Domenica 11 ottobre 2020, dopo due stagioni di esilio ad Agnano, il Derby Italiano del Trotto torna nella sua sede tradizionale, quella capitolina dell’Ippodromo Capannelle.
Un’edizione che propone un campo partenti estremamente qualitativo. In fondo tra i migliori della generazione 2017 mancano solamente un paio di femmine importanti che hanno optato per la partecipazione alle Oaks, oltre a Banderas Bi e Bristol Cr, i due esclusi dalla finale non per demeriti agonistici ma per circostanze avverse e indubbiamente poco fortunate.
Il Derby Italiano di Trotto, giunto alla sua 93° edizione, è la corsa dedicata ai trottatori italiani di 3 anni e rappresenta la vetrina più prestigiosa per i cavalli da trotto nostrani, l’appuntamento più atteso da allevatori, proprietari, professionisti e appassionati.
Quest’anno un regolamento sicuramente rivedibile – che ci auguriamo venga tempestivamente e sensatamente realizzato per l’edizione 2021 – ha determinato i nomi dei 14 trottatori di 3 anni che domenica 11 ottobre all’ippodromo delle Capannelle saranno protagonisti della finale del 93° Derby Italiano del Trotto UnipolSai PlanetAss.
Accanto alla prova più ricca dell’intero calendario ippico italiano, il convegno in programma domenica 11 ottobre proporrà tante altre corse importanti e di sicura riuscita spettacolare per il livello tecnico dei trottatori che vi saranno impegnati.
Su tutte naturalmente le tradizionali Oaks del Trotto (€. 253.000 – gr. 1 – per femmine indigene di 3 anni), la corsa che viene unanimemente definita “Derby delle femmine” programmata sulla distanza breve del miglio.
Oltre alle due più importanti corse di gruppo per i 3 anni, il programma domenicale all’ippodromo romano proporrà altre due eccellenti prove per gli esponenti della generazione 2017 che avranno a disposizione lo Sfollamento per i maschi intitolato alla memoria del compianto Biagio Lo Verde (come il Derby programmato sulla distanza dei 2.100 metri) e lo Sfollamento per le femmine (intitolato ad una femmina vincitrice di Derby come Olona Ok e programmato, come le Oaks, sul miglio) .
Lo spettacolo sarà assicurato anche nel Premio Tinak Mo che vedrà gli anziani di categoria A e B impegnati sul miglio e nel Premio Varenne, handicap certamente ben confezionato che vedrà ancora gli anziani impegnati sulla severa distanza dei 2600 metri.
Completeranno la giornata le femmine di 4 anni, gli anziani di categoria C e D interpretati dai gentlemen e alcuni promettenti giovani della generazione 2018 pronti a cimentarsi nelle prove più importanti dalle quali sono attesi nelle successive settimane.
Clicca qui per veder i partenti del Derby e delle Oaks del Trotto https://www.capannelleippodromo.it/wp-content/uploads/2020/10/partenti-derby-oaks.pdf
Il Derby Italiano del Trotto 2020 rientra nell’iniziativa promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nell’ambito della campagna integrata di comunicazione “Grande Ippica Italiana. Tante emozioni in gioco” messa in campo dal Mipaaf per rilanciare il settore ippico, tanto come sistema economico, quanto come passione ad alto valore eco-sociale. La campagna multicanale e multilivello (affissioni, adv, social media, siti web) voluta dal Ministero accompagna gli ippodromi nella comunicazione dei principali Gran Premi per arrivare al coinvolgimento del grande pubblico generalista, al quale presenta l’esperienza delle corse come un evento dal vivo unico ed emozionante, in cui convivono tradizione, valori positivi e sentimento sportivo. Il concept della campagna “Se ti esalta già così, immagina dal vivo” sapientemente declinato sui media tradizionali e sui canali social crea attesa, informa e spinge il pubblico ad andare ad assistere allo spettacolo delle corse negli ippodromi. È nei Gran Premi che l’emozione dell’ippica italiana si sprigiona senza limiti. Eventi spettacolari che meritano di essere vissuti dal vivo, per scoprire il fascino delle corse ma anche per vivere le tante proposte di intrattenimento degli ippodromi italiani.
