Lettera del Presidente Emanuela Brumana
E’ un traguardo importante, che forse nessuno dei tredici Padri Fondatori della nostra Associazione si sarebbe mai aspettato nel lontano 1974. Ma quando un’intuizione guarda al futuro ed è profondamente legata alla passione personale ed anche alla storia e alla cultura nella quale siamo immersi, allora tutto riesce a crescere come le radici forti di un albero che sa dare ottimi frutti.
E’ un traguardo che il GIA ha raggiunto grazie all’impegno e gli sforzi di tanti Soci, (che in 50 anni assommano non a centinaia, ma a migliaia), da quando a San Pellegrino in provincia di Bergamo, fu fondato il Gruppo Italiano Attacchi.
Tutti i suoi Soci, anno dopo anno, hanno saputo guardare avanti e lontano ed, oggi, quell’attributo di “Italiano” è persino riduttivo, dato che il GIA annovera, fra i propri Soci, molti praticanti e appassionati non solo dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, ma anche da molti Stati europei. Tanto da essere il Membro Italiano dell’AIAT (Association Internationale d’Attelage de Tradition), nella quale il GIA è riconosciuto ed ampiamente apprezzato.
Il corpo vivo del GIA è l’insieme dei suoi Soci e, tra di essi, mi preme ricordare, quelli che ci hanno lasciato: tra i Fondatori: Piero Cinquini, Antonio Vergani, Albert Moyersoen, Egidio Quarenghi e, tra i più illustri praticanti Francesco Mattavelli, tra i collezionisti Giuseppe Mignosi e Giuseppe del Grande, che più di altri ebbe a cuore il Notiziario del Gruppo Italiano Attacchi e la formazione nell’arte della guida delle carrozze.
Ma non voglio assolutamente dimenticare il lunghissimo elenco di Soci che in cinquant’anni sono stati con noi e quelli che si sono, man mano, aggiunti e che hanno condiviso o condividono, sia come concorrenti, sia come organizzatori ed addetti, sia come semplici sostenitori, lo spirito, l’impegno ed il piacere di “essere GIA”.
Festeggiamo quindi questo Cinquantesimo Anniversario! Ed il modo migliore è farne una partenza verso i futuri cinquant’anni, intensificando le attività, l’impegno e la passione, a cominciare già dal prossimo 2024.
Il Calendario 2024 consolida i floridi rapporti con gli Enti ed i Comuni che ci riconoscono come Associazione seria e affidabile, meritevole di concessione di spazi per dare corpo agli Eventi, che al GIA consentono di procedere nello sviluppo della conoscenza, della cultura e della pratica del cavallo attaccato.
Il prossimo 2024 sarà un anno di ulteriore crescita, progettato e programmato in grande stile, grazie alla collaborazione di quei Soci che, oggi, ne apprezzano lo spirito e le finalità, il piacere di impegnarsi al solo fine di raggiungere quegli scopi, che furono scritti nell’atto di fondazione dai primi illuminati Soci di 50 anni fa.