Io Le scrivo perchè da poco ho acquistato un castrone di 14 anni, come carattere per me è perfetto, ma appenna sente qualche forte rumore si agita moltissimo, e quando, nel campo di lavoro, passiamo accanto ad un normale tubo giallo, tenta sempre di scartare di lato. Ho provato ad avvicinarmici al passo senza problemi, ma quando vede questo tubo con la coda dell`occhio continua a dare problemi.
Cosa posso fare?
Grazie
- Ospite ha scritto 20 anni fa
Cara Michela, complimenti per l’intesa con il suo cavallo. Il problema del rumore e quello del tubo giallo sono diversi a prima vista ma potrebbero essere riuniti entrambi nella sua (del cavallo) memoria all’interno di brutti o traumatici ricordi. Comprare un cavallo di 14 vuole dire anche iniziare a condividere la vita con un essere vivente che ha già un fornito bagaglio di esperienze , belle e brutte, a suo carico. Credo che si tratti di paure vecchie. Nelle scuderie e nell’addestramento tradizionale urlare e fare gesti inconsulti è una normalità. La voce alta o i forti rumori, improvvisi, sono spesso un problema latente. Il tubo, solo lui può sapere cosa gli ricorda ed io dovrei lavorare con lui per poterglielo dire, ma la cosa non è necessaria al momento. Consideri anche che il giallo è uno dei colori che i cavalli vedono meglio e quindi anche questo potrebbe risultare per lui un’esperienza forte (se davvero lo ricollega a brutti ricordi). Le consiglio di rifare il lavoro di avvicinamento e di riconoscimento del tubo giallo che ha già fatto (si ricordi di fare sempre il lavoro da entrambi i lati e soprattutto da terra, proteggendo il cavallo stando tra lui e la cosa che lo spaventa prima di lasciarlo affrontare la situazione da solo). Poi iniziare la desensibilizzazione sia del giallo, che del tubo giallo, che dei rumori. Lo metta al paddock per aiutarlo a desensibilizzarsi ai rumori e può tenerlo anche nel box per il giallo. Desensibilizzare vuol dire sottoporre il cavallo agli stessi stimoli per aiutarlo ad imparare che non sono malevoli e quindi a non reagire più ad essi. Importantissimo gratificare dicendo “bravo” ed allontanando lo stimolo fastidioso ogni volta che il cavallo anche solo accenna a muoversi nella giusta direzione. (esempio se tiriamo un tubo giallo davanti alla sua porta del box e lui fa un salto indietro e poi la seconda volta sgrana solo gli occhi… questo vale un “bravo”). Altro particolare importante: non sottoponga il cavallo ad un ulteriore trauma: le cose o i rumori che lo spaventano vanno ricreati da lontano, avvicinandosi piano, piano e solo se e quando il cavallo manifesta, con la sua tranquillità, di essere pronto ad affrontare il passo successivo. Altra cosa da tenere a mente: non pretendere di fare tutto subito. Lavorare bene 5 minuti vale di più di un’ora di noia e stress. Ultima cosa: la sessione deve sempre finire su una nota positiva, ovvero su un successo raggiunto dal cavallo. Se fa bene una cosa – stop – finito per oggi: non si faccia trascinare dalla nostra parte umana che ci spingerebbe a richiederglielo di nuovo perché il cavallo potrebbe non farlo in quel momento e si innescherebbe una spirale diseducativa. Valuti anche di aiutarsi con i Fiori di Bach (magari il Rescue Remedy, 7 gocce nel beverino, mattina e sera, da tre giorni ad una settimana, anche se durante il periodo in cui fa il lavoro). Spero di essere stata chiara ed utile e rimango a sua disposizione per ogni ulteriore informazione o chiarimento , oltre ad essere felice se vorrà darmi vostre notizie. Buon lavoro Susanna
- Ospite ha risposto 20 anni fa
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