Clicca qui per vedere l’albo d’oro del Derby e delle Oaks del trotto.
https://www.capannelleippodromo.it/sorteggi-numeri-93-derby-italiano-del-trotto-2/
LE BELLE DOMENICHE DI CAPANNELLE
Continuano le LE BELLE DOMENICHE DI CAPANNELLE all’ippodromo di via Appia, il nuovo appuntamento ideato dagli organizzatori che non si limiterà ad una straordinaria proposta di corse e convegni ippici di livello nazionale ed internazionale, ma finirà per coinvolgere un pubblico più vasto, con tante apprezzate iniziative dedicate alle famiglie e ai bambini per garantire spettacolo e divertimento anche ai non addetti ai lavori.
Anche questa domenica ci sarà l’#ApeCiriola https://www.facebook.com/hashtag/apeciriola?__eep__=6 ad accogliere tutti all’Ippodromo Capannelle per trascorrere insieme una giornata in allegria tra corse di cavalli, musica, giochi, ciriole e un’inedita versione dello spritz con la gassosa Chinotto Neri.
Domenica 11 ottobre, dalle 17.00 alle 19.00, spazio alla musica dal vivo con gli ERRE 24. Attivi da circa 5 anni, sono diventati rapidamente una realtà musicale concreta e apprezzata nel panorama musicale romano. Iniziano come cover band di successi italiani, soprattutto per passione, perché per loro la musica è un hobby, ma da affrontare con serietà e rispetto dell’ascoltatore. Dopo diversi cambi di formazione, un po’ per caso raccolgono la sfida di cimentarsi nel vasto e complesso repertorio della disco music degli anni 70 e 80, scoprendo un’attitudine per il genere e una gran voglia di divertirsi e di far divertire chi li ascolta, con rivisitazioni di brani italiani ma soprattutto americani, suoni fedelissimi e look appropriato, tipo jeans a zampa d’elefante, camicie sgargianti e perfino capigliature decisamente afro, come i grandi musicisti neri a cui si ispirano. Gli Erre 24 oggi sono Matteo Cifani e Daniele Tocci alle tastiere, Valter Corradini alla batteria, Fabio Mimmocchi al basso, Fabrizio Salis alla chitarra e Simona Vallucci alla voce.
Altro appuntamento imperdibile di giornata quello organizzato da MillenniuMEventi nel weekend sabato 10 e domenica 11 ottobre 2020, dedicato alle auto e modo d’epoca: la tradizionale manifestazione MillenniumExpo a Capannelle.
In un Parco con spazi coperti e scoperti, zone a verde ed asfaltate, parteciperanno club e privati espositori di veicoli storici in mezzo al grande settore di ricambi/accessori per auto e moto d’epoca nuovi ed usati. Centinaia tra mezzi d’epoca e stand faranno inoltre da cornice al Derby del trotto, in programma domenica 11.
Temi collaterali alla Mostra Mercato saranno:
– il Nostalgy Day, rassegna dedicata agli abiti d’epoca su vetture anni ’60 e ’70
– la Rassegna storica dei 110 anni di Alfa Romeo, ad opera di un club romano
E per finire, le tante altre attività collaterali previste per adulti e bambini, dall’aperitivo lungo pista con musica dal vivo, fino al Calciobiliardo messo a disposizione da Chinotto Neri e al Pony Club, grazie al quale si potrà far sperimentare ai bambini un percorso sensoriale, senza dimenticare il Football Corner Asi Sport Equestri e naturalmente il Baby Parking per i più piccoli.
Tutti gli eventi saranno gestiti nel pieno rispetto delle norme vigenti anti Covid.
