info su comportamento pericoloso

Gentile Dottore, le scrivo per segnalarle una cosa stranissima che mi � accaduta la settimana scorsa e che reputo molto grave. Il mio cavallo, un sella italiano castrone di 13 anni di grande mole (h 175 x 650 kg)che viene utilizzato prevalentemente per passeggiate e simulazione di caccia alla volpe,solitamente bravissimo ed equilibrato, ha passato un periodo di riposo forzato in questi ultimi due mesi a causa di una brutta influenza con forte bronchite che segnalata tempestivamente � stata guarita tramite diversi medicinali in muscolo, vena e per via orale. Il cavallo ha collaborato molto bene anche quando, a causa dell` aerosol, doveva starsene fermo con un “secchio“ attorno al naso per circa un` ora. E` arrivato il momento di ricominciare pian piano un lavoro leggero, dopo 2/3 pomeriggi passati libero, ed ho ritenuto opportuno iniziare con dei giri al trotto tramite la corda, lavoro con cui precedentemente, almeno una volta a settimana, gestivo l`allenamento.
E` qui st� il pericolo! Da subito ha incominciato a caricarmi soffiando, rampando ed addirittura impennandosi davanti mentre impaurito indietreggiavo velocemente con frusta in movimento anche sulla testa del cavallo che per� non considerava affatto. E` subentrata per gestire la situazione anomala anche la titolare del centro in cui monto che anch`essa spaventata decide per�, dopo una breve pausa, di provare a far girare il cavallo.
Torquato, questo � il suo nome, rimane molto agitato ma collabora con lei seppur in modo “scontroso“.
Io stavo osservando da fuori rettangolo e quando ho provato a rientrare, mentre la ragazza stava proseguendo con il lavoro, Torquato si � fermato bruscamente fissandomi e soffiando come un “toro“.
Assurdo! l` ho sempre gestito benissimo e trattato con rispetto.
Mi � stato detto che probabilmente mi ha associato in questo periodo, ad una persona negativa visto anche i continui trattamenti che gestivo personalmente. Mi � stato detto che anche le medicine possono alterare i livelli ormonali e di conseguenza variare l` aspetto caratteriale di un soggetto. A me sebra tutto strano e non riesco a trovare una spiegazione plausibile. Mi potrebbe dire la sua? La ringrazio e saluto
Giorgio

p.s. Nei giorni scorsi ho provato ancora a farlo girare e Sabato pomeriggio sono uscito un paio d`ore per una passeggiata che avrebbe dovuto essere “rilassante“ per entrambe ma che cos� non � risultata poich� � continuata una certa agitazione da parte del cavallo.

  • Giorgio ha scritto 18 anni fa

a me è successa la stessa identica cosa con la mia cavalla dopo un lunghissimo riposo causato da una tendinite. Dico subito che ho risolto, ma a prezzo di TANTA fatica e soprattutto pazienza (e anche momenti di abbattimento terribili!!!)
Soprattutto perchè al maneggio mi accusavano di essere troppo tenera (siccome non ho mai usato violenza e castighi) e che la lasciavo fare quello che voleva. Mi ha spellato le mani, mi ha trascinato per il campo, è fuggita dal recinto girandosi a soffiare e guardandomi da lontano come dire: “prova a prendermi!“ Quando salivo in sella erano sgroppate da rodeo e rifiuti di TUTTO!
Ci ho messo dei mesi a calmarla (e calmarmi!) e rifare tutto daccapo come se non ci fossimo mai incontrate.
Non ho ricette e trucchi, solo pazienza e riprovarci. In bocca al lupo, sono certa che si può fare! ciao

  • wolke ha risposto 18 anni fa

Carissimo Giorgio,
certamente la causa del problema va ricercata in qualcosa che è successo durante il periodo di terapia e/o a causa della stessa terapia farmacologica. Appare chiaro che vi è stato un cambiamento di stato dell`umore del cavallo. Mi viene facile pensare che è qualcosa legato alle manipolazioni continuative. Le proporrei di procedere invertendo la probabile percezione che il cavallo ha relativamente alla sua presenza. Deve procedere facendo associare la sua presenza a qualcosa di positivo e non necessariamente al lavoro. Anche una passeggiata può essere considerata lavoro dal cavallo. Provi a impostare una “strana“ routine. Prepari il cavallo, metta sella e testiera e poi le levi senza far lavorare il cavallo. Lo porti al confine della sua agitazione e prima che si inizi ad agitare lo disselli e lo porti al paddock. Non deve far sì da raggiungere uno stato emotivo negativo elevato. Io ad esempio lo porterei in tondino sellato e, senza farlo lavorare, gli leverei la sella in tondino e lo riporterei in paddock o in box. “Tutto può accadere, tutto è possibile e verosimile…Su una base d`insignificante realtà, l`immaginazione fila e tesse nuovi disegni“ – August Strindberg. Provi a pensare l`impensabile mio caro Giorgio, è molto più efficace di una frusta! Buona serata! Francesco

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