Il coaching è intriso di tradizione. Dopo quattro anni di interminabile attesa, gli attacchi presentati da guidatori olandesi, belgi, americani, britannici e svizzeri si sono radunati a Diepenheim, nel profondo dei Paesi Bassi.
Al Private Driving Club, un raduno di coach segue un programma preciso. Il venerdì pomeriggio si apre con un evento culturale. Serve un luogo eccezionale per dare il via a un evento così prestigioso. Che dire del castello di Twickel, abitato ancor oggi da un membro della famiglia, con giardini ispirati a diversi stili, iniziato nel 1653 come uno dei primi giardini di piacere nei Paesi Bassi, ampliato in stili diversi fino ad oggi, completo di aranceto e ortaggi da giardino. Le scuderie, la rimessa delle carrozze e i box, esattamente come erano alla fine dell’800, sono raramente aperte. In questa occasione i membri del Private Driving Club e i loro ospiti possono ammirare la carrozza più antica dei Paesi Bassi, la “Statieberline” della contessa di Wassenaar, restaurata con cura dall’olandese Stichting Hippomobiel Erfgoed. C’è di più, una Calèche di Binder, un Coupé di Robinson & Crook, un Hunting Phaeton, un Tonneau, un Duc, un Derby cart, un Omnibus, un Break di Kühlstein, un Manchester Cart, molti di questi nelle loro condizioni originali e nella loro raffinatezza. Quasi dimenticavo, una Troika, completa di carrozza e finimenti Drosky. La giornata continua felicemente fino a sera con un Barbecue, al castello di Weldam, dove siamo ospiti di Charlotte, contessa di Solms-Sonnewalde.
Una spettacolare tenda è allestita in un prato davanti al castello. Hans Winter, famoso chef olandese, tiene banco e dirige un team di cuochi, sommelier e camerieri, con un occhio infallibile per i dettagli,. Hans sa soddisfare le aspettative gastronomiche di un pubblico esigente, di dieci nazionalità diverse, con la sua selezione di piatti e vini in questa cornice da favola. Hans e il suo team continueranno il loro servizio sabato e domenica. Le scuderie temporanee attendono i loro ospiti equini a Gelselaar. Finalmente una soluzione comoda per i cavalli quando il sole splende feroce come oggi: installando una tenda in alto, sopra il tetto dei box, che consente un buon flusso d’aria, ecco box freschi e invitanti, una scelta che vedo per la prima volta.
Sabato, sveglia alle sei del mattino, tanto lavoro da fare perché undici attacchi siano pronti alle dieci, quando la carrozza del Presidente lascia le scuderie temporanee per farsi strada attraverso il variegato e incantevole paesaggio del Twente e dell’Achterhoek. Il “team di casa” olandese fa uscire due Private Coach e due Park Drag. Per non essere da meno, quattro guidatori americani hanno attraversato l’Atlantico e presentano i loro attacchi con carrozze messe a disposizione dai colleghi e cavalli di scuderie commerciali. Una signora alle redini lunghe ha sfidato le onde della Manica accompagnata da tutta una serie di guidatori e ospiti britannici. La Brexit ha trasformato il passaggio con i cavalli in un calvario. Un belga, un anglo-belga e uno svizzero fanno il resto. Il guidatore olandese Gerwin Knippenborg, sempre assistito dalla moglie e dai figli gemelli, gioca una partita in casa. Le stradine, i sentieri, i boschi e i borghi di oggi sono il suo ambiente quotidiano.