SERVIZI IN IPPODROMO
1 Ristorante
2 Bar
1 Tavola Calda
Parco Giochi
Pony Club – lezioni di equitazione
Pony Club – passeggiate sui pony e battesimo della sella
Percorsi di allenamento podistico in pista – organizzati dall’associazione sportiva Roma Road Runners
Pista di Atletica per bimbi
Area Picnic/Barbecue
LA STORIA DEL DERBY ITALIANO DEL TROTTO
La sua prima edizione risale al 1926, quando venne disputata all’ippodromo romano di Villa Glori con il nome di “Derby Reale del Trotto”, vedendo la vittoria di un puledro di nome Malacoda con il tempo di 1.29.2 sulla distanza complessiva di 2000 metri.
Durante tutti gli anni ’20, la competizione mise in luce la maestria dei più noti driver dell’epoca, pur essendo i risultati in termini di velocità ancora discreti: il miglior crono fu infatti quello di Palla che nel 1927 vinse in 1.26.0. Neglianni ’30, il Derby venne rinominato, divenendo “Gran Premio del Re e Imperatore”, e i metri da percorrere vennero portati prima a 2400 e poi a 2500. Dopo che l’ultima edizione romana in tempo di guerrafu vinta, nel 1943, dal celeberrimo Mistero guidato da Ugo Bottoni, la corsa si trasferì aMilano, dove nel biennio 1944/45 fu rinominata “Gran Premio Allevamento”. Nel 1946 giunse poi a Napoli, ritrovando il nome di Derby.
Nel 1947, finalmente, il Derby Italiano del Trotto tornò a Roma, in tempo per assistere, nel 1950, all’indimenticabile vittoria di Altissimo, con 1.24.4.
In seguito, con l’introduzione dell’autostart nel 1952, si concluse l’epoca dell’ippodromo di Villa Glori, demolito per fare posto al Villaggio Olimpico, e un decennio più tardila sfida si trasferì sulla pista di Tor di Valle, dove si iniziò a correre sui 2100metri: la distanza che diverrà quella classica del Derby.
È però solo dalla seconda metà degli anni ’70, ad iniziare con Maribon e il suo 1.18.9, che il Derby assisterà alla sempre più celere ascesa di giovani campioni dalle strabilianti doti velocistiche.
Gli anni ’90 si aprono infatti con la vittoria di Mint di Jesolo e il suo 1.15.5, per giungere ad un incommensurabile Varenne che nel 1998 trionfò nel Derby con 1.13.9 e che sarà scardinato solo nel 2005 da Fairbank Gi con 1.13.0. Nel 2014, infine, il Derby viene disputato per la prima volta sulla nuova pista di trotto realizzata all’Ippodromo Capannelle, dove si apre una nuova stagione carica di eleganza ed emozioni.
93° DERBY ITALIANO DEL TROTTO
Dopo due stagioni di esilio ad Agnano il Derby di trotto torna nella sua sede tradizionale, quella capitolina. Un’edizione che propone un campo partenti estremamente qualitativo. In fondo tra i migliori della generazione 2017 mancano solamente un paio di femmine importanti che hanno optato per la partecipazione alle Oaks oltre a Banderas Bi e Bristol Cr i due esclusi dalla finale non per demeriti agonistici, ma per circostanze avverse e indubbiamente poco fortunate.
Nelle tre settimane intercorse tra le batterie e la finale c’è stato anche un cambio di casacca importante: quello di Bubble Effe, passato sotto i colori della Pink & Black dei fratelli Micciché con una compartecipazione paritaria della scuderia Biasuzzi che fa si che il vincitore della Batteria A, pur vestendo una giubba diversa, faccia rapporto di scuderia con il vincitore della batteria B, ovvero Bepi Bi.
