Le Ville Lucchesi si trovano nella campagna e nella zona collinare che circonda la Piana di Lucca e rappresentano un patrimonio di notevole bellezza. Furono costruite dal XV fino al XIX secolo come residenze estive alternative a quelle invernali di città per volere delle classi più agiate di Lucca.
Prestigiosissime dimore, sono ancora per la maggior parte di proprietà privata. La struttura delle ville lucchesi è propria di un’opera d’arte: ampi e arborati giardini, portici, saloni, affreschi e statue, parchi con vasche e laghetti. Si tratta di un contesto ideale per carrozze storiche e così Domenica 19 settembre quattro equipaggi toscani hanno per la prima volta organizzato questa passeggiata, che fa parte dell’iniziativa promossa dal GIA “In carrozza si parte!”
Il via è dal Circolo Ippico Marilla, dove i gestori hanno accolto i driver e i cavalli e fatto stazionare le carrozze, con prima destinazione Villa Grabau. Percorrendo filari di vigna, appesantiti da profumati grappoli d’uva, siamo arrivati al cospetto della imponente Villa Grabau, una delle principali dimore storiche lucchesi del Rinascimento, edificata sulle rovine di un borgo medievale, trasformata nel tempo con tratti rinascimentali e neoclassici e, infine, ceduta a Carolina Grabau, sposa di un ricco banchiere tedesco. Primo a fare il suo ingresso nello splendido parco di nove ettari è il cocchiere Paolo Papini con uno stallone trotter attaccato a una Victoria dotata di mantice, rigorosamente aperto per proteggere l’elegante signorina in una delicata mise azzurra. Emozionante il rumore della ghiaia sotto gli zoccoli dei cavalli.
Lo spettacolo è davvero incantevole e la giornata, almeno nella tarda mattinata, si fa soleggiata. Proseguiamo in fila per raggiungere la vicina Villa Reale, transitando davanti alla Villa Buonvisi Oliva, di cui ammiriamo i magnifici giardini in duplice pendenza, cosparsi di statue di gusto ottocentesco. I cavalli si stanno comportando bene, ordinati procedono al ritmo lento, perfetto per chi vuole guardarsi attorno… anche Impetuoso di nome e di fatto, il murgese di Paolo Tronci, avanza oggi dolcemente per portar a passeggio la signora. È alle stanghe di una Dottorina, solitamente usata agli inizi del 900 da medici e veterinari per le visite d’urgenza. Percorrendo poche vie e vialetti arriviamo davanti alla straordinaria Villa Reale di Marlia, di cui non si gustano solo la bellezza dell’ambiente e la maestosità, ma la storia, una storia che ancora affascina e ci parla di questa dimora straordinaria.
Gli equipaggi di fermano in contemplazione, e le gentili signorine in carrozza desiderano scendere per guardarsi attorno. Si schierano ordinatamente tutti gli attacchi fra cui va menzionati quello di Alessandro Toccafondi, che conduce una Milord storica e un bell’esemplare di P.R.E. grigio, Halconero X . Il nucleo dell’edificio è formato da una fortezza, d’epoca medievale. Nel 1806, Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e Principessa di Lucca, acquistò la proprietà e la villa assunse, così, l’aggettivo di “Reale”, grazie al titolo di Regina dell’Etruria, avocato da Elisa. Dopo la caduta di Napoleone, la villa divenne la residenza estiva della nuova corte e palcoscenico per splendidi spettacoli, con spesso membri di famiglie nobili e regali come ospiti. Dalla seconda metà dell’Ottocento dopo l’abdicazione di Carlo Lodovico di Borbone, passò nelle mani del Re d’Italia.
premiazioni sulla sua Tabacchiera originale
Nel 2015 una giovane coppia svizzera ha comprato la villa oramai in stato di abbandono e, nonostante le numerose difficoltà incontrate, ha deciso di riportare Villa Reale al suo antico splendore. Ci troviamo di fronte magnifici viali intersecantesi in decine di ettari di giardino, dove passeggiare con la carrozza è una esperienza da fare almeno una volta nella vita. E, infatti, convintamente li percorre Mirko Belli, che conduce una Tabacchiera dello scorso secolo di produzione svizzera, in legno naturale. Vettura convertibile, oggi, presenta i pannelli posteriori aperti, trasformati in sedili per Massimo Nicolotti ed Adriana Furno, graditi ospiti E’ attaccata a una pariglia di Monteruffolini, toscani DOC e, a fianco del driver, siede Michaela Pfunze, in tenuta tradizionale d’oltralpe, adatta appunto alla vettura. Si preparano, nel sole pomeridiano, le Premiazioni per i partecipanti orchestrate dal Marchese Ramirez, persona molto nota nel mondo dell’Equitazione e degli Attacchi, e poi tutti si riprende la via di casa, dopo un’ incantevole avventura , lasciando in lontananza la Villa Torrigiani.
«La promessa è arrivare anche lì l’anno prossimo a sentire il piacevole rumore della ghiaia sotto agli zoccoli dei nostri cavalli…»
Di Mirko Belli. Photo credits Digital Sposi e Adriana Furno