Ha disegnato un percorso molto vario con bei castelli, un antico mulino ad acqua, boschi e prati, insomma un capolavoro di pianificazione. Gerwin attacca un team misto di cavalli Groninger e Welsh Cobs con un Park Drag senza codone di eleganza italiana, firmato da Cesare Sala di Milano. Quattro eleganti signori sono impegnati tutto il fine settimana, a girare filmati dai sedili posteriore di un’auto scoperta, a far volare un drone davanti e sopra le carrozze, a intervistare guidatori, groom, ospiti. “Un po’ di pazienza amico mio, dice Guy Marconier, tra qualche mese sarà pronto il nostro film intitolato “Coaching”. La troupe cinematografica già al Royal Windsor Horse Show, alla Royal Agricultural Winter Fair di Toronto, alle corse di cavalli di Baden- Baden sarà in ottobre nel Berkshires- Massachusetts. “Vogliamo mostrare che cosa sia il Coaching, le tradizioni, lo sforzo necessario e come sia ancora attuale oggi”, aggiunge Guy. Leggi The Carriage Journal e sarai il primo informato sull’uscita del film. Il Private Coach denominato “L’Eclipse”, di Guiet & Cie di Parigi, un tempo sulla strada tra Trouville e Cabourg, compie oggi il suo viaggio inaugurale, dopo un attento restauro. Acquistato alla vendita della collezione Becker in Belgio dal guidatore e collezionista americano Allan Tucci, è attaccato a un team di cavalli KWPN locali, abituati alle competizioni sportive, che impara a gestire un carico di due tonnellate e mezzo.
Tanto movimento davanti al Park Drag di Peters & Son di Londra di Marco Looije. Quattro cavalli grigi KWPN sono felici di essere in strada e lavorare sotto l’occhio benevolo di Annemiek Looije e al freno Brian Vader. Giusto in tempo entriamo in una stradina ombreggiata con vista finale sul risplendente Manor Het Nijenhuis. Gli attacchi si allineano all’ombra su ciascun lato della via. Le attrezzature per il picnic vengono scaricate e montate. I bauli posteriori, con le loro ghiacciaie rivestite di zinco, vengono aperti, piatti colorati e di buon gusto si contendono l’attenzione. Il tradizionale picnic del pranzo del sabato va a gonfie vele. E’ il momento di socializzare, essenziale in un incontro di coach: girovagare, chiacchierare e conoscersi. Un guidatore o uno groom esperto sarà sempre a cassetta, in quanto i cavalli non si sganciano, ma si godono un riposo, uno spray rinfrescante e un secchio d’acqua. Viene dato un segnale discreto per prepararsi a ripartire e il presidente Fred Hollaender prende il comando per la parte pomeridiana del percorso. Quattro KWPN bai attaccati al Private Coach “Orange” di Holland & Holland di Londra. Al freno oggi è Melissa Warner e poi tutta una schiera di ospiti, abiti colorati e cappelli. La Verkehrshaus der Schweiz, il Museo del Traffico, a Lucerna, ha messo a disposizione del collezionista svizzero Franz Knusel un Road Coach della sua collezione. “Ho più di cento carrozze nella mia collezione ma nessun coach” confida. Fortunatamente il Museo Verkehrshaus comprende l’importanza di mantenere e mettere in strada una carrozza, piuttosto che tenerla a raccogliere polvere. Ecco il Road Coach di Kellner di Parigi nella sua vernice originale giallo scuro e nero come quando era in servizio a Thun, nell’Oberland bernese, presso la Federal Military School. Oggi è nelle abili mani del guidatore professionista Daniel Würgler attaccato a quattro grigi, Swiss Cobs e Kladruber.