Sei gli allievi del team Gocciadoro al via quattro dei quali saranno in prima fila. Tra questi proprio il già citato Bepi Bi si presenta come il favorito della corsa in virtù dell’ottima impressione destata in batteria e della scelta di Alessandro Gocciadoro che ha voluto guidare in prima persona il figlio di Donato Hanover nel tentativo di riuscire finalmente a vincere il primo Nastro Azzurro da driver dopo aver conquistato quelli del 2017 e del 2018 da allenatore. In prima fila anche il vincitore dell’altra batteria, Boltigeur Erre, anche lui allenato a Noceto Emilia, unico rappresentante di una scuderia romana in pista. Ingaggiati anche due driver di fama internazionale come gli svedesi Bjorn Goop (Babirussa Jet) e Orjan Kihlstrom (Bubble Effe).
In prima fila però ci saranno anche i due cavalli che sono stati sin qui i dominatori della stagione dei tre anni, ovvero Blackflash Bar e Barbaresco Grif che si sono spartiti le vittorie nei quattro gruppi 1 del circuito classico: Marangoni e Giovanardi per la femmina, Città di Napoli e Nazionale per il maschio e si propongono come principali antagonisti dell’armata gialla che può annoverare tra le proprie fila anche Baresi Effe e Bigbusiness Arc confinati in seconda linea, ma certamente non trascurabili a priori.
Il resto del campo partenti propone Bonjovi Mmg posizionato al largo della prima fila con uno scomodo numero 7 e poi gli alleati Belzebù Jet e Bolero Gar che in quanto a valori assoluti possono certamente lottare per un buon piazzamento, ma che dovranno fare indubbiamente i conti con un contesto tattico complesso. Barolo Roc, compagno di colori di Blackflash Bar, Bengurion Jet di mezzi, ma poco fortunato nel sorteggio, e Bleff Dipa completano uno schieramento che appare assolutamente ben assortito.
OAKS DEL TROTTO
Domenica all’ippodromo delle Capannelle l’attesa spasmodica degli appassionati delle corse al trotto e dell’ippica in generale sarà per la finale dell’edizione numero 93 del Derby Italiano del Trotto, ma indubbia trepidazione sarà riservata, come ogni anno, alle Oaks del Trotto (gr. 1 – €. 253.000 – per femmine indigene di 3 anni – mt. 1.640) , vero e proprio Derby al femminile che regalerà alla vincitrice, oltre alla fama e al ricco montepremi, il tradizionale Nastro Rosa.
Lunedì mattina c’è stata la dichiarazione ufficiale dei partenti per la classica riservata alle femmine indigene della generazione 2017 e domenica vedremo in pista quattordici concorrenti che si avvieranno in scia all’autostart equamente divise su due file complete.
La classifica parametri stilata prima del sorteggio dei numeri ha naturalmente posizionato in prima fila quasi tutte le migliori ma in seconda fila scalpitano tre o quattro concorrenti che nutrono la concreta e legittima ambizione di poter essere competitive per cogliere almeno un piazzamento di prestigio.
Le principali candidate alla vittoria – che presumibilmente si spartiranno il pronostico anche sul fronte scommesse – saranno Betta Zack e Balsamine Font. La prima è la “punta” del come sempre numeroso schieramento proposto da Alessandro Gocciadoro (cinque le cavalle che verranno schierate dal team di Noceto) che vanta un curriculum quasi impeccabile avendo vinto ben sette delle dodici corse disputate in carriera e avendo fallito in una sola occasione l’ingresso nel marcatore. La forma recente della figlia di Rotary Ok e Martina Grif è perfetta: tre vittorie nelle ultime tre gare disputate con il facile successo nella Finale del Campionato Femminile dei 3 anni (sulla pista del Garigliano) e in precedenza il posto d’onore a Cesena battuta solamente dalla compagna di allenamento Babirussa Jet (una delle due femmine che sarà al via nella finale del Derby). Betta Zack ha rifinito la condizione vincendo in bello stile l’invito programmato il giorno delle batterie del Derby e non ha problemi di impiego: Andrea Guzzinati, abilissimo catch driver chiamato ad interpretarla per la scelta di Alessandro Gocciadoro di guidare Bahamia, è una garanzia che saprà tirare fuori il meglio dalla portacolori di casa Brischetto.
