Ok, ringraziandoLa per la Sua risposta, credo sia mio dovere riformularla spiegandomi meglio.Tra i cosidetti “cavalli nord-americani“, ve ne sono alcuni che per la loro morfologia, particolare struttura, rapporto fra le diverse dimensioni, ( oltre che naturalmente a linee di sangue ed a specifici e mirati addestramenti), vengono indirizzati a talune discipline, altri con altre caratteristiche fisiche, ad altre, per esempio a gare di velocità cronometriche, a gare di add. quali il reining od il pleasure, a gare di morfologia, ad altre di tranquilla precisione, ad altre con il bestiame.Fra queste diverse linee strutturali dei cavalli americani, ritiene Lei che siano Tutti indistintamente validi, se sani,( una volta abbandonato l`agonismo in arena)x fare trekking di + giorni in appennino (no sopravv.)???? O pensa che un cavallino alto circa 1,50 – leggero- peso max 4 qli, stinco cm19 sia NON indicato rispetto a uno + robusto x trekking con un cavaliere sugli 85 kg+ sella+ bardature varie???? grazie infinite, Davide.
- Davide ha scritto 20 anni fa
Caro Davide, nella parte finale di questo suo messaggio lei inserisce degli elementi interessanti (struttura e dimensioni del cavallo riferite alla struttura e dimensioni del cavaliere). Si tratta di una questione prettamente tecnica (si chiama “tecniche di abbinamento cavallo – cavaliere“) che – come lei per primo si renderà conto – non c`entrano niente con l`utilizzo agonistico di un cavallo anziché un altro. Io ho la sensazione che lei abbia in mente dei casi specifici, ovvero che abbia un mente un certo cavallo (o alcuni “certi cavalli“) e che si stia chiedendo se vanno bene per un certo impiego. Ma allora la discussione deve diventare specifica, della serie “un cavallo di x anni, che ha fatto queste cose in carriera, che è alto al garrese y, che pesa z, può fare un trekking sull`appennino lungo x, con dislivello altimetrico y, con un cavaliere che pesa z?“ A questa domanda si potrebbe dare una risposta credibile.
Lei deve riflettere su questo aspetto, caro Daniele; le razze equine che sono state – nel tempo – modificate strutturalmente in funzione dell`impiego e che di conseguenza hanno raggiunto standard estremamente specialistici sono rare, e dire rare è forse esagerare. Facciamo un esempio e parliamo del maremmano; era – fino a trenta anni fa – un cavallo piccolo, con testa pesante e collo non particolarmente sviluppato rispetto al resto del corpo, era tendenzialmente compatto e massiccio. Oggi il maremmano è molto alto, ha collo ben sviluppato rispetto al corpo, è “lungo“ (molto, ma molto “lungo“), è ancora massiccio ma con almeno 5 centimetri di altezza in più. Si potrebbe dire, secondo lei, che il maremmano di oggi non è più adatto al trekking (o è meno adatto) rispetto al salto ostacoli? No, non si può dire. Forse, se queste linee allevatoriali vanno avanti come adesso, fra cinquanta anni si potrà dire, e forse non basteranno cinquanta anni. E inoltre sarà necessario che quel cavallo maremmano che vedremo fra cinquanta anni sia stato selezionato con severità , ovvero eliminando completamente tutte le linee di sangue non “attuali“ e immettendo esclusivamente quelle “attuali“.
Questo discorso non può essere fatto – oggi, in Italia – per i cavalli americani. Ci sono – ad esempio – purosangue inglesi che vengono tolti dalle piste e diventano splendidi cavalli da campagna, affidabili e sinceri.
Rispetto infine al “mito“ (perché di mito si tratta) secondo il quale per fare trekking ci vogliono i “cavalloni“ (ovvero i cavalli grossi e massicci), pensi soltanto al fatto che gli arabi (i beduini in primo luogo, ma tutte le popolazioni dell`Africa del nord e del medio oriente) usavano solo i PSA (purosangue arabi) con i quali facevano centinaia di km sulla sabbia ogni giorno, con i cavalli che bevevano qualche volta (se andava bene, e in alcuni casi si insegnava loro a bere l`acqua del mare). Eppure i PSA sono piccoli e minuti. Oppure pensi ai cavalli dei predoni dell`Asia centrale, a quelli del tibet e così via. Non è vero che il cavallo “grosso“ è più resistente alla fatica, anzi spesso è vero il contrario. Certo che poi si dovrà pensare (come le ho detto all`inizio) all`abbinamento cavallo – cavaliere, perché ciò è molto importante.
Cordialmente
Marco Laurenti
- Marco Laurenti ha risposto 20 anni fa
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