Ha disegnato un percorso molto vario con bei castelli, un antico mulino ad acqua, boschi e prati, insomma un capolavoro di pianificazione. Gerwin attacca un team misto di cavalli Groninger e Welsh Cobs con un Park Drag senza codone di eleganza italiana, firmato da Cesare Sala di Milano. Quattro eleganti signori sono impegnati tutto il fine settimana, a girare filmati dai sedili posteriore di un’auto scoperta, a far volare un drone davanti e sopra le carrozze, a intervistare guidatori, groom, ospiti. “Un po’ di pazienza amico mio, dice Guy Marconier, tra qualche mese sarà pronto il nostro film intitolato “Coaching”. La troupe cinematografica già al Royal Windsor Horse Show, alla Royal Agricultural Winter Fair di Toronto, alle corse di cavalli di Baden- Baden sarà in ottobre nel Berkshires- Massachusetts. “Vogliamo mostrare che cosa sia il Coaching, le tradizioni, lo sforzo necessario e come sia ancora attuale oggi”, aggiunge Guy. Leggi The Carriage Journal e sarai il primo informato sull’uscita del film. Il Private Coach denominato “L’Eclipse”, di Guiet & Cie di Parigi, un tempo sulla strada tra Trouville e Cabourg, compie oggi il suo viaggio inaugurale, dopo un attento restauro. Acquistato alla vendita della collezione Becker in Belgio dal guidatore e collezionista americano Allan Tucci, è attaccato a un team di cavalli KWPN locali, abituati alle competizioni sportive, che impara a gestire un carico di due tonnellate e mezzo.
Tanto movimento davanti al Park Drag di Peters & Son di Londra di Marco Looije. Quattro cavalli grigi KWPN sono felici di essere in strada e lavorare sotto l’occhio benevolo di Annemiek Looije e al freno Brian Vader. Giusto in tempo entriamo in una stradina ombreggiata con vista finale sul risplendente Manor Het Nijenhuis. Gli attacchi si allineano all’ombra su ciascun lato della via. Le attrezzature per il picnic vengono scaricate e montate. I bauli posteriori, con le loro ghiacciaie rivestite di zinco, vengono aperti, piatti colorati e di buon gusto si contendono l’attenzione. Il tradizionale picnic del pranzo del sabato va a gonfie vele. E’ il momento di socializzare, essenziale in un incontro di coach: girovagare, chiacchierare e conoscersi. Un guidatore o uno groom esperto sarà sempre a cassetta, in quanto i cavalli non si sganciano, ma si godono un riposo, uno spray rinfrescante e un secchio d’acqua. Viene dato un segnale discreto per prepararsi a ripartire e il presidente Fred Hollaender prende il comando per la parte pomeridiana del percorso. Quattro KWPN bai attaccati al Private Coach “Orange” di Holland & Holland di Londra. Al freno oggi è Melissa Warner e poi tutta una schiera di ospiti, abiti colorati e cappelli. La Verkehrshaus der Schweiz, il Museo del Traffico, a Lucerna, ha messo a disposizione del collezionista svizzero Franz Knusel un Road Coach della sua collezione. “Ho più di cento carrozze nella mia collezione ma nessun coach” confida. Fortunatamente il Museo Verkehrshaus comprende l’importanza di mantenere e mettere in strada una carrozza, piuttosto che tenerla a raccogliere polvere. Ecco il Road Coach di Kellner di Parigi nella sua vernice originale giallo scuro e nero come quando era in servizio a Thun, nell’Oberland bernese, presso la Federal Military School. Oggi è nelle abili mani del guidatore professionista Daniel Würgler attaccato a quattro grigi, Swiss Cobs e Kladruber.
Cavalli esperti e ben addestrati che d’estate passano regolarmente il Passo del San Gottardo nel tragitto da Andermatt ad Airolo. Paul De Meuter ed Eric Oltmans presentano il loro colorato Park Drag di Cook & Holdway di Londra con quattro cavalli PRE grigi. Il team di KWPN bai di Gerard van den Herik aveva viaggiato in queste ultime due stagioni sulla strada tra Amsterdam e Parigi. Oggi la famiglia e gli amici godono del comfort del Private Coach di Brewster di New York. John Macadam introdusse nel 1816 un nuovo rivoluzionario sistema di costruzione di strade. Prima, le strade erano piene di buche, solchi e allagate. Il Macadam utilizzò pietrisco mescolato con ghiaia su una solida base di grandi pietre. Una curvatura, che rendeva la strada leggermente convessa, assicurava un rapido drenaggio dell’acqua piovana. Su una carreggiata di ciottoli posati sulla sabbia, un coach da 2,5 tonnellate con ruote di ferro può fare molti danni. È quello che è successo alla strada che porta a un romantico ponte di legno davanti alla ruota del mulino di Watermill Den Haller.
