Fare formazione con i cavalli guerrieri

Mentre Aristotele sosteneva la sfericit� della Terra basandosi sulle eclissi lunari e altre osservazioni, un suo degno concittadino, Senofonte, nel 350 a.c. discute in un trattato per amatori i compiti dell�ipparco, ossia il comandante di cavalleria. In quest�opera sull�arte dell�equitazione e dell�allevamento equino, Senofonte mostra tutta la sua competenza e l�esperienza derivategli da anni di pratica sul campo. Soprattutto mostra il suo grande rispetto per questo nobile animale e la sua attenzione alle componenti caratteriali di ciascun individuo.
Il cavallo � speciale e simboleggia contemporaneamente la forza terrena e il potere ultraterreno e per questo motivo fu il primo animale-totem della civilt� e perfino oggi il suo nome viene ancora usato per esprimere la potenza del motore. Pochi riescono a rimanere indifferenti al galoppo di questa creatura. Molti sono consapevoli che aiutandosi con la sua velocit�, l�uomo pot� attraversare grandi distanze in tempi relativamente brevi e anche il trasporto delle merci venne facilitato facendo uso del cavallo. Quindi se come uomini siamo dove siamo lo dobbiamo anche a lui. Il cavallo ha saputo colonizzare il pianeta quanto noi. Si � adattato a quasi tutti i climi; si lascia addomesticare, ma conserva il suo carattere. Dialoga con chi sa ascoltare. Parte da qui questa ricerca di un linguaggio interspecie che consenta ai formatori pi� �eretici� di lavorare con i cavalli per stimolare le componenti emozionali dell�apprendimento. L�insegnamento che ci d� il cavallo � che non si pu� ottenere il potere o la forza solo volendoli, ma che essi verranno automaticamente a chi si mostra rispettoso ed � pronto ad assumersi le proprie responsabilit�. Questa � la prima lezione di comunicazione interpersonale che si estrapola da una comunicazione interspecie. Ma sono molti gli spunti di riflessione che ci vengono offerti dall�interagire con queste creature. Il cavallo accetta sulla sua groppa il cavaliere e affida a lui la responsabilit� della sua situazione. Sar� il cavaliere a garantire la sua incolumit� attraverso un atteggiamento consono alla fisiologia dell�animale e alle sue attitudini. Un esempio di fiducia nel compagno, ma anche uno spunto interessante per comprendere il senso della sinergia operativa. Come tra gli uomini, cos� trai cavalli esistono le opportunit� per crescere e trasformarsi in �Guerrieri� cio� individui capaci di sopportare il cambiamento e l�imprevisto ed adattarsi con flessibilit� a situazioni e relazioni diverse. E� questo il senso del percorso formativo �Cavalli Guerrieri� che nasce dalla sinergia di due discipline non in antitesi: etologia e formazione comportamentale. In pratica sar� l�osservazione a darci elementi di riflessione per sviluppare codici di comportamento efficaci e flessibili in quelle attivit� umane professionali che impongono una forte reattivit�. La crescita personale � legata al semplice concetto della forza come saggezza, la capacit� di ricordare da dove si proviene e quali passi si sono compiuti durante la vita e di capirne il significato per non aver paura di andare lontano.
Il cavallo in tutto il mondo viene apprezzato e gli sciamani ne mettono in relazione l�immagine con quella della forza magica. E� proprio vero che il potere consiste di forza applicata con saggezza e che per raggiungerlo occorre l�amore, l�empatia e la capacit� di condividere con gli altri le proprie conoscenze e le proprie conquiste.
Leonardo Frontani – http://www.leonardofrontani.com

  • Francesco De Giorgio ha scritto 18 anni fa
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