E le danze hanno inizio! A preannunciarlo è lo stridio dei “lamoni” delle ruote sulla ghiaia del viale e il tono dell’accompagnamento musicale, che si fa sommesso.
Una breve presentazione al pubblico è doverosa mentre i giudici osservano con attenzione l’ingresso nel gran parterre della Reggia del primo attacco.
E’ quello di Antonio Mottin, reduce dalla vittoria conseguita lo scorso anno, che presenta una Dottorina di Micoli Toscano degli inizi del 900, attaccata ad un frizzante avelignese. Carrozza di utilità veloce e leggera, proprio come serviva al dottore.
per raggiungere in fretta i pazienti alla chiamata, e scelta ancheb, da Elena Sanfo, seconda in ingresso, perché adatta alle giovanib ignore.
Sono ben 30, da 4 diverse Nazioni i concorrenti che si presenteranno ai Giudici (Rosemary Neale, Eric Macrez ed Enzo Calvi) ogni 5 minuti. Sotto i loro occhi attenti, è ora l’elegante Duc de Dame di fine 800 dei Fratelli Missaglia di proprietà di Renato Salmoiraghi, attaccato a una pariglia di pony welsh. In carrozza Luca Silvino e Alessandro Lucio Massari, Vicepresidente GIA, giunti da Roma e al loro esordio alla Venaria Reale.
Ancora un giovane debuttante – e lo scriviamo con orgoglio – ad aprire la Categoria Cavalli Singoli: è Andrea Boni dal Piemonte con Rally Car di fattura francese di fine 800.
E’ presto incalzato da Maria Cristina Garzia che presenta un Phaeton Tabacchiera: sui mozzi un’altra grande firma inglese, Colman, costruttore del tardo 800, Quasi intimorita dai Giudici appare la concentratissima ed emozionata Astrid Charbonnier con timonella e, non meno di lei, Giuseppe Stefani insieme Roby Sergio dalla provincia di Bergamo per la rima volta attori sul grande palcoscenico della Venaria Reale.
Ritorna Enrico Cerutti con un Military, carrozza di inizi 900 utilizzata per la ricognizione alle truppe da parte degli ufficiali, ma fortunatamente anche in uso per ore di svago e piacere.
Avanza, quasi reclamando spazio, il bellissimo Dog Cart di fine ‘800 firmato Boisse Niort, con alle redini Ugo Cei, che rivediamo con piacere alla Venaria Reale, questa volta in singolo, dopo aver partecipato in pariglia e vinto con un Tiro a quattro.
Ed, invece, per la prima volta a giudizio due signore, Tiziana Giglio Tos ed Arianna Massaia con due Phaeton, carrozze sportive e veloci e a seguire un veterano della Venaria Reale sempre presente fin dal lontano 2013, cioè Albert Sporradli con Dog Car dell’inglese Nicholson dei primi ‘900.
Dalla Lombardia due esperti del settore Giampaolo Taino, noto restauratore di carrozze d’epoca ed Igino Soldi, che, rispettivamente, presentano una Tabacchiera di produzione svizzera firmata.
Butzerberger di Berna di fine ‘800 e un Phaeton dos-à-dos a timone lungo del notissimo Orsaniga, costruttore milanese dei primi ‘900.
La Categoria Singoli si chiude ancora con un giovane ventenne presente per la seconda volta alla Venaria Reale: è Matteo Faessler con la sua carrozza originale di fine ottocentro attaccata a un elegante KWPN. E’ Mario Bezzola, venuto dalla Svizzera con un bellissimo Phaeton di Geissherger (Zurigo), dei primi ‘900, ad aprire la Categoria Pariglie; è seguito da Bruno Monero, già vincitore alla Venaria Reale, con Milord di Muhlbacher (Parigi), risalente al 1890 e una pariglia di eleganti KWPN.
Intanto, nello spazio prospicente la Galleria di Diana, i giudici osservano con attenzione un legno torinesissimo: una Landau di Locati e Torretta del 1890 attaccato in pariglia condotta da Roberta Sciacero, altra esordiente in gara, mentre già fa il suo ingresso il raro Coupe’ del milanese Belloni del 1890 condotto dal piemontese Alfio Biasibetti, che attira l’attenzione dei fotografi.
I pezzi storici, datati 1800, non sono affatto finiti: ecco in ingresso Thomas Burini con una Milord di Cesare Sala, il più famoso costruttore italiano di fine ‘800, a seguire Giuseppe Cuomo con un bel Break a firma Locati & Torretta del 1898.
Ed ancora Christian Piccolo con uno spettacolare Omnibus di fattura francese di Gachon & C.E. a Lione del 1890.
Con i giardini Juvarriani come incomparabile cornice, ancora ammiriamo due signore dal Piemonte Luisa Zanetto con Break e una bella pariglia di frisoni e dalla Germania Sabine Ernst Recknagel con Hunting Car firmato Pilon (Parigi) del 1915.
Altri magnifici legni entrano in scena per essere giustamente ammirati: il Phaeton di Mario Bozzini dell’inglese Bra Vender-Brayton di inizi ‘800 che, oltre a tre bellissime passeggere, porta in carrozza un simpatico barbagianni che si guarda in giro sconcertato e cerca sicurezza sul braccio della passeggera.
E poi ecco Fabio Amione con un elegante Vis à Vis dei primi del ‘900 ed uno spettacolare unicorno di tre frisoni. Ancora meraviglie, in particolare, reduce da tanti successi, Camilla Cassina con un bellissimo Phaeton del francese Binder di fine ‘800.
Dalla Spagna Pepe Borrego Hernandez con un Break La Marca, risalente al 1860: entrambi con bellissimi Tiri a quattro.
Elegantissima Camilla Cassina e con abiti tipici spagnoli non solo Pepe Borrego ma anche i signori Revilla proprietari dell’attacco e affezionatissimi al Concorso La Venaria Reale.
A chiudere questo fantastico défilé di attacchi i tiri pesanti: una volta cavalli da lavoro in agricoltura, oggi eleganti esemplari in gara alla Venaria Reale. E’ Daniele Maiocchi com Dog Cart di F. Pass (Aylesbury),del 1800 e singolo TPR a fare in suo ingresso applaudito dal pubblico.
A seguire, Manuele Brunofranco con bel Break Ungherese di inizi ‘900 e una pariglia di Comtois.
Insomma tanto da ammirare, tanto da scoprir e, tanto da applaudire.
Possiamo veramente dire “Che grande spettacolo!’
di Emanuela Brumana. Photo credits: Costantino Balestro, Adriano Colombo, Sergio Lupaccio, Dario Mastria, Mario Moretti, Enzo Nicolino.
- Roberta Sciacero con Landau firmato Torretta (TO)
- Antonio Mottin con pony Haflinger
- Manuele Brunofranco alla Prova del Bicchiere
- Mario Bozzini con Phaeton inglese di inizio ‘800
- Fabio Amione con unicorno
- Igino Soldi con Dos a Dos di Orsaniga (MI)
- Alfio Biasibetti con uno splendido Coupè
L’articolo completo è pubblicato sulla rivista INFORMA n. 2/2025