Lavorare con le emozioni

Carissimi tutti,
volevo sottoporvi un elemento essenziale di riflessione. Quanto siamo in grado di lavorare con le emozioni nostre e del cavallo? Conosciamo profondamente le nostre emozioni e l`intelligenza emotiva del cavallo che abbiamo di fronte? Molto spesso, anzi troppo spessso, concentriamo le nostre riflessioni solo su tecniche e strumenti. In realt� esiste un mondo segreto in noi e nel cavallo, ma che regola le principali scelte delle nostre azioni. Lavorare con consapevolezza emotiva significa provare a comprendere quello che il nostro cavallo sta provando, cosa sente, quali sono le emozioni che nascono nel suo cervello limbico. Usare tecniche come giochi e giochetti vari, con il cavallo alla longia, libero o montato pensando solo alla tecnica e non alle emozioni…usare strumenti vari come frustino, speroni, imboccature pi� o meno pesanti, bastoncini e stringhe varie, longe, ecc senza pensare, senza essere consapevoli delle emozioni di questo o quel cavallo, significa perdersi dietro una tecnica e non entrare profondamente nell`essenza del cavallo. Il cavallo, come tanti altri animali, uomo compreso in diversa misura, reagisce agli stimoli attraverso le connessioni nervose della via bassa che raggiunge velocemente l`amigdala, che altrettanto velocemente risponde con una reazione. Essere consapevoli di questo, significa saper modulare le nostre azioni sulle continue comunicazioni che abbiamo con il cavallo. SAPERE realmente come stanno le cose, SAPER FARE avendo consapevolezza della tecnica che si sta usando adattandola al cavallo che si ha di fronte ed alle circostanze, ci porter� nel tempo a SAPER ESSERE, cio� ad essere capaci di raggiungere gli obiettivi senza essere legati a tecniche e strumenti, ma restando fortemente legati a quello che noi proviamo e a quello che il cavallo prova. Buona notte a tutti. Francesco De Giorgio

  • Francesco De Giorgio ha scritto 18 anni fa

questa sua discussione mi fa venire in mente una mia amica. 5 anni fa ha comprato un purosangue ingese, stallone, realmente pericoloso. Lei lo ha comprato dopo aver visto che solo per alzargli un piede il suo padrone aveva rischiato. Tentava di calciare, cercava di impennarsi e mordere chiunque. lo tenevano solo per la riproduzione, ma stavano pensando di abbatterlo (aveva 8-9 anni). non so come lei abbia fatto ma ora quel cavallo è pericoloso per tutti tranne che per lei. Da lei si fa fare tutto. A volte d`estate vado in toscana da lei con il mio cavallo e vedo il feeling che c`è tra quei due. e` incredibile! lei dice di essere andata a tentoni, osservando quel che faceva la sua bestiaccia e come reagiva al mondo esterno (comunque di segni causati da quel cavallo lei ne ha). rimangono insieme al paddock per ore, magari insieme al cane di casa, alle oche e a un bardotto che bazzica sempre libero. a volte salta in groppa a quel pazzo scatenato senza sella nè imboccatura, nè capezza.. nulla.. solo voce e gambe. quando le chiedo secondo lei cosa vuole dire il mio cavallo con il suo comportamento, ma lei puntualmente mi dice “se non lo sai tu..“. l`unico “aiuto“ che mi ha dato è stato dirmi “pensa che come lui è un`incognita per te, tu sei un`incognita per lui“. in definitiva credo che lei abbia (a modo suo) capito come “lavorare con le emozioni“, anche se credo non sia stato semplice. però è meraviglioso vederli insieme. credo sia davvero importante riuscire ad arrivare a un punto simile e spero di arrivare piano piano, però un aiutino non sarebbe male! ^_^

  • Andy ha risposto 18 anni fa

Carissimo dottore, la sua domanda è talmente tosta che secondo me dovrebbe essere spezzata in due e da ognuna delle due parti nascerebbe una riflessione lunghissima! 1° parte: quanto sappiamo lavorare con le NOSTRE emozioni? La mia cavalla mi ha provocato delle emozioni talmente violente che io non ho saputo gestirle e questo ha provocato una catena di reazioni sempre + difficili da gestire da entrambe le parti. Siccome siamo noi umani che dobbiamo gestire le emozioni, (visto che non si può pretendere che lo faccia il cavallo!!!)il fatto di non avere il controllo di se stessi porta delle conseguenze disastrose. E allora mi sorge spontanea un`altra domanda, proveniente sempre dall`esperienza personale: quanto conta la capacità tecnica nella gestione delle emozioni? Mi spiego: se io non sono capace di eseguire un`azione nel modo corretto ed il cavallo reagisce al mio errore spaventandosi, impennandosi, mordendo, ecc… devo prima di tutto correggere la mia tecnica e di conseguenza migliorerà anche il rapporto. Non è possibile instaurare un rapporto corretto se le azioni sono sbagliate. Spero di aver esposto i miei dubbi in modo comprensibile….

  • wolke ha risposto 17 anni fa

Carissima Wolke,
l`atteggiamento del nostro cavallo cambia in relazione al nostro comportamento ed il nostro comportamento parte dalle nostre emozioni. I miei amici Lakota Oglala, di Pine Ridge, usano una frase, una preghiera, uno stile di vita….MITA KUYE OYASIN….il significato è che siamo tutti legati, rocce, piante, animali, esseri umani, come i fili di una ragnatela. Tutto quello che facciamo si trasmette a tutte la ragnatela…ogni vibrazione, ogni emozione…nel bene e nel male. La cosa più importante è esserne consapevoli. Wasté jelo…Francesco

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