L’antico mulino ad acqua è diventato un pub, guidatori, groom e ospiti si godono una bibita rinfrescante all’ombra accanto al mulino. Al momento della partenza, le ruote del Coach hanno creato danni sulla carreggiata, affondando di un pollice o due in un misto di sabbia e ciottoli. Una sorridente padrona di casa ci fa segno di uscirne. “Questo è un problema da risolvere lunedì” le sento dire. “Godetevi la passeggiata”. Cor van Zadelhoff, fondatore e proprietario della Stalhouderij, la scuderia di livrea, che porta il suo nome, è venuto a dare un’occhiata. Quattro dei suoi amati cavalli frisoni sono attaccati a un Private Drag di Shanks di Londra e sono affidati oggi a John Hunt che è volato con la moglie Penny per prendere parte a “qualcosa che non abbiamo negli Stati Uniti, una passeggiata in carrozza attraverso questa meravigliosa campagna che si snoda fra una serie di manieri e castelli”. Un weekend senza preoccupazioni: il capo cocchiere Frank Weij e il suo staff professionale sono dietro e mantengono un occhio vigile. John e Pebs Brown, sono a bordo. John conosce bene questi cavalli; li ha guidati in altre occasioni. “Fate largo”, segnala Richard O’Donnell, forse il più rinomato “tootler” americano, suonatore di corno, esegue un repertorio molto vario dal sedile posteriore.
Per molti anni Richi ha fatto la guardia al Nimrod di John Seabrook. Ha suonato per noi venerdì sera la sua composizione “The Seabrook Theme”. Sabato sera, altra favola a lume di candela, sotto la tenda davanti al castello di Weldam, una cena di gala, di altissimo livello gastronomico, permette a guidatori e ospiti di continuare le loro conversazioni. C’è molto da condividere dopo un’interruzione di quattro anni. L’annuale trofeo del Private Driving Club va a una personalità che ha segnato il mondo della guida. Liesbeth, la contessa di Castell-Rüdenhausen-Lotgering consegna il trofeo di quest’anno a Erik Eshuis, che può guardare indietro ai cinquant’anni di insegnamento di guida tradizionale con un occhio di riguardo alla cultura, allo stile e all’eleganza; ha giudicato in molti eventi, una volta addirittura ha corretto il principe Filippo, duca di Edimburgo su una piccola questione durante la sua Prova di Presentazione. Un cielo azzurro e un sole caldo accompagnano la partenza della domenica mattina. Quattro cavalli PRE grigi, guidati dal più leggero dei tocchi femminili, sono attaccati a un Private Coach di Holland & Holland di Londra. Dani van der Wiel è passata dall’Inghilterra con cavalli e carrozza.
Il marito Henk van der Wiel al suo fianco sul posto in tribuna, Richard James officia al freno assistito dal membro del Private Driving Club Frederic Depré. Dice Dani “La signora lo sta facendo perché la signora può e alla signora piace”. Guidare un coach attraverso il parco di Huis te Diepenheim, uno splendente maniero del XVI secolo, richiede un po’ esercizio fisico con i rami bassi. La ricompensa arriva alla fine. Ad occuparsi della nostra sosta sono “i contadini e le loro mogli” in abiti tradizionali Twente, membri di un circolo storico locale. Vino di porto accuratamente dosato e servito meticolosamente. Il guidatore britannica Chris Rawlins ha assunto quattro baie KWPN per attaccare il Road Coach di Kristof Bracke di Guiet & Cie di Parigi. Il picnic della domenica, un’altra delle delizie di Hans Winter, viene gustato dal gruppo dei coach in un prato. I guidatori e collezionisti statunitensi, John P. White e Harvey Waller, hanno unito le forze, attaccando quattro cavalli KWPN a un Private Drag di Holland & Holland di Londra. Prendendo in prestito cavalli e carrozze questi driver possono guidare dall’altra parte dell’Atlantico e dare a questi incontri di coaching un tocco internazionale in più. Harley Waller, la prossima generazione, è presente a bordo.
