Due Italiani in USA per i FEI World Reining Master of the Game, 100.000 $ di montepremi.
Selezionati a rappresentanza del Reining Italiano in sfida con ben 14 nazioni che riuniscono 3 continenti (Africa, Europa e America) Dario Carmignani e Aldo Lorenzoni.
I due nostri reiner hanno realmente dato tutto giovedi sera al State Fair Coloseum della centro fieristico di Oklahoma City.
Performance sfortunate e cavalli forse non al top hanno visto piazzarsi rispettivamente Dario all’ottavo posto con 214 punti e Aldo al sesto con 215.
Un storia che parte da lontano dove Aldo preferisce portare ad Oklahoma City, OT TARIS MELODY il cavallo con il quale ha ottenuto i piazzamenti della classifica che lo ha qualificato per questo evento, mentre Dario prende un cavallo della scuderia MacQuay Footwork Finest.
Alla visita veterinaria del Mercoledì mentre il cavallo di Aldo passa subito senza problemi il cancello veterinario FEI, quello di Dario subisce un doppio ceck che ci lascia tutti con il fiato sospeso.
Tutto bene e si ritorna a sperare per un giusto piazzamento dei due nostri atleti.
Speranze però interrotte bruscamente dalla competizione di giovedi sera, dove un Todd Crowford su MATT DILLON DUN IT, per il vero determinato ma non imbattibile ha dominato la scena con un 220,5 di media.
A seguire un Tod Sommers su REMIN WHIZ con 219,5 con un suo caratteristico go che dimostrava un grande controllo ma qualche macchia sul percorso.
Quindi i primi due piazzamenti per gli USA.
Terza classificata la Svizzera con una bravissima Jeannette Kraehenbuehl che con un pattern esemplare se non avesse trottato dopo uno stop avrebbe potuto ambire ad uno dei due primi posti. Soddisfazione anche Italiana però portata dal fatto che montava ARC GOLDEN BOY cavallo dell’allevamento Arcese.
Un sorprendente quarto posto veramente meritato, che attesta la rinnovata e ottima qualità sia dei cavalieri che dello sviluppo del reining nel mondo, è stato ben meritato dal cavaliere brasiliano Jao Antonio Salgano Fiho con un ottimo 217,5.
Con 216 l’Austria che con il suo Rudy Kronsteinr su Shiner Chex Mix ben meritava.
Anche se sul volto dei nostri atleti si leggeva una certa delusione per la performance, che poteva essere senza problemi a loro portata, va tutto il nostro plauso e affetto perché hanno sempre dimostrato che l’Italia è una grande nazione sia di atleti che di cavalli.
Deludente invece l’atmosfera della gara che anche se magistralmente organizzata da AQHA, NRHA e FEI, ha visto pochissima partecipazione di pubblico, affermando ancora una volta che questo Reining che noi vediamo come essenza della Monta Western in Usa non è realmente così popolare e proprio per la sua portata quando si parla di eventi internazionali non attira l’attenzione del pubblico anche se di settore. Il Nord American Freestyle Reining
Il venerdì sera della settimana del Futurity è tradizione che sia dedicato al Freestyle.
Vera e propria danza al pari delle figure libere del pattinaggio artistico o della ginnastica è una competizione dove i binomi a tempo di musica rispettando un minimo di figure obbligatorie spin, stop, cambi e cerchi possono dare libero sfogo alle loro doti di fantasia e di performance.
Life motive di questa edizione “la guida senza redini del cavallo”.
E’ questo che infatti manda in visibilio il pubblico, ed è questo che tutti si sono apprestati a fare. Grandi i nomi dei partecipati bellissime le esibizioni che hanno riscaldato l’aria di queste ventose e fredde sere in Oklahoma.
Come commentare degnamente queste performance: solo pochi cenni e soprattutto i risultati che hanno visto un indiavolato Rocky Dare su Shining Salute vincere più di 5000 Dollari con un testa a testa con Josh Armstrong su RX Sugar: tutte e due le performance senza redini dove però il bravo Rocky ha prevalso con una performance tutta legata alla danza scatenata in una tenzone amorosa tra due contendenti su un Armstrong in veste di liceale innamorato senza nessun tipo di guida nemmeno intorno al collo del cavallo.
Terzo Pete Kyle che con l’aiuto di un discreto gruppo di ballerini ha impersonato con il suo Im So Anson un hippy degli anni 70.
Altrettanto avvincente anche la prova dei non professionisti mascherati da Babbo natale, Bluse Brother, Ballerini e altri ancora.
Una evento tutto da raccontare con le immagini!
• Il Futurity Non Pro
Un Italiano nella finale del Futurity Non Pro: Mateo Arcese, grande nome del reining non professionistico Italiano. Con Arc Magic Enterprise, da Surprise Enterprise e Lady Bee Great aveva ben meritato la finale con un totale di 215 e 213 nei due “go”di qualificazione.
Sfortunato nella finale e soprattutto travolto da una dilagante Samantha Griffin che vince con A Bright Chic da Peppy Chich Olena e Genuine Starbright con un ottimo 216.
In arrivo:
• Futurity Open Finale
• Le aste del futurity
• futurity di Cutting
Giudice internazionale A.Q.H.A., A.P.H.A. etc, istruttore ed addestratore ha da sempre avuto ottimi capostipiti tanto da aggiudicarsi sempre riconoscimenti nelle più svariate competizioni