi viaggi.
E ancora un attacco all’eveque o Potencia (3 cavalli in parallelo) e 5 Tiri a quattro, una à la Calesera ornato di nappe (attacco tipico dell’epoca nella regione della Baja spagnola dell’Andalusia).
Questi tre attacchi, brevemente descritti, hanno dato un particolare valore aggiunto al Concorso e hanno rappresentato anche una diversificazione fra gli attacchi in base alla provenienza, se ciò fosse ancora possibile a un Concorso che è già alla sua 8a edizione.
L’accoglienza da parte dell’organizzazione e l’attenzione ricevuta è stato il comune denominatore di tutto il Concorso, dal giorno precedente l’inizio dell’evento, fino al successivo e al definitivo addio… anzi, arrivederci.
Lo staff tecnico era composto da Carlo Girivetto (Italia) in qualità di Delegato Tecnico, Enzo Calvi (Italia), il nostro Presidente di Giuria, i membri Richard Lanni (Scozia) e il sottoscritto, Enrique Morán Duran, dalla Spagna. Come dicevo, sabato 17 giugno, alle ore 11:00, nella riunione tecnica tra i partecipanti al Concorso e gli addetti e i responsabili, questo quadro di costume ha cominciato ad essere approntato per poter comparire sulla “tela italiana” della Venaria. Ma solo alle 14:00, quando il pennello è stato davvero impregnato nei colori delle tavolozze dei proprietari degli attacchi, grazie alla preziosa collaborazione di tutti i professionisti che hanno svolto il loro lavoro, è risultato chiaro che sarebbe stata perfetta quest’opera d’arte vivente, che ha cominciato a essere dipinta con la prima prova, la Presentazione.
E conclusa la Presentazione, una bellissima passeggiata per la ricognizione del percorso e dei Passaggi Controllati sia per i Giudici che per i concorrenti all’interno del Parco Reale de la Mandria; area naturale, la più grande riserva UNESCO in Europa.
A seguire la Cena di Gala del Concorso nello stesso albergo dove alloggiavamo con il comfort che questo garantisce a tutti i soggetti coinvolti.
Domenica 18 alle ore 9:00 il quadro è diventato un film grazie a tutto il movimento intorno alla Reggia e all’interno del suddetto Parco, per svolgere la seconda prova, il Percorso di Campagna.
La terza e ultima prova, quella di Maneggevolezza, è iniziata alle 14:30 di domenica 18, e si è dovuta interrompere per circa 20 minuti. per un fortissimo temporale e, poi, è stata saggiamente ripresa dal Presidente di giuria, modificando l’ordine di partenza e dando accesso ai partecipanti così come erano o stavano arrivando alla prova; vale la pena ricordare che i due team che erano già in campo, quindi, i primi a riprenderla sono stati proprio gli spagnoli.
Questo inconveniente, dovuto al maltempo, ha offuscato un poco quel dipinto, quell’opera d’arte disegnata nei giardini del Palazzo Reale, ma, grazie a Dio, è stato breve, tanto che è rimasto solo un intermezzo e il Concorso è tornato ad assumere il suo splendore, chiudendosi con un lieto fine e la Consegna dei Trofei all’interno della splendida Sala di Diana della Reggia.
Poiché non può essere altrimenti, vorrei ringraziare tutti i partecipanti per la loro disponibilità e attenzione nella Presentazione, che considero migliorata rispetto allo scorso anno, quando ho avuto ancora l’onore di essere invitato come giudice a questo Concorso senza pari. Complimenti agli organizzatori, perché grazie a loro e ai partecipanti possiamo aver avuto il piacere di incontrare tanti appassionati di attacchi e, ovviamente, i vincitori che elencherò per categoria e modalità: fra i Pony Singoli Antonio Mottin (ITA), fra i Pony Pariglie: Fabrizio Bagnis (ITA) e nella categoria Tiro Pesante Singolo Ramona Bigatto (ITA).
Tra i 12 cavalli in Singolo si impone Paolo Fornara (D), mentre fra le Pariglie a vincere è Bruno Monero (ITA). Premio di Categoria per attacco all’Eveque Jacinto Planas Ros (ES) e fra i Team a 4 vincitore è risultato José Borrego Hernández (ES).
Per quanto riguarda i premi più ambiti, i Trofei, la partecipazione spagnola si distingue. Infatti, alla Spagna è andato il Trofeo ANCEE per il miglior cavallo spagnolo, nello specifico assegnato a Jacinto Planas Ros. Il Trofeo BEST IN SHOW, per il miglior punteggio nella Prova di Presentazione è stato vinto da José Borrego Hernández con solo 2 penalita’, infine si è aggiudicato il Trofeo LA VENARIA REALE con il miglior punteggio assoluto del Concorso ancora Jacinto Planas Ros, seguito da José Borrego Hernández e, quindi, conseguentemente entrambi i due partecipanti spagnoli hanno conquistato il Trofeo AIAT delle Nazioni che quest’anno è stato assegnato alla Spagna.
Prima di accommiatarmi, vorrei fare una precisazione: il “borlaje” (questo è il nome dato agli ornamenti costituiti da nappe e nastri che compongono la decorazione del passamaneria della calesera, l’attacco guidato dal Sig. José Borrego Hernández) è un elemento costituito da tessuti molto delicati (lana e/o seta), tinto con colori che risentono notevolmente dell’azione dell’acqua, e soprattutto della pioggia non “pura”. Ebbene, questo partecipante, autorizzato dal proprietario del suo attacco, Julio Revilla, sempre presente, ha sopportato stoicamente l’acquazzone verificatosi, durante la Prova di Maneggevolezza, assumendosi il rischio di danneggiare un elemento così importante e delicato sia per il vantaggio di farsi applaudire, ma anche per un riconoscimento al Concorso; ed è stato il primo a riprendere il test dopo la sua sospensione temporanea.
Penso che sia un gesto che merita plauso e che dovrebbe essere tenuto in considerazione E, naturalmente, ringrazio il Gruppo Italiano Attacchi, il suo presidente, Emanuela, che mi ha conferito l’onore dalla nomina a giudice di questo concorso, ed Enzo per l’attenzione ricevuta e per l’occasione di stare con gli amici italiani; e grazie anche per questo spazio per esprimere la mia umile percezione e il mio commento riguardo ai giorni indimenticabili vissuti insieme. Infine ringrazio i colleghi, il delegato tecnico e tutti gli assistenti e collaboratori che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito allo sviluppo e allo splendore di questo carismatico e già affermato VIII CIAT AIAT “LA VENARIA REALE”.
Di Enrique Moran Duran, Real Club de Enganches de Andalusia. Photo credits Dario Mastria, Enzo Nicolino e Giovanni Vitale
- Lo splendido scenario della Reggia e dei giardini alti per Antonio Mottin (ITA) con Dottorina e pony Haflinger
- Christoph Holenstein (CH) con pariglia e Break da caccia di inizio 900 saluta il pubblico a conclusione della Presentazione
- Debutto per Roberto Mus (ITA) in un Concorso Internazionale: si presenta con Charrette di fine 800 e singolo Frisone
- Bruno Monero(ITA) con Duc di meta’ 800, vincitore nella Categoria Pariglie.
- Igino Soldi( ITA) con Dos a Dos di Orsaniga durante la Routier.
- Paolo Fornara (D) vincitore nella Categoria Singoli, con un rarissimo Grasvenor Phaeton
- Giuseppe Usai (ITA)con attacco a la demi-Daumont e Duc Vittoria di Macchi (VA)
- La bardatura a la calesera del tiro a 4 di Pepe Borrego Hernandez (ESP)