Dal sedile posteriore, il suonatore di corno Bob Elliott, nel suo consueto cappotto verde, fornisce la tradizionale fanfara musicale. Fidati di Bob per suonare la melodia esatta per ogni occasione, partenza, avvertimento, arrivo o semplicemente per intrattenere gli ospiti a bordo e il pubblico ammirato, che batte le mani sul ciglio della strada. Chiaro e frizzante come sempre! Tornando alle scuderie, l’umore sulle carrozze è ottimo, lavoro ben fatto. A proposito di lavoro, una sorpresa attende Agnieszka Cholewa, che riceve il Trofeo come Miglior Groom. Rimane un ultimo rituale, una birra Malheur fresca e fresca prima di fare le valigie e tornare a casa. Lascio le osservazioni conclusive al membro ed editore del Private Driving Club Mark Jurd, che rivolgendosi al Consiglio e agli organizzatoriafferma: “Meritate tutti di essere incredibilmente orgogliosi di un lavoro così ben fatto. Nessuna somma di denaro può bastare per una tale risultato senza l’attenzione personale e il contributo di individui altamente motivati e appassionati. L’attenzione ai dettagli è stata straordinaria e, unita all’impressione di undici coach di livello mondiale attaccati a quattro, ha realizzato l’incontro internazionale di coaching “per eccellenza”.
Cavalli esperti e ben addestrati che d’estate passano regolarmente il Passo del San Gottardo nel tragitto da Andermatt ad Airolo. Paul De Meuter ed Eric Oltmans presentano il loro colorato Park Drag di Cook & Holdway di Londra con quattro cavalli PRE grigi. Il team di KWPN bai di Gerard van den Herik aveva viaggiato in queste ultime due stagioni sulla strada tra Amsterdam e Parigi. Oggi la famiglia e gli amici godono del comfort del Private Coach di Brewster di New York. John Macadam introdusse nel 1816 un nuovo rivoluzionario sistema di costruzione di strade. Prima, le strade erano piene di buche, solchi e allagate. Il Macadam utilizzò pietrisco mescolato con ghiaia su una solida base di grandi pietre. Una curvatura, che rendeva la strada leggermente convessa, assicurava un rapido drenaggio dell’acqua piovana. Su una carreggiata di ciottoli posati sulla sabbia, un coach da 2,5 tonnellate con ruote di ferro può fare molti danni. È quello che è successo alla strada che porta a un romantico ponte di legno davanti alla ruota del mulino di Watermill Den Haller.
L’antico mulino ad acqua è diventato un pub, guidatori, groom e ospiti si godono una bibita rinfrescante all’ombra accanto al mulino. Al momento della partenza, le ruote del Coach hanno creato danni sulla carreggiata, affondando di un pollice o due in un misto di sabbia e ciottoli. Una sorridente padrona di casa ci fa segno di uscirne. “Questo è un problema da risolvere lunedì” le sento dire. “Godetevi la passeggiata”. Cor van Zadelhoff, fondatore e proprietario della Stalhouderij, la scuderia di livrea, che porta il suo nome, è venuto a dare un’occhiata. Quattro dei suoi amati cavalli frisoni sono attaccati a un Private Drag di Shanks di Londra e sono affidati oggi a John Hunt che è volato con la moglie Penny per prendere parte a “qualcosa che non abbiamo negli Stati Uniti, una passeggiata in carrozza attraverso questa meravigliosa campagna che si snoda fra una serie di manieri e castelli”. Un weekend senza preoccupazioni: il capo cocchiere Frank Weij e il suo staff professionale sono dietro e mantengono un occhio vigile. John e Pebs Brown, sono a bordo. John conosce bene questi cavalli; li ha guidati in altre occasioni. “Fate largo”, segnala Richard O’Donnell, forse il più rinomato “tootler” americano, suonatore di corno, esegue un repertorio molto vario dal sedile posteriore.
