una storia triste

Buonasera Francesco. Sono nuova del forum, ma ho letto quasi tutto e molte cose mi hanno colpita.
Vorrei raccontarle la mia storia.
Monto da quando avevo 6 anni, ora ne ho 19, quindi parecchio. Non ho mai smesso. Sono passata solo una volta dalla monta western all`inglese ma ho cambiato idea di nuovo dopo neanche un anno.
Visto che le lezioni costavano ad un certo punto ho smesso di prenderne e invece ho trovato una mezza fida in un piccolo allevamento. Se cos� lo si pu� chiamare, perch� montavo praticamente solo io.
Un giorno mi si � presentata l`occasione di avere un cavallo mio.
Mi sono innamorata di una puledra haflinger di 2 anni e mezzo e l`ho comprata.
Pur brava a montare non avevo la minima esperienza riguardo all`addestramento e non potendomi permettere un addestratore, ho fatto da sola.
Andando un po` a tentoni ho tirato su una cavalla fantastica. Facevamo passeggiate lunghissime e la montavo anche a pelo senza problemi.
Lo scorso inverno � stato molto rigido e non avendo il coperto l`ho potuta montare proprio poco. A primavera ho ricominciato il lavoro e per un po` � andato tutto benissimo, era la mia cavalla di sempre. Verso giugno per� lei ha deciso che non le andava pi� di lavorare. Sembrava davvero che il suo unico scopo fosse farmi del male. Le ho fatto fare tutte le visite veterinarie possibili, ma era sanissima. Non l`ho mai maltrattata, anzi, ero un`appassionata dei metodi dolci. Non c`� stato verso.
Ho passato l`estate con lei lavorandola 2 volte al giorno anche e a settembre era decisamente migliorata. Per� non era pi� la mia cavalla, io non mi fidavo pi� di lei dopo le volte che mi aveva mandata al prontosoccorso e anche lei era scontrosa con tutti.
L`alternativa che mi hanno proposto tutti era di “stroncarla“, picchiarla all`inverosimile, costringerla a fare quello che volevo io. Ma non ho potuto. Cos� l`ho regalata ad una famiglia che vive in montagna dove sta al pascolo ed � tranquilla. Sembra felice.
Ora le domande che mi sorgono sono tantissime. Stava bene, era trattata da regina, la adoravo.. e lei � cambiata cos�.
Non ho mai capito perch� sia successo. Era perfetta e d`un tratto un diavoletto.
Non ho mai dato tanto in vita mia per qualcosa, anima e cuore, completamente. Ma non sono riuscita a salvare il nostro rapporto.
L`ho data via senza avere risposte di nessun tipo perch� stare insieme ci faceva pi� male che bene.
Avevo intenzione di prendere un altro cavallo, un quarter e magari ricominciare a fare qualche gara. Ne ho visti tanti e non ne ho ancora trovato uno che davvero mi piaccia, perch� alla fine nessuno � lei.
E mi chiedo come posso stare tanto male per un animale che per me provava solo odio?
Mi ritrovo ad avere paura. Perch� chi mi dice che il problema non fossi io? Come faccio a credere che non succeder� di nuovo la stessa cosa? Che da cavallo dlce diventi una belva per colpa mia…
Non voglio riprovarci con un puledro perch� magari ho sbagliato qualcosa nel modo di addestrarla. Ma i cavalli gi� pronti sono stati preparati da gente poco leggera, sono abituati ad essere costretti a fare le cose e il mio modo di montare � completamente diverso. Rischierei di confonderli secondo lei? E magari di non capirci e arrivare ad avere un rapporto impossibile?
Io non lo so. Non ho pi� risposte. Amo montare come nient`altro al mondo. Mi fa sentire incredibilmente bene. Per questo non voglio smettere e rinunciarci. Per� ho una gran paura di soffrire di nuovo cos� tanto.
So che � assurdo chiedere ad una persona che non mi ha mai vista ma il suo modo di parlare mi ha colpita e mi sono ritrovata a scriverle senza pensarci.
Le domande sono: -crede che sia stato un errore mio a far impazzire la mia vecchia cavalla?
-cosa posso aver sbagliato per farla passare da un giorno all`altro da dolce a cattiva?
-dovrei smettere di montare?
Ma � inutile farle un elenco perch� sarebbe troppo lungo. Mi scusi se l`ho annoiata, spero che prima o poi avr� voglia di rispondermi, dandomi il suo parere di esperto.
La ringrazio davvero tanto per l`atenzione.
Buona notte!

  • Sara ha scritto 18 anni fa

Carissima Sara,
comprendo il suo stato d`animo, così profondamente turbato dall`esperienza d`ombra che ha vissuto al fianco della sua cavalla. Ma anche in una situazione d`ombra io sono abituato a cercare la luce. Ogni esperienza, nel bene e nel male, è per noi una forma d`apprendimento.
Quali sono i punti di luce, le considerazioni positive, che si porta a casa? Cosa ha appreso? Cosa rifarebbe, cosa eviterebbe? Il processo di formazione di un puledro è un momento delicatissimo e senza fine. Le variabili che fanno scegliere al cavallo un sentiero anziché un altro un altro, sono infinite come le stelle del cielo. Non sempre dobbiamo addossarci la colpa, ma è sempre importante sedersi sulla sponda del fiume, fermarsi, respirare e riflettere. Spesso evitiamo il supporto di una guida, fondamentale in ogni tipo di crescita. A maggior ragione quando dobbiamo misurarci con un animale talmente delicato e sensibile, nostro dovere etico è chiedere aiuto. Certamente il mondo dei cavalli non brilla in competenza sui cavalli, paradossale vero? Ma qualcuno c`è! Basta saper aspettare e ascoltare. Non molli Sara, la sua motivazione è alta, necessita però di una guida che le indichi il giusto sentiero. Un affettuoso saluto. Buona serata. Francesco

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