Anche il curriculum recente di Balsamine Font è di assoluto rispetto ma il percorso seguito dalla campioncina di casa Rocca per giungere a questo fondamentale appuntamento della carriera è completamente diverso: la figlia di Filipp Roc è stata infatti trasferita in Svezia alle cure di Bjorn Goop in pieno lockdown (perché nel paese scandinavo le corse non sono mai state interrotte) e negli ultimi cinque mesi ha corso otto volte in quattro diversi ippodromi cogliendo cinque significative vittorie. Balsamine Font è stata anche capace di migliorarsi sensibilmente sotto il profilo cronometrico aggiornando il proprio record sulla breve a 1.11.2 e quello sulla media distanza a 1.13.2. Il numero 4 di avvio è perfetto per la portacolori della Scuderia Sant’ Eusebio che comunque non dovrebbe partecipare alla rovente fase iniziale per poi far valere il suo violento parziale conclusivo.
La terza forza in campo, molto vicina nella valutazione alla due favorite, non può che essere Bahamia. La figlia di Maharajah può infatti vantare tra le sue ultime prestazioni l’ottima piazza d’onore dietro Babirussa Jet a Montecatini e il precedente perentorio successo a Montegiorgio nel Gran Premio Marche Femminile cui si deve aggiungere il fatto di essere stata selezionata da Alessandro Gocciadoro nel gruppo delle sue cinque partecipanti alla corsa. Sul conto di Bahamia solamente un piccolo dubbio sulla condizione attuale: essendo infatti stata ritirata a fine agosto nel Gran Premio Giovanardi arriverà all’impegno di domenica due mesi esatti dopo l’ultima corsa disputata.
Tante altre aspirano ad essere protagoniste della corsa ma non avranno evidentemente vita facile al cospetto delle tre favorite. Considerazione non può certamente essere negata (nonostante uno scomodo numero 11 di avvio) a Bahia Pax (una delle cinque del Team Gocciadoro) che nel Gran Premio Nazionale è giunta terza al cospetto dei maschi dimostrandosi in esponenziale crescita psicofisica; quasi medesimo discorso vale per Bica Dl, abituale frequentatrice con discreti esiti delle classiche per le femmine, Bonneville Gifont, che ritrova la distanza preferita, Buena Suerte Bi (da pochi giorni passata alle cure di Marcello Di Nicola dopo essere stata plasmata e cresciuta da Tiberio Cecere) e la decaduta Belen Hall Fas, una delle reginette giovanili della generazione che però quest’anno dopo un promettente rientro ha sempre fallito al cospetto dei migliori rimediando tre rotture nelle ultime tre corse disputate (e dovrà anche fronteggiare lo scomodo numero 7 di partenza all’esterno della prima fila) .
Dalla seconda fila proveranno l’inserimento fra le migliori anche le due del Team Minopoli Berenice Bi e Beautyful Breed, comportatesi ottimamente nella Finale del Campionato Femminile, Betta Indal e Blue di Girifalco, che è al rientro dopo due mesi e mezzo ma per la quale Alessandro Gocciadoro ha richiesto la guida di un guidatore prestigioso come lo svedese Orjan Kihlstrom.
Tutto quanto detto finora lascia lo scomodo ruolo di outsider a Brooklyn Lux (che parte al pessimo numero 14 ma resta peraltro su una bella suite di vittorie) e Brezzapura Ferm che completano la corsa.
Un’edizione comunque bellissima – certamente da non perdere – delle Oaks del Trotto anche se non si è passati attraverso le batterie di qualificazione che avrebbero ulteriormente “limato” lo schieramento di partenza rendendo lo svolgimento della gara maggiormente lineare.
Credito fotografico: Domenico Savi
Fabrizio Tomasello: Ufficio stampa e promozione Capannelle