Per molti anni Richi ha fatto la guardia al Nimrod di John Seabrook. Ha suonato per noi venerdì sera la sua composizione “The Seabrook Theme”. Sabato sera, altra favola a lume di candela, sotto la tenda davanti al castello di Weldam, una cena di gala, di altissimo livello gastronomico, permette a guidatori e ospiti di continuare le loro conversazioni. C’è molto da condividere dopo un’interruzione di quattro anni. L’annuale trofeo del Private Driving Club va a una personalità che ha segnato il mondo della guida. Liesbeth, la contessa di Castell-Rüdenhausen-Lotgering consegna il trofeo di quest’anno a Erik Eshuis, che può guardare indietro ai cinquant’anni di insegnamento di guida tradizionale con un occhio di riguardo alla cultura, allo stile e all’eleganza; ha giudicato in molti eventi, una volta addirittura ha corretto il principe Filippo, duca di Edimburgo su una piccola questione durante la sua Prova di Presentazione. Un cielo azzurro e un sole caldo accompagnano la partenza della domenica mattina. Quattro cavalli PRE grigi, guidati dal più leggero dei tocchi femminili, sono attaccati a un Private Coach di Holland & Holland di Londra. Dani van der Wiel è passata dall’Inghilterra con cavalli e carrozza.
Il marito Henk van der Wiel al suo fianco sul posto in tribuna, Richard James officia al freno assistito dal membro del Private Driving Club Frederic Depré. Dice Dani “La signora lo sta facendo perché la signora può e alla signora piace”. Guidare un coach attraverso il parco di Huis te Diepenheim, uno splendente maniero del XVI secolo, richiede un po’ esercizio fisico con i rami bassi. La ricompensa arriva alla fine. Ad occuparsi della nostra sosta sono “i contadini e le loro mogli” in abiti tradizionali Twente, membri di un circolo storico locale. Vino di porto accuratamente dosato e servito meticolosamente. Il guidatore britannica Chris Rawlins ha assunto quattro baie KWPN per attaccare il Road Coach di Kristof Bracke di Guiet & Cie di Parigi. Il picnic della domenica, un’altra delle delizie di Hans Winter, viene gustato dal gruppo dei coach in un prato. I guidatori e collezionisti statunitensi, John P. White e Harvey Waller, hanno unito le forze, attaccando quattro cavalli KWPN a un Private Drag di Holland & Holland di Londra. Prendendo in prestito cavalli e carrozze questi driver possono guidare dall’altra parte dell’Atlantico e dare a questi incontri di coaching un tocco internazionale in più. Harley Waller, la prossima generazione, è presente a bordo.
Dal sedile posteriore, il suonatore di corno Bob Elliott, nel suo consueto cappotto verde, fornisce la tradizionale fanfara musicale. Fidati di Bob per suonare la melodia esatta per ogni occasione, partenza, avvertimento, arrivo o semplicemente per intrattenere gli ospiti a bordo e il pubblico ammirato, che batte le mani sul ciglio della strada. Chiaro e frizzante come sempre! Tornando alle scuderie, l’umore sulle carrozze è ottimo, lavoro ben fatto. A proposito di lavoro, una sorpresa attende Agnieszka Cholewa, che riceve il Trofeo come Miglior Groom. Rimane un ultimo rituale, una birra Malheur fresca e fresca prima di fare le valigie e tornare a casa. Lascio le osservazioni conclusive al membro ed editore del Private Driving Club Mark Jurd, che rivolgendosi al Consiglio e agli organizzatoriafferma: “Meritate tutti di essere incredibilmente orgogliosi di un lavoro così ben fatto. Nessuna somma di denaro può bastare per una tale risultato senza l’attenzione personale e il contributo di individui altamente motivati e appassionati. L’attenzione ai dettagli è stata straordinaria e, unita all’impressione di undici coach di livello mondiale attaccati a quattro, ha realizzato l’incontro internazionale di coaching “per